Piemonte


Fa davvero piu' caldo nelle Langhe? – i dati di Bra dagli anni 90 a oggi

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Incuriosito dalla questione climatica mi sono messo a cercare qualche serie storica relativamente alle temperature medie. E ho trovato molto di piu’: minima, massima, media, insolazione e pioggia per il comune di Bra (Langhe), disponibile sul sito del comune. Quindi?
Quindi le conclusioni sono le seguenti, relativamente ai dati dal 1994 al 2007:
– non esiste una chiara evidenza di un aumento significativo delle temperature medie (mezzo grado in 13 anni in piu’);
– se vogliamo dire che l’aumento della temperatura e’ significativo, allora e’ piu’ significativo l’aumento di oltre mezzo grado del gap tra le minime e le massime, che dovrebbe essere benefico per la produzione di vino.
– se vogliamo dire che stiamo al picco (vedi grafico), possiamo anche dire che il picco e’ dovuto all’inverno caldo;
– paiono invece piu’ significative due altre tendenze: l’aumento dell’insolazione e la riduzione delle pioggie, che mostrano un andamento meno volatile e piu’ costante nel tempo.
Quindi? Quindi spero di bere dei buoni Baroli anche per gli anni a venire…

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Le DOC-DOCG del Piemonte – dati Federdoc 2005

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Sono comparsi i dati 2005 di Federdoc, che vengono pubblicati sotto la dizione di VQPRD 2006. Dunque, posto che questo mi "urta" in quanto avevo appena finito di fare i dati per DOC dell’anno prima, cio’ mi consente di rinnovare la mia analisi con i dati della vendemmia 2005.
We have data for 2005 DOC products from Federdoc, which are published under the VQPRD 2006 name. So, this is a bit hurting, since I just finishe the classification of 2004 data… let’s restart.
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Parto dal Piemonte per una considerazione credo molto generale. Dunque 53 DOC-DOCG nel 2005 contro 52 nel 2004. Includendo le sottozone/sottotipi arriviamo a 136 tipi diversi contro 133 dell’anno prima. Una prima indicazione su cui mi vorrei confrontare con voi: sono davvero necessarie? Di queste 53, 22 sono sotto i 50 ettari, 6 addirittura sotto i 10 ettari? Senza nulla togliere ai produttori di Loazzolo DOC, e a titolo di esempio, questi 8 produttori che si dividono 5 ettari e che producono 140q di uva, quali possibilita’ hanno di avere promosso il loro prodotto? O meglio, quante risorse potrebbero liberare se rinunciassero alla DOC per la promozione del loro prodotto?
I begin with Piedmont and with a quite general comment. There are 53 appelations in the region vs. 52 in 2004. If you include the different types you get to 136 different categories vs. 133 of 2004. Now, are they really necessary? Of these 53, 22 are below 50ha, 6 are even below 10ha. Nothing against the 8 producers sharing 5ha of Loazzolo DOC, but, for example, is this one really critical. Isn’t it better to go under a larger denomination, saving some money and invest in the real promotion of a more visible name?
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Asti spumante – dati 1995-2005 – fonte ISMEA – prima puntata

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Terza puntata sugli spumanti dedicata alla denominazione Asti Spumante, di cui riparleremo per guardare un po alle rese per ettaro e alla concentrazione dei produttori, che e’ chiaramente la piu’ rilevante in termini di volumi. Sempre dati ISMEA, ma questa volta parliamo di ettolitri e non di bottiglie. Dunque, di Asti se ne produce sempre di meno, siamo passati dai 600-700mila hl degli anni 90 ai 500-550mila degli ultimi anni. Quindi un calo del 15% circa sull’intero periodo 1995-2005, che corrisponde a una erosione dell’1.7% annuo.

We now review the Asti Spumante denomination, which will be the subject of another post on production concentration. According to ISMEA (be careful, we now switch to hectolitres vs. previous bottles), the production is in costand decline in the past years, from 600-700k hl in the Nineties to the 500-550k in the last years. Therefore, we calculate a 15% reduction on the entire 1995-2005 period, which implies a yearly erosion of 1.7%.

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Tendenze di lungo termine della viticoltura piemontese – dati 1984-2005

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Grazie ai dati derivati dal sito statistico della regione piemonte, ho analizzato le tendenze di lungo termine della viticoltura piemontese. Cosa ci indicano questi dati. Per prima cosa evidenziano che la superficie vitata in Piemonte e’ scesa costantemente negli ultimi 20 anni, con una attenuazione della tendenza soltanto negli ultimi 2-3 anni. Ci sono stati due salti rilevanti all’ingiu’ nel 1990-91 e nel 1999-2000. Il trend "secolare mostra un calo del 27% in 21 anni, quindi con un calo "composto" annuo nell’intorno del 1.5%.

Thanks to the data derived from  Piemonte regional site, we analyzed the long term trend of the piemontese wine industry. First of all, data shows that the area devoted to vineyards declined constantly in last the 20 years, with an attenuation of the trend only in last the 2-3 years. We identified two important declines: the first occured in 1990-91, the second in 1999-2000. The long term trend shows a decrease of 27% in 21 years, therefore with annual a decrease of around of 1,5%.

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Dati Asti Spumante 2006 – Fonte Consorzio produttori/Italia Oggi

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I numeri dell’Asti Spumante DOCG mostrano una rilevantissima propensione all’export (86% delle bottiglie vendute nei primi 6 mesi dell’anno). I volumi all’export sono pero stagnanti a causa del declino del mercato americano, che da solo copre il 22% delle esportazioni ed e’ il secondo mercato dopo la Germania (un terzo dell’export e poco meno del 30% delle vendite del semestre).

 

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