
Le esportazioni di vino Sudafricano sono riprese a crescere nel 2017 dopo tre anni di relativa stabilità, tra il 2014 e il 2016. Va precisato che tale stabilità non si è innestata in realtà in un contesto di forte svalutazione del Rand, la moneta locale, che ha quindi determinato un incremento degli introiti degli esportatori pur in situazione di parità delle esportazioni in euro. Non è stato così invece nel 2017, quando il discorso si è di fatto invertito: il Rand Sudafricano ha guadagnato l’8% contro l’euro e quindi il +6% delle esportazioni sudafricane in euro si sono trasformati in un -2%. Caratteristica importante e per certi versi benvenuta del vino sudafricano è che non ha un vero e principale mercato di riferimento. Il primo mercato, il Regno Unito rappresenta il 17% del totale. Giusto per confrontarci con noi, il nostro primo mercato, gli USA, è il 23% del totale. I primi 5 mercati per il vino sudafricano rappresentano meno del 50%, mentre per noi italiani sono il 65% del totale. Ciò rende da un lato l’andamento molto resistente a fattori locali, dall’altro è molto difficile andare bene da tutte le parti insieme e quindi difficile crescere a tassi elevati. Passiamo dunque a commentare qualche dato insieme.
- Le esportazioni sono cresciute del 6% a 634 milioni di euro nel 2017, ma scese del 2% in valuta locale a 9.54 miliardi di Rand, a fronte di una rivalutazione della valuta dell’8%. Il Rand sta esaurendo la sua corsa nel 2018, con un ulteriore incremento dell’1% circa.
- Su un orizzonte di 5 anni le esportazioni sudafricane sono cresciute poco in euro, circa l’1% annuo, mentre la svalutazione del Rand ha prodotto un incremento dell’8% annuo per i produttori locali.
- Ma quali sono i mercati “di crescita per il vino sudafricano? Questa è una domanda quasi senza risposta. Forse l’unico mercato che è cresciuto nel 2017 ed è sui massimi storici per il paese africano sono i Paesi Bassi, 51 milioni di euro, +9% nel 2017 e +4.4% annuo dal 2012 a questa parte, e la Nambia, +17% nel 2017 e +6.6% annuo a 5 anni, per 35 milioni. Tutti gli altri mercati, Cina inclusa nel 2017 non sono al loro massimo storico per il Sud Africa.
- Nel 2017 per esempio i maggiori contributi sono venuti dagli USA, cresciuti del 20% a 41 milioni e dalla Namibia, di cui abbiamo detto.
- Sono invece in calo i paesi nordici, con Svezia e Danimarca in discesa del 10% e 16% rispettivamente. Soprattutto la Svezia, a guardare i dati è un mercato con una continua parabola discendente.
- Infine, una parola sui volumi, saliti del 4% a 5.16 milioni di ettolitri. Anche per il volumi il Regno Unito è il primo mercato con circa 1 milioni di ettolitri (-3%), seguito dalla Germania a 0.8 milioni di ettolitri (+4%). Tutti gli altri mercati sono sotto i 300mila ettolitri annui esportati.
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