Vranken Pommery – risultati primo semestre 2017

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Vranken Pommery ha avuto un buon primo semestre 2017 nonostante il mercato dello Champagne, come vedremo anche nel prossimo post su Lanson, sta subendo l’impatto della debolezza della sterlina e delle vendite in Francia, cioè i due più importanti mercati per il prodotto. Nel semestre, le vendite sono cresciute del 6%, il MOL cresce del 9% e l’utile operativo torna sopra 3 milioni di euro, lontano dal passato (dove c’era un perimetro di consolidamento diverso), ma in recupero per il secondo anno di fila. La struttura finanziaria continua a peggiorare, però. Ciò ha convinto il management a prendere provvedimenti e a vendere la quota detenuta in Listel per 43 milioni al partner Castel Freres. A seguito dell’operazione, Vranken dovrebbe mostrae una leggera riduzione del debito, salito a 723 milioni di euro, 20 volte il MOL e 65 milioni al di sopra del valore del magazzino. Passiamo all’analisi dei numeri del semestre.

  • Le vendite sono cresciute del 7% a 101 milioni di euro nei 6 mesi 2017, grazie a un incremento del 22% delle vendite estere (EUR48 milioni) e nonostante un calo del fatturato francese (-4.4% a 54 milioni di euro).
  • Dal punto di vista dei prodotti, le vendite di Champagne sono cresciute del 9% a 89 milioni di euro, mentre la divisione dei vini fermi ha subito un calo del 4%.
  • Sebbene il margine lordo sia in deterioramento (dal 37% al 34%), l’aumento del fatturato e la cura di taglio dei costi sta aiutando Vranken, che ha quindi messo a segno un incremento del MOL del 9% circa a 9 miloni di euro. Si tratta forse di una magra consolazione dato che l’azienda fino a tre anni fa viaggiava sui 12-13 milioni di euro nei primi 6 mesi di qualche anno, fa anche se metà della differenza è relativa al deconsolidamento di Listel.
  • Gli oneri finanziari in crescita a quasi 10 milioni (da 9) e ammortamenti stabili determinano la perdita di 5 milioni di euro, stabile sullo scorso anno.
  • La parte finanziaria comincia a essere preoccupante. Anche considerando i 7 milioni di dividendi pagati, negli ultimi 12 mesi il debito sale di 25 milioni di euro, a fronte di un incremento del magazzino di soltanto 3 milioni di euro. L’azienda quindi venderà la quota di Listel per 43 milioni di euro (in linea con il valore di bilancio). Ciò dovrebbe consentire di tagliare quasi completamente il gap tra il valore del magazzino (658 milioni di euro) e il valore del debito (723 milioni di euro), quest’ultimo ormai salito a un multiplo di 20 volte il margine operativo lordo.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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