
Dopo il picco toccato nel 2018, la stima del valore del mercato mondiale del vino che ogni anno compliamo è calata dell’8% nel 2019. È il frutto della vendemmia più scarsa (-11%) dopo il vero e proprio boom del 2018, mentre il prezzo medio di esportazione non si è mosso in modo significativo rimanendo poco superiore a 3 euro al litro. Oltre a definire meglio le gerarchie mondiali del settore, e quindi a mettere la Francia nella sua corretta posizione di leadership assoluta e far emergere come numero tre del settore gli USA e non la Spagna come comunemente considerato, questa analisi sottolinea un altro aspetto che ritengo molto importante: il mercato del vino sta crescendo molto più in valore che in volume. A dire il vero, in volume non cresce quasi più visto che le superfici vitate sono stabili e soltanto il miglioramento delle pratiche colturali può portare dei benefici. Se guardate i numeri del 2019, il valore stimato di 81 miliardi di euro è il 17% superiore alla media degli ultimi 10 anni, il che definisce un mercato in crescita. Il volume prodotto è in realtà leggermente inferiore alla media degli ultimi 10 anni. Per una migliore lettura del grafico vi ricordo che per ridurre la volatilità dei dati di produzione il calcolo del prezzo medio di esportazione viene fatto sulla media degli ultimi 3 anni, mentre il dato relativo al volume prodotto è quello puntuale dell’anno (per semplicità il dato ricavato per l’Italia di 14.5 miliardi di euro deriva dalla moltiplicazione di 49.2 milioni di ettolitri moltiplicato 295 euro per ettolitro, ossia la media tra 277, 313 e 295 euro, il prezzo di export 2017-18-19), Bene, passiamo a qualche dettaglio.