Constellation Brands – risultati primo trimestre 2016

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Anche nei primi tre mesi del 2016 Constellation Brands ha prodotto ottimi risultati e continuato a investire pesantemente, in linea con le indicazioni già fornite tre mesi fa. Proprio queste indicazioni, sia di investimenti che di utili, non sono state questa volta ritoccate al rialzo come invece era successo nei trimestri precedenti. La stima su fine anno è sempre di produrre utili tra 6.05 e 6.35 dollari ad azione per l’anno fiscale che termina a gennaio 2017. Venendo ai dati del trimestre, la crescita è stata del 15% sul primo trimestre 2015, con un contributo importante della birra, ma con dati positivi anche nel segmento vino, sia considerando le acquisizioni recentemente messe a segno che togliendole. Così, come già successo nei precedenti trimestri, il mercato ha accolto molto positivamente l’annuncio, con un rialzo delle azioni da circa 155 dollari al massimo storico di oltre 165. In questo momento, Constellation Brands ha un valore di borsa di oltre 32 miliardi di dollari. Andiamo a leggere i dati in dettaglio.

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  • Le vendite sono cresciute del 15% a 1872 milioni di dollari. Di questi 1151 sono stati realizzati vendendo birra mentre i rimanenti 721 sono di vino e spiriti. Per quanto riguarda il vino, le vendite di 643 milioni di dollari sono in crescita del 9%, mentre le vendite di superalcolici sono stabili a 78 milioni di dollari.
  • Il buon andamento del segmento vino è sia legato a un buon livello di vendite finali, +5% nel trimestre, sia all’acquisizione di Meiomi e Prisoner, che insieme hanno apportato circa 40 milioni di dollari, rispetto a un incremento totale delle vendite di 55 milioni di dollari.
  • In termini di volumi, l’attività ha visto una crescita delle spedizioni del 4.5%, di cui il 2.5% organico e il 2% derivante dalle nuove acquisizioni, per un totale di 16.4 milioni di casse, che diventano 68.9 milioni se le contiamo nel corso degli ultimi 12 mesi.
  • I margini continuano a crescere, sia a livello consolidato che prendendo soltanto la divisione vino. Tutta CB ora genera un margine vicino al 30% a livello consolidato e intorno al 23% per la divisione wine&spirits. Questo riguarda naturalmente il primo trimestre, che è stagionalmente basso per il vino ma più propizio per la birra. Se guardiamo agli ultimi 12 mesi, il vino è intorno al 25% in termini di utile operativo su fatturato, con un contributo di circa 750 milioni di dollari rispetto a un valore totale di 1891.
  • Insieme agli utili cresce anche il debito, +144 milioni rispetto a fine anno a 8142 milioni. Di questo incremento, 285 milioni sono dovuti alle acquisizioni e 79 milioni sono stati pagati come dividendo agli azionisti.
  • Il management ha commentato con favore questi numeri, sottolineando il completamento della nuova fabbrica di produzione della birra che ha portato la capacità produttiva totale a 20 milioni di ettolitri (!). Come dicevamo, le indicazioni di utile sono rimaste invariate, così come quelle relative alla divisione vino: crescita a media singola cifra per le vendite e ad alta singola cifra (quindi più del 5% ma meno del 10% per l’utile operativo).

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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