Mercato e consumi


La classifica dei grandi marchi di vino nel mondo Liv-Ex – aggiornamento 2017

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Come giustamente titola Liv-ex, il 2017 è stato l’anno dei vini di Borgogna. Anche se la classifica dei vini più pregiati al mondo è come lo scorso anno dominata dal trio Lafite Rothschild, Margaux e Mouton Rothschild, ben 4 dei primi 10 vini della classifica sono borgognoni e diventano 24 nei primi 100, un livello mai visto prima come mostrano i contributi grafici nel post. Il tutto a spese dei vini di Bordeaux, mai come quest’anno tanto pochi nella classifica e in parte dei vini italiani che scendono a 8 rispetto ai 9 del 2016. I vini di Borgogna, come vedremo nel post vincono anche come performance del prezzo, +19% in media all’interno di uno scenario molto positivo (+16%). Va però sottolineato che questi sono prezzi in sterline e che, mediamente, la svalutazione contro l’euro è stata del 7% (da circa 0.81 sterline per un euro a 0.87). Talchè i prezzi pur in crescita mettendosi dalla parte dell’euro sarebbero da vedere in crescita di poco meno del 10% in media. Il primo vino italiano in classifica è Masseto, al 20esimo posto, seguito da Sassicaia al 33esimo e da Gaja al 56esimo. Gli altri itaiani in classifica sono Solaia, Ornellaia, Tignanello, Giacomo Conterno e Casanova di Neri. Passiamo a commentare qualche dato.

 

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Vendite al dettaglio di vino nella GDO in Italia – dati IRI, aggiornamento 2017

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Fonte: IRI

Le vendite di vino nella GDO italiana hanno mantenuto un passo del +3% circa anche nell’ultimo trimestre dell’anno, il più critico per il prodotto, particolarmente nel segmento degli spumanti. I volumi di vendita restano inchiodato allo zero-virgola, più o meno, e tutta la crescita viene dai prezzi (che si possono stimare in crescita dell’1-2% a seconda della categoria) e dal mix di vini fermi che si sposta verso i vini DOC/DOCG. Anche questo fine d’anno è stato caratterizzato dalla forte crescita degli spumanti, +7% (contro +2% per gli Champagne), dove il metodo “Charmat secco” (ovvero il Prosecco) e il “metodo classico” continuano a guadagnare peso. Riassumendo, il 2017 è un anno decisamente positivo per le vendite di vino e spumante nella GDO: il dato finale è 2.31 miliardi di euro, +2.8% per 7.6 milioni di ettolitri di vendite. Il dato copre quindi circa un terzo del consumo italiano di vino. Il 2018 si apre con delle forte incognite sui prezzi della materia prima vino, in forte crescita in seguito alla vendemmia molto scarsa del 2017. Tensioni sui prezzi si vedranno soprattutto sulla fascia bassa del mercato, quella dei vini da tavola, dove il prezzo medio è calato del 6% negli ultimi 3 anni, a fronte di un incremento del 5% e 7% rispettivamente per i vini IGT e DOC.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento ottobre 2017

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Ottobre, con novembre, era uno dei due mesi chiave per chiudere il 2017, caratterizzato dal picco delle esportazioni di spumante ma anche da livelli sostenuti di spedizioni di vini fermi. A dispetto delle notizie poco positive lette recentemente (che forse si avvereranno il prossimo anno), le cose non sono andate così male. I vini spumanti sono cresciuti del 9%, “montando” sul +32% dello scorso anno, mentre i fini fermi sono cresciuti del 5%, in questo caso su una base di comparazioni molto meno sfidante. Il quadro d’insieme vede una crescita a ottobre dell’8%, spinta per il 5% dai volumi e per il 3% dal prezzo-mix. Nell’arco dei primi 10 mesi dell’anno, la velocità è +7%, con +6% dai volumi e +1% dal prezzo mix. Vi metto questi valori proprio per farvi comprendere quale potrebbe essere il problema del 2018: la mancanza di prodotto da esportare. Con un’evoluzione positiva fortemente incentrata sui volumi, il nostro export potrebbe essere più esposto di altri alle conseguenze della vendemmia difficile del 2017. Oltre a questo, si innesterà il tema valutario: come potete vedere meglio di me, la svalutazione del dollaro viaggia intorno al 6% in media sullo scorso anno, ma anche le altre valute chiave per noi sono giù tra il 2% e il 5%. Fatto un conto a spanne, se non recuperato nei prezzi l’impatto negativo si potrebbe aggirare nell’intorno di 150 milioni di euro, quindi il 2-3% in meno. Passiamo ai dati di ottobre.

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Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore – vendite e esportazioni 2016

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Il rapporto economico sul Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore presentato a dicembre scorso ci offre l’opportunità di fare il punto sulla “punta di diamante” del fenomeno Prosecco. 7549 ettari (rispetto a 7195 del 2015) che impegnano 3387 viticoltori (3364 lo scorso anno) nella produzione di 677mila ettolitri di vino (certificato 2016). Oggi però siamo più interessati alla performance commerciale in Italia e all’estero del prodotto. Il 2016 è stato di nuovo un ottimo anno: il valore della produzione cresce dell’11% a sfiorare 500 milioni di euro (a doppia cifra per il terzo anno consecutivo), su volumi di produzione in crescita dell’8% (+9% per lo spumante). Stiamo parlando di numeri che cominciano a diventare importanti, di circa 90 milioni di bottiglie che girano a circa 5.5 euro a bottiglia ciascuna. Se il 2015 era stato caratterizzato da un andamento molto positivo in Italia e da esportazioni stabili, nel 2016 sia il mercato estero che quello domestico hanno contribuito positivamente, rispettivamente con una crescita del 15% e del 9%. Anche se resta un prodotto principalmente italiano, la propensione all’export del CV Prosecco è chiaramente in crescita. Passiamo a commentare qualche dato insieme. Continua a leggere »

Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento settembre 2017

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In Settembre sono stati i vini spumanti a tenere a galla le esportazioni di vino italiane. Anche se non abbiamo ancora tutti i dettagli, il driver principale di crescita continua a essere il segmento degli spumanti DOP, +12% in settembre e +18% nei primi 9 mesi dell’anno. Che a sua volta è per oltre tre quarti rappresentato dalla nuova categoria “Prosecco”. I dati di settembre, se confermati nei prossimi mesi, stanno mostrando un andamento un po’ meno positivo nei paesi anglosassoni, che viene parzialmente compensato dalla forte crescita del nostro spumante in alcuni mercati europei come Francia e Belgio, oltre che da un forte recupero in Russia, che nei primi 9 mesi dell’anno cresce del 40%. I due prossimi mesi, ottobre e novembre, sono i più pesanti dell’anno per gli spumanti: nel 2016 in quei due mesi si è realizzato il 24% di tutto l’export annuo italiano, con un incremento rispettivamente del 32% e del 18%. Quindi mesi importanti con una base di comparazione difficile. Ma per ora concentriamoci sui dati a fine settembre!

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