Abbiamo avuto un’idea della produzione di vino in Francia da OIV a fine ottobre: nel 2016 è destinata a subire un brusco calo, di particolare importanza perché colpisce due delle tre regioni chiave del settore transalpino, la Champagne e la Borgogna. Si parla di cali del 33% e del 20% circa, nell’ambito di una produzione di vino, che potete vedere in tabella, attesa scendere del 12% (per poco più di 42 milioni di ettolitri). Ma oggi l’attenzione è rivolta piuttosto alla produzione di vino 2015, della quale Agreste ha reso noto i dettagli. L’annata 2015 è stata molto positiva in Francia, con una produzione di 47.8 milioni di ettolitri, il 2% sopra il già buono 2014 e il 4% sopra la media degli ultimi 5 anni. Come vedremo nel resto del post e dai grafici, tale positivo andamento è da ricondurre all’ottima annata per i vini AOC destinati alla distillazione, che hanno poi determinato anche l’andamento positivo dei vini bianchi rispetto ai rossi. Ma andiamo a leggere qualche dettaglio.
Produzione e superfici
Veneto – produzione di vino 2015 – dati ISTAT
nessun commentoPur con grave ritardo comincio a pubblicare i dati produttivi di dettaglio delle maggiori regioni italiane. Si comincia dal Veneto, la regione “leader” in Italia per la produzione di vino, sia come volumi totali che come progressione della produzione nell’arco degli ultimi anni. Nel 2015 si sono prodotti 9.7 milioni di ettolitri di vino, il 20% del totale italiano, ma le percentuali salgono a quasi il 30% quando si restringe il campo ai vini bianchi e ai vini DOC. Un punto di riferimento chiaro per tutto il settore vinicolo italiano, guidato dalla progressione del Conegliano Valdobbiadene e Prosecco (vedere i dati in proposito della superficie vitata della provincia di Treviso), che anche nel 2016 dovrebbe aver confermato un livello produttivo molto rilevante (le stime parlano di circa 10 milioni di ettolitri).
Nel post troverete qualche nuova tabella. In particolare, ho deciso di rimettere i dati sulle superfici vitate provinciali, anche se alcuni dati sono secondo me “strani” (anno 2013 secondo me ha qualcosa di molto strano), e della produzione provinciale di uva, visto che la produzione di vino per provincia non consente un confronto negli anni dato che Istat in alcune annate ha inserito il mosto e in altre no. Forse con la produzione di uva abbiamo come si dice “tagliato la testa al toro”.
Passiamo ai dati.
Nuova Zelanda – produzione e consumo di vino – aggiornamento 2016
nessun commentoPenso che tutti gli operatori del vino che masticano l’inglese dovrebbero dare una veloce “scorsa” al rapporto sul settore della Nuova Zelanda, che puntualmente a fine agosto viene pubblicato. Il 2016 si trova qui. Una sola associazione, tabelle chiare, uguali negli anni (con qualche chiaro aggiustamento derivante dalla freschezza degli ultimi dati), messaggi forti: obiettivi di export scritti nero su bianco, obiettivi qualitativi importanti come “ridurre la burocrazia legata alle esportazioni”. Dopo questo preambolo, possiamo partire con l’analisi di un’annata eccellente per il vino NZ, con una vendemmia dalle rese molto elevate (120q/ha), supportata da una leggera ma costante crescita delle superfici, sempre più dedicate al motivo vero per cui si apre una bottiglia di queste parti: il Sauvignon Blanc. Bisogna dire che il 2015 non fu un grande anno, con una resa inferiore ai 100 q/ha, ma certamente il 2016 consentirà alle esportazioni di crescere in volume, cosa non riuscita nel 2015. La Nuova Zelanda resta un cliente pericoloso per la qualità dei suoi vini (prezzo di export ben superiore al nostro, con volumi chiaramente molto limitati), soprattutto bianchi e soprattutto in alcuni mercati anglosassoni. Andiamo a leggere qualche numero che già vedete in tabella insieme.
Produzione vino in Italia nel 2015 – dati finali ISTAT
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ISTAT ha finalmente aggiornato i dati sulla produzione 2015, che ho pensato fosse il caso di mettere in linea il più presto possibile. Il post è ricco di tabelle, anche perchè da quest’anno si aggiunte una ulteriore dimensione, che è la produzione di vini bianchi e rossi per tipologia, che trovate in una delle tabelle nel post. Il 2015 è stata una grande annata e la sua grandezza si legge anche nelle quantità, che sono le più alte dal 2006 per quanto riguarda il totale e di sempre nel segmento DOC/DOCG, 18.8 milioni di ettolitri. La produzione totale finale censita da ISTAT è di 47.7 milioni di ettolitri, che diventano 49.3 milioni quando si aggiungono 1.7 milioni di ettolitri di mosto. Si tratta di un progresso del 20% rispetto alla annata 2014, molto cattiva, e del 9% rispetto alla media decennale. Cone avrete letto, le previsioni sono per una seconda ottima annata anche nel 2016 (anche se i conti poi si fanno alla fine): sembra quindi che il settore possa lavorare su un biennio di ottime annate, il che dovrebbe consentire di mantenere la spinta alle esportazioni anche da un punto di vista dei volumi. Detto questo, ci addentriamo un po’ nei dati, anche se grafici e tabelle già vi dicono molto.
Sicilia – produzione e valore vini DOC 2014
nessun commentoL’istituzione della DOC Sicilia ha stravolto la situazione della regione dal punto di vista della produzione a denominazione a partire dal 2012. Nel suo primo anno di istituzione sono convogliati 12mila ettari per oltre 600mila ettolitri di vino DOC (che l’anno prima era IGT), poi nel 2013 e nel 2014 apparentemente le denunce sono calate sia in ettari, sotto quota 9000, ma soprattutto in produzione, su un livello di circa 450mila ettolitri, che resta pur sempre rilevante (oltre la metà di tutta la produzione DOC), ma certamente largamente inferiore al punto di partenza. Dato il trend calante dei prezzi, potrebbe proprio essere stata questa la causa… passiamo ad analizzare insieme i dati che vedono la produzione DOC siciliana intorno a 735mila ettolitri (+8%), per un valore del prodotto di circa 60 milioni di euro (stabile).