Majestic Wine ha superato il primo anno dopo l’acquisizione di Naked Wines, il cambio di management e il conseguente piano di rilancio. I numeri che analizziamo oggi, chiusura annuale Marzo 2016, danno ragione alle azioni messe in piedi per rilanciare commercialmente l’azienda: la crescita a parità di negozi (che adesso calano) è del 5% circa, crescono anche i vecchi negozi (+2.3% quelli con più di 10 anni), gli indicatori di fedeltà della clientela migliorano, Naked Wines è consolidata per la prima volta ma con il suo +27% porterebbe il gruppo Majestic Wine a un +11% sullo scorso anno. Va tutto bene? Non proprio. Il rilancio commerciale viene anche con un sacrificio sui margini, non solo per il consolidamento di Naked Wine (1% margine operativo su circa un quarto delle vendite) ma anche perchè lo sforzo di migliorare il servizio al cliente costa: ne risulta un margine operativo sceso dal 7.6% al 4.1%, con una perdita significativa di profittabilità anche per la divisione al dettaglio fisica “Majestic Retail”, passata dall’8.3% al 5.7% (la nuova division “commercial” si occupa solo di servizio all’Ho.Re.Ca. e viene da quest’anno riportata separatamente). L’obiettivo di Majestic è di continuare a crescere nell’intorno del 10% almeno nel 2017, e di raggiungere i 500 milioni di sterline per Marzo 2019, quindi in 3 anni, dai 400 circa del 2016. Questo obiettivo sembra facilmente raggiungibile con Naked Wines che viaggia veloce, il problema sarà di vedere con quanti utili arrivano… passiamo ad analizzare i dati.
- Le vendite crescono del 41% a 402 milioni di sterline, anche se il dato è fortemente influenzato dal consolidamento di Nwines. Se guardiamo i dati di dettaglio, vediamo una crescita del 4.8% delle vendite a parità di negozi nel dettaglio fisico, con un calo leggero del numero dei negozi ma una crescita del 14% dei clienti attivi, frutto della strategia di eliminare il numero minimo di bottiglie da comperare e di investire nel rapporto con i clienti per farli tornare. Naked Wines è cresciuta del 27%, guidata dal mercato americano. Tutto dentro, la crescita 2015 (Marzo 2016) di questo perimetro di attività sarebbe stata dell’11%.
- I margini sono sotto pressione, sia per questione di mix (Naked Wines rende solo 1% e lo ha raggiunto con uno sforzo di taglio delle spese promozionali) che per questioni di investimento nella catena retail sul rapporto con il cliente. Abbiamo visto già prima il calo del margine “aggiustato”, se mettiamo dentro anche i componenti straordinari per la ristrutturazione scendiamo dal 6% a meno del 2%. Con un debito di 25 milioni di sterline, ci sono un po’ di oneri finanziari, poi le tasse crescono perchè si fanno più utili in USA (dove si paga di più che nel Regno Unito), per cui si arriva a un utile netto di 2 milioni di sterline, contro 13 dello scorso anno.
- La struttura finanziaria resta molto ben bilanciata, anche se uno dei cavalli di battaglia, il controllo del circolante, è un po’ andato in secondo piano dopo la grande acquisizione, talchè nel 2015 il fabbisogno è stato di 30 milioni contro 10 dello scorso anno. Con investimenti annui di 6-7 milioni di sterline, Majestic Wine dovrebbe presto recuperare la parità finanziaria.