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Il 2018 sembra essere stato un altro anno buono per i proprietari di vigneti, per quanto riguarda il valore patrimoniale delle loro terre. I dati che l’Istituto CREA ha pubblicato relativi al 2018 e che abbiamo qui rielaborato segnano un incremento dell’1.6% circa del valore medio dei vigneti delle aree censite dal rapporto, che fanno riferimento alle più importanti denominazioni vinicole italiane. Come dice il rapporto si tratta di valori “esemplificativi” quindi sono dei minimo-massimo che alcune volte non corrispondono alle transazioni realmente accadute nel mercato (il valore massimo della zona delle Langhe di 1.5 milioni per ettaro è quasi certamente stato superato…), ma forniscono comunque un utile riferimento. Trovate tutti i dati nella tabella finale allegata. Si tratta di un incremento generalmente spiegato dai valori massimi dei vigneti. In media, possiamo identificare alcune denominazioni dove CREA ha aggiornato al rialzo in modo importante (dal +5% in avanti) le valutazioni rispetto all’anno scorso: la zona del Vulture, la collina piacentina, il Collio, Erbaluce e Gattinara in Piemonte, molti dei vigneti in Puglia (Francavilla, Monopoli, Manduria, Copertino), la zona di Bolgheri e quella dell’Etna. Passiamo a commentare qualche dato insieme.