Presentazione/Varie


Buone feste da “I numeri del Vino”

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Cari lettori,

con la chiusura dell’anno, mi corre l’obbligo di fare un resoconto del 2019 e di introdurvi una novità che forse qualcuno di voi ha già notato.

Il bilancio del blog nel 2019 è in chiaroscuro. Gli accessi sono calati del 7% circa (mancano pochi giorni a fine anno). Nonostante questo, nel corso dell’anno sono stati versati in beneficenza 2781 euro contro 2628 euro dello scorso anno, principalmente in virtù delle entrate da UNISG per le lezioni e alle generose sponsorizzazioni di CAVIRO e di Merum. Grazie!

La novità è invece l’apertura di una sezione “SoloNumeri” che trovate nel menu principale sopra. Più volte mi sono posto il problema della fruibilità dei dati sul blog. Da qualche giorno ho cominciato a approntare delle pagine statiche che vengono alimentate da Google Spreasheets (quindi facilmente aggiornabili lato mio) e che mi ripropongo di espandere negli argomenti e tenere aggiornate. Solo numeri, per l’appunto, con nessuna elaborazione, ma comodi da copiare e incollare per tutti quelli che lo desiderano e che immagino siano storicamente frustrati dalle mie tabelle-foto (tanto comode quando si ha poco tempo!).

Insomma, proviamo a invertire la rotta del blog offrendo un servizio che non è facilmente reperibile altrove (soprattutto con una buona profondità storica), in attesa di un generale restyling del blog (dopo una decina d’anni dal precedente).

Bene, non mi resta che augurarvi buone feste e un buon inizio d’anno, ricordandovi che il blog continua a pubblicare anche nei prossimi giorni.

Marco Baccaglio

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Le statistiche de “I numeri del vino” – aggiornamento 2018

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Dopo l’abbuffata di page views del 2017, nel 2018 i dati di lettura del blog hanno registrato un consistente declino (-21% visite, -16% pagine viste). Nel 2017 commentavo che i dati erano gonfiati da una “promozione” dei motori di ricerca e di una concentrazione irripetibile su un paio di pagine, stimata in 60-70mila pagine. Ebbene, se togliete dal mezzo milione di page views de “I numeri del vino”, quel numero invece di arrivare a una variazione negativa del 16% siete su un livello più comparabile del 4%, se confrontato con le 433mila del 2018.

Si tratta pur sempre rappresenta un dato negativo: nel 2018 il blog ha perso forza. Questa è la conclusione. Sul perché ha perso forza credo che il vostro aiuto e i vostri suggerimenti sarebbero interessanti. Dalla mia parte penso di identificare le seguenti cause: 1) la costanza degli argomenti. Da ormai qualche tempo non trovo più nuovi argomenti da trattare. Tutti i post sono degli aggiornamenti con dati più attuali di analisi già condotte in passato. Seppur con commenti sempre scritti “da zero” quindi senza alcun riciclo del passato, ciò non induce i motori di ricerca ad “allargare” il campo delle analisi. 2) Poca focalizzazione sui dati di produzione regionali italiani, rispetto ad altri tipi di analisi, come per esempio i bilanci aziendali. Su questo tema la mia opinione è che la mia professionalità è nell’analisi economico-finanziaria e su quello penso di poter fornire un maggior valore aggiunto a chi legge (oltre che divertirmi di più a scrivere). Ho la sensazione che la quantità di lettori interessati a questi argomenti sia in qualche modo inferiore a quella che per esempio vuole sapere quanto vino si è prodotto in quella regione in quell’anno. Beh, in attesa di qualche vostro commento in merito, passerei a una breve analisi dei dati.

 

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Buone feste da “I numeri del vino”

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Quest’anno cari lettori sarò breve.

