Importazioni


Norvegia – importazioni di vino 2018

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

Chiudiamo il giro delle importazioni di vino dei paesi nordici senza sorprese. Come successo in Svezia e Danimarca, anche in Norvegia il vino francese è andato meglio di quello italiano e si è consumato un sorpasso, anche se le differenze sono irrisorie. In un mercato che non è andato bene, +1% a 373 milioni di euro, le esportazioni italiane perdono il 6% e quelle francesi guadagnano il 7%. L’analisi di dettaglio sottolinea quanto già evidenziato per gli altri mercati dell’area: riduzione delle esportazioni di vino in bottiglia e “mancata” crescita degli spumanti, che come ben sapete sono la colonna portante della crescita del nostro commercio estero di vino. Passiamo ai dati.

Continua a leggere »

Germania – importazioni di vino 2018

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

 

Le importazioni tedesche di vino hanno raggiunto in valore il loro massimo storico nel 2018, toccando quota 2.67 miliardi di euro, con una crescita del 5%. In questa ottica, l’andamento del prodotto italiano che resta largamente il leader e cresce del 6% è più “normale” di quanto ci aspettavamo quando commentavamo i dati dal lato nostro (le esportazioni) verso il paese tedesco. È una immagine forse sbagliata, ma il mercato tedesco è difficile anche per l’approccio dei consumatori che sono meno legati ai marchi e più restii a “crescere nella qualità”, soprattutto in alcune categorie come le bevande alcoliche (ne sa qualcosa Campari). Comunque, all’interno dei dati positivi la buona notizia per l’Italia è che le cose vanno bene anche (e soprattutto) per i vini fermi, dato che la Germania è uno dei posti dove il nostro spumante non riesce ad accelerare ancora. La Francia ha una performance simile all’Italia sia anno su anno che nel medio periodo, idem per la Spagna. L’unico esportatore che sta crescendo veramente in modo strutturale e veloce è la Nuova Zelanda che però ha una posizione veramente marginale.

Continua a leggere »

USA – importazioni di vino – aggiornamento 2018

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

 

Dopo aver raggiunto la posizione dell’Italia nel mercato americano, la Francia nel 2018 ha acquisito la leadership con un deciso balzo delle vendite, salite dell’8% in euro e del 12% in dollari a 1.8 miliardi di euro in un mercato stabile in euro e cresciuto del 4.6% in valuta locale. I nostri prodotti, nonostante la forte crescita dei vini spumanti hanno registrato per il secondo anno consecutivo una crescita più moderata (ma comunque superiore a quella media), +2% in Euro. Nulla di grave, naturalmente, visto che la Francia dovrebbe essere primo esportatore in ogni paese e gli USA erano decisamente una anomalia nel panorama mondiale. La concentrazione della distribuzione (che mi piacerebbe investigare ma di cui non ho alcun dato…) sta probabilmente facilitando e aiutando le aziende francesi, più grandi e organizzate, compensando il grande vantaggio del nostro prodotto: i nostri connazionali emigrati e la nostra cucina in USA. Detto questo, scorrendo la tabella all’interno del post, vi accorgerete che i francesi sono gli unici che festeggiano, dato che il mercato in euro è stato stabile nel 2018 (5.5 miliardi) e quindi alla crescita della Francia e al leggero incremento dell’Italia fa da contraltare un netto calo per australiani, argentini, cileni e anche tedeschi. Passiamo dunque a leggere i dati.

Continua a leggere »

Russia – importazioni di vino 2018

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

 

La Russia è uno di quei mercati che deve essere visto da due lati: da chi importa e da chi esporta. I dati che commentiamo oggi mostrano un livello di importazioni di vino stabile rispetto al 2017, ma in realtà non è così: la svalutazione del rublo è stata del 12% e tale è la crescita della spesa dei russi in vino straniero. E sebbene noi rileviamo un “buco” tra il 2015 e il 2016 che è praticamente stato colmato negli ultimi due anni, per i russi non è così: nella loro valuta non c’è stato un singolo anno in cui hanno speso di meno dell’anno precedente. Quindi la crescita degli acquisti di vino italiano da parte dei russi non è in realtà del 2% nel 2018 e stabile sugli ultimi 5 anni: andrebbe letta come un +14% nel 2018 e un +18% annuo addirittura dal 2013 a questa parte. Per fortuna (nostra e dei russi) il rapporto di cambio sembra essersi stabilizzato nel corso del 2019, e quindi il prossimo anno potremo vedere dati più omogenei. Detto questo, l’Italia ha mantenuto la sua posizione di leadership incontrastata, con una quota a valore che sfiora il 30% (20% dei volumi, dove gli spagnoli sono leggermente avanti) in un mercato da 900 milioni di euro e 4.1 milioni di ettolitri di importazioni di vino, con un andamento migliore dei diretti concorrenti francesi e spagnoli. Un mercato che, come vedrete dai grafici, nel 2018 è stato supportato dalla crescita degli spumanti. Passiamo ai dati.

Continua a leggere »

Canada – importazioni di vino 2018

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

 

Anche nel 2018 il mercato canadese ha dato soddisfazioni agli esportatori di vino, anche se la svalutazione del dollaro locale ha un po’ ridotto la crescita. Si tratta di una conferma dei dati che qualche giorno fa abbiamo analizzato nel suo complesso per il periodo fino a marzo 2018, mentre qui stiamo guardando all’anno solare e soltanto alle importazioni. Il mercato canadese cresce dell’1.2% in euro a 1.7 miliardi e del 5.6% in valuta locale. Nel 2018 i francesi hanno avuto un andamento migliore degli italiani e degli americani che sono invece rimasti stabili, mentre su un livello più basso l’Australia ha recuperato un po’ di terreno perso negli ultimi anni. Come in tanti altri mercati, ad aiutare il prodotto italiano sono gli spumanti, in crescita del 9% per noi contro il +4% dei prodotti francesi. Purtroppo, il mercato canadese resta principalmente focalizzato sui vini fermi, che rappresentano oltre il 90% delle importazioni a valore. Nel 2019 la situazione valutaria sta apparentemente migliorando, visto che il dollaro canadese veleggia intorno a 1.51 sull’euro contro 1.53 medio del 2018. Passiamo ai dati.

Continua a leggere »