Nel 2022 le esportazioni mondiali di vino dei principali 11 paesi produttori sono cresciute del 9% rispetto al 2021, per un valore di 32.6 miliardi di euro. Tale incremento che “chiude il conto” con i problemi del Covid (siamo su un ritmo quinquennale del 4% annuo circa) si compone di un calo del 5% dei volumi esportati (92 milioni di ettolitri) e di un conseguente incremento del prezzo medio di esportazioni, salito da 309 a 355 euro per ettolitro. L’Italia ha avuto una buona performance, con un incremento del 10% delle esportazioni, dunque leggermente meglio del dato globale, tale da portare la quota di mercato virtuale su questo campione di paesi al livello massimo storico del 24.2% (23.9% sui volumi, leggermente meno di quanto l’Italia aveva circa 10 anni fa). Se ragioniamo “in uscita dal Covid”, quindi confrontando il dato 2022 con il 2019, l’Italia di questi 11 paesi e il terzo. Con un incremento del 28% e 25%, la Nuova Zelanda e la Francia fanno leggermente meglio del +22% dell’Italia. L’Australia pur avendo stabilizzato le sue esportazioni resta l’unico paese ancora sotto il livello 2019 (-25%), ma sappiamo bene che ciò è dovuto ai problemi doganali con la Cina. Infine, trovate nel post i dati del solo secondo semestre, in cui le esportazioni italiane sono cresciute del 7%, contro il +9% della Francia e in linea con il dato totale degli 11 paesi. Passiamo a un’analisi in dettaglio dei numeri.
Germania
Germania – importazioni di vino 2022
nessun commentoIl dominio italiano del mercato del vino tedesco resta saldo, anche se nel 2022 si è persa un po’ di quota di mercato. Questo è il resoconto dei dati di UN Comtrade sulle importazioni di vino in Germania. State attenti: il dato pubblicato da UN Comtrade (e fornito dalla stessa Germania) può non coincidere temporalmente con quello pubblicato da Istat: infatti le esportazioni italiane in Germania fino a Novembre crescono leggermente, mentre il dato finale del 2022 pubblicato dalla controparte tedesca parla di un calo del 5% per il vino italiano nell’ambito di un valore importato sostanzialmente stabile a 2.76 miliardi di euro. Dicevamo “dominio”: la quota di mercato italiana è del 39% a valore (1071 milioni) e del 37% a volume (5 milioni di ettolitri su 13.6 totali), leggermente sotto il periodo 2020-21 quando però viene da pensare che lo spostamento dei consumi “verso casa” ci potrebbe aver aiutato. La nota forse dolente di questi dati è che lo spumante italiano non tiene il passo con quello francese in questo mercato nel 2022, anche se in prospettiva di medio termine (5 anni), spumanti italiani e spumanti francesi sono cresciuti uguale. Passiamo a commentare i dati, ricordandovi che le tabelle complete e scaricabili sono nella sezione Solonumeri dedicata.
Germania – produzione vino e superfici vitate 2021
nessun commentoUna settimana fa commentavamo in questo post il fatto che i consumi dei vini tedeschi si sta spostando verso i vini bianchi, da circa il 51% di 10 anni fa al 57% registrato nel 2021. I dati che presentiamo oggi, relativi alla vendemmia 2021 ma anche all’evoluzione della base ampelografica tedesca vanno in questa direzione. La vendemmia 2021 è nei numeri il 6% circa sotto la media pluriennale: 8.4 milioni di ettolitri contro 8.9 milioni. La media del -6% è però fatta dal +5% dei vini bianchi e dal -20% dei vini rossi. Resta molto evidente poi il costante spostamento verso i vini di qualità che nel 2021 hanno rappresentato l’81% della produzione totale, il livello più elevato di sempre. Passiamo ai dettaglio analizzando anche l’andamento dei diversi vitigni.
Germania – mercato e consumi di vino – aggiornamento 2021
nessun commentoI consumi di bevande alcoliche in Germania è stato in calo anche nel 2021, seguendo una tendenza ormai piuttosto consolidata. In realtà, la “porzione calante” è quella relativa al segmento della birra che nel giro di una decina di anni ha visto il consumo scendere da 107-108 litri agli attuali 92 pro-capite (che peraltro non sono pochi), mentre nel caso del vino (e, ugualmente, dei superalcolici) il consumo resta costante a circa 24 litri pro-capite se si includono sia gli spumanti (3.2 litri pro capite) che il vino fermo (20.7). Come vedrete dai grafici interni nel 2021 si è riassorbita l’anomalia del “ritorno al vino locale” che era emersa nell’anno del Covid e il bilanciamento tra vini locali (circa 9 litri a testa) e vini esteri (circa 12) si è ristabilito, per un totale di consumi che secondo il German Wine Institute sfiora i 20 milioni di ettolitri annui. Prima di addentrarci nei grafici del post, un’ultima annotazione: il 2021 vede un altro passo in avanti dei vini bianchi rispetto ai rossi, tendenza assecondata anche dal graduale riposizionamento del vitigno locale (ma di questo si parlerà la prossima settimana).
La valutazione delle aziende vinicole – aggiornamento 2023
nessun commentoIl post di oggi è relativo alla valutazione delle aziende vinicole quotate, con dati raccolti in data 20 gennaio 2023 e relativi ai multipli di valutazione per l’anno 2023 e 2024, dunque usando le stime degli analisti finanziari per i prossimi due anni. Come l’anno scorso, abbiamo “rivisto” il campione separando le aziende della Champagne, le aziende extraeuropee e quelle europee. Ciò consente di fornire una visione più omogenea visto che le aziende extraeuropee sono molto più grandi e profittevoli, con conseguente impatto (positivo) sui multipli valutativi. Ora, i dati che leggerete oggi sono sostanzialmente peggiorativi rispetto a quelli dello scorso anno. Come sapete veniamo da un anno negativo per le borse i multipli ne hanno risentito, sopratttutto per le grandi aziende internazionali. Se volessimo fare una media potremmo dire che le valutazioni sono calate del 10% circa: ad esempio, la media ponderata del multiplo EV/Vendite delle aziende internazionali è sceso da 5.6 a 5 volte, e il rapporto prezzo/utili da 22 a 20 volte circa. Per le aziende europee il tutto è meno evidente, vista la ridotta dimensione (provate a fare la somma delle capitalizzazioni di mercato…) e quindi una correlazione meno forte con il mercato. Infine, vi richiamo l’attenzione sul grafico di sopra, dovete vedere come si pongono le valutazioni sulle vendite rispetto al margine operativo atteso per il 2023: più si guadagna rispetto al fatturato, più il multiplo del fatturato sale, ovviamente. Passiamo a commentare qualche dato.