Si chiude un anno in chiaroscuro per il settore del vino italiano. L’anno scorso auspicavo che qualche operazione di settore potesse occupare le prime pagine dei giornali. Non è successo, anche se alcune aziende a capitale interamente familiare hanno aperto all’investimento (con quote di minoranza) al private equity (Botter e Zonin). Ciò dovrebbe consentire una maggiore dinamicità nel futuro. Mentre tutti festeggiano l’eccezionale vendemmia 2018, pochi si stanno preoccupando della stasi del nostro vino non-spumante nei principali mercati mondiali, mentre la spina dorsale della nostra crescita, il Prosecco, comincia a dare segnali di saturazione, essendo fortemente concentrato nel mercato anglosassone.

Per quanto riguarda il blog, sempre per essere breve, più soldi inviati in Perù in beneficenza (come vedete dalla tabella), e meno visite. Come da programma dell’anno scorso.

Il lavoro continua, confido nella vostra fiducia e nella vostra generosità.

Buone feste a tutti.

Marco Baccaglio

 

Le statistiche de “I numeri del vino” – aggiornamento 2017

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Fonte: Google Analytics

Il 2017 è stato un ulteriore anno di forte crescita per “I numeri del vino”, che ha sfondato la soglia del mezzo milione di pagine viste, di cui circa 300mila riferite a pagine di contenuto. L’incremento è vicino al 30% e questo è stato un po’ il motivo che mi ha convinto a reintrodurre la pubblicità “tradizionale”, che attualmente sta generando un contributo alla beneficenza di 50-60 euro mensili. Tornando ai nostri dati, come potete vedere dal secondo grafico allegato l’andamento 2017 si è caratterizzato per due mesi eccezionalmente positivi, aprile e, in parte, ottobre, mesi nei quali il blog sembra essere stato “promosso” dai motori di ricerca nella priorità di risultato su alcune particolari parole chiave. I due post che più hanno avuto click dai motori di ricerca sono stati quello relativo alla produzione di vino nel mondo secondo OIV del 2015 e, in ottobre, quello della produzione di vino in Puglia nel 2013. Queste due anomalie hanno generato un numero incrementale di pagine viste che probabilmente è intorno a 60-70mila pagine. Se volessimo guardare a un dato più “sensato” dell’andamento del blog, probabilmente varrebbe la pena guardare quante pagine 2017 sono state visitate quest’anno rispetto alle pagine 2016 dell’anno scorso: +26%. Passiamo a qualche dato.

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Buone feste da “I numeri del vino”

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Cari lettori,

anche il 2017 sarà un anno da ricordare per il blog, grazie al significativo aumento delle visite, in parte probabilmente non ripetibile. Invece quest’anno la beneficenza si è aggirata nell’intorno di 2mila euro (qualche introito pubblicitario va ancora incassato), meno di quanto sperassi dato che almeno un paio di proposte di sponsorizzazione non si sono poi materializzate. Speriamo di fare meglio il prossimo anno!

Nonostante gli ottimi risultati, per il blog e per il vino italiano, è il momento di giocare all’attacco. I prossimi anni saranno critici per posizionare le nostre aziende nei mercati già ora importanti e per consentire al vino italiano quella copertura geografica che ancora non ha. Qualche segno si vede: le esportazioni nei mercati “secondari” crescono a un ritmo doppio rispetto a quelle dei principali mercati, guidate da segnali finalmente incoraggianti in Cina, Brasile e dalla ripresa in Russia.

I nostri grandi operatori hanno bisogno però di strutturarsi per affrontare gli ingenti investimenti richiesti nella distribuzione. E’ necessario promuovere le aggregazioni tra le aziende, perché i soli accordi commerciali non sono sufficienti. Bisogna far crescere dei marchi, non possiamo soltanto fare leva sulla probabile superiorità del nostro prodotto.

Da tanti anni questo blog analizza il settore e credo mai sia successo che un’operazione nel segmento del vino abbia occupato la prima pagina de “Il Sole 24 Ore” o mi abbia convinto a cambiare la programmazione dei post del blog per fare spazio a una vera notizia bomba. Speriamo che succeda nel 2018!

Con questa breve riflessione e lasciandovi con un breve aggiornamento dalla missione in Peru, auguro a voi e alle vostre famiglie buon riposo e buone feste.

Marco Baccaglio

asilo novembre 17

 

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