Delegat Group – risultati 2015

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Il neozelandese Jim Delegat non si ferma: il gruppo forte ormai di oltre 200 milioni di dollari locali di vendite ha investito pesantemente nel 2015 (oltre il 30% del fatturato) e prevede di fare ancora di più nel 2016 (oltre il 40%) per rendere ancora più profittevole e fornire nuovi spazi di crescita al gruppo. Se questo pesante ciclo di investimenti abbatte temporaneamente il ritorno sul capitale, abbiamo già visto in passato come gli investimenti di questa azienda abbiano poi avuto una adeguata remunerazione. Intanto, nel 2015 per snocciolare due numeri, le vendite sono cresciute del 9% a 2.2 milioni di casse, il fatturato è cresciuto del 4% (+11% se guardiamo soltanto al vino) e i margini aggiustati sono per la prima volta risaliti al 30% (MOL). Il prossimo anno (2015/16) sarà senz’altro più duro. Con una produzione in calo del 26% in Nuova Zelanda, immaginiamo che la crescita dei volumi sarà più difficile da ottenere, anche se gli amministratori fanno specifico riferimento al fatto che il gruppo è ben posizionato per raggiungere gli obiettivi di vendita. Quali sono questi obiettivi? Passare da 2.2 a 3.2 milioni di casse entro il 2020, quindi +45%, da raggiungere con un +71% in Nord America, +36% in Asia (e mercati domestici) e un +13% in Europa. L’obiettivo 2016 è di arrivare a 2.38 milioni di casse, quindi +8% rispetto al 2015.

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  • La crescita del fatturato è stata principalmente realizzata all’estero, con un +16% in volume in Nord America a 0.9 milioni di casse, mentre nel mercato domestico e in Asia i volumi sono rimasti stabili a 0.7 milioni di casse. Anche l’Europa ha contribuito positivamente con un +9% a 0.65 milioni di casse. Al marchio principale del gruppo Oyster Bay, si sta sempre più affiancando Barossa Valley, dopo l’investimento australiano appena fatto.
  • Con un fatturato di 231 milioni di dollari, di cui 212 milioni derivanti dalle vere vendite di vino (il resto dalle variazioni di valore delle vigne), il fatturato fa +4% e +11% rispettivamente.
  • I margini sono in miglioramento. L’EBITDA (o MOL) aggiustato sale del 9% a 70 milioni, mentre l’EBIT (o utile operativo) cresce del 10% a 57 milioni. In rapporto alle vendite parliamo del 30% e del 24% rispettivamente, due livelli di assoluta eccellenza nel panorama vinicolo mondiale. L’Utile netto invece cresce del 10% a 34 milioni di dollari locali.
  • A livello finanziario, siamo entrati in una nuova fase di investimento. Nel 2015 Delegat ha comprato oltre 800 ettari terra a Hawke Bay che comincerà a sviluppare nel 2017 e che a regime nel 2020 dovrebbe produrre 550mila casse di vino, quindi circa la metà della crescita di volumi che il gruppo si attende di raggiungere. Quindi gli investimenti sono stati 73 milioni nel 2015 e promettono di superare i 100 milioni nel 2016.
  • Il debito è di conseguenza in risalita, 202 milioni nel 2015, con un rapporto di 3 volte sul MOL. Il capitale investito sale a 475 milioni di dollari (da 400 dello scorso anno) che determinano una diluzione del ritorno sul capitale (medio) dal 18% al 12%. E il prossimo anno si continuerà in questa direzione. Ma la bellezza di Delegat è che l’azienda non guarda un anno avanti, guarda cinque anni avanti: il modo migliore per creare valore vero per i suoi azionisti.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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