
Le condizioni eccezionalmente favorevoli che avevano supportato Italian Wine Brands nel corso del 2020 e 2021 si stanno gradualmente affievolendo e questo si vede chiaramente nei risultati messi a segno dal gruppo nei primi 6 mesi dell’anno. Primo punto: la posizione di leadership nel segmento delle vendite a distanza che dal calo storico strutturale aveva vissuto una chiara inversione di tendenza è tornata al fatturato del 2019 (32 milioni, contro 42 del 2020 e 2021), mentre l’acquisizione di Enovation Brands non ha ancora sortito effetti significativi sul gruppo (salvo aumentarne il debito). Secondo punto: la forte esposizione alla grande distribuzione delle vendite sta mettendo a dura prova i margini in considerazione dell’inflazione dei costi di produzione (si parla di 15centesimi a bottiglia) che è soltanto pazialmente (50%) riversata nei prezzi. Continua a leggere »