Italia


Emilia Romagna – produzione di vino 2018 e dati per DOC/DOCG 2017

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L’ottima annata 2018 ha spinto le rese per ettaro in Emilia Romagna a uno dei massimi storici, oltre 200 quintali per ettaro e a una produzione di vino e mosti superiore a 8 milioni di ettolitri. A guadagnare di più da tanto generoso raccolto è stata la produzione di vini da tavola, cresciuta di oltre il 50% rispetto al 2017 ma soprattutto di un terzo superiore alla media storica della regione, quando invece per i vini DOC il 2018 si è configurato quasi come un anno “medio”, pur in recupero sulla produzione degli anni scorsi. Come per molte altre regioni italiane, anche in Emilia Romagna si sta virando la produzione verso il vino bianco, che nel 2018 ha toccato quota 4.1 milioni di ettolitri e il 56% del totale, decisamente al massimo storico. Allegati al post trovate anche i dati di Federdoc sulla produzione di vini DOC, ma riferita al 2017 e quindi con un prevalente segno meno. Passiamo a una breve analisi dei dati.

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Esportazioni di vino italiano – aggiornamento maggio 2019

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Con il mese di maggio le esportazioni di vino fanno un ulteriore passo in avanti. Il mese si chiude con un incremento del 6%, il che porta a +5.5% il saldo da inizio anno e a +4% quello degli ultimi 12 mesi. In questo post di metà agosto vi inserisco numerose tabelle, con qualche annotazione da fare: primo, come già visto nei mesi precedenti i vini in bottiglia stanno crescendo di nuovo. A maggio +8%, nei primi 5 mesi dell’anno +6.4%. Questo è un dato particolarmente importante perché la categoria rappresenta 4.3 dei 6.3 miliardi di esportazioni di vino. Secondo, il Prosecco continua a crescere a tassi incredibilmente elevati (+22% sia in maggio che nei primi 5 mesi), ma nel loro complesso gli spumanti sono a +5% in maggio e +7% nei primi 5 mesi a causa dei dati negativi sia relativi all’Asti spumante che agli spumanti DOC. Questi ultimi, pur in contesto di bassa stagionalità hanno perso il 30% nei primi 5 mesi del 2019. Il semestre dunque si dovrebbe chiudere bene, intorno al +5%, anche se nel periodo estivo lo scorso anno i dati furono molto forti (con un fine anno meno positivo), per cui potremmo trovarci tra qualche settimana a commentare qualche dato meno incoraggiante. Passiamo in rassegna qualche numero insieme.

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Masi – risultati primo semestre 2019

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Fiumi di parole (o meglio parolacce) andrebbero spesi per descrivere le ultime novità in tema di principi contabili internazionali (i famigerati IFRS). L’ultima novità da applicare dal 2019 in poi riguarda le attività che le aziende non comprano ma “affittano”, e che a partire da quest’anno vanno capitalizzate. In altre parole, le regole da oggi obbligano le aziende a mettere in bilancio le attività come se fossero possedute (nel caso di Masi circa 9 milioni di euro) e gli affitti vengono riparametrati come se fossero ammortamenti di attività possedute e, sotto l’utile operativo, oneri finanziari fittizi. Insomma, un casino. Il risultato finale è un miscuglio infernale. Nel caso specifico di Masi si tratta di un beneficio di 0.4 milioni per il MOL e un maleficio per l’utile netto di 0.1 milioni. Masi ha poi attività in Argentina, dove siccome l’inflazione ha superato il 100% nel triennio, obbliga a cambiare i dati di bilancio: altro impatto, in questo caso negativo di 0.3 milioni sul MOL e di ben 0.8 milioni sull’utile netto. Una faticaccia.

Tornando ai dati che esaminiamo oggi, il primo semestre, possiamo dire che Masi ha avuto un leggero incremento delle vendite, un calo del margine operativo lordo di circa 1.5 punti percentuali, di 2 punti percentuali del margine operativo e un utile netto che cala da 2.7 a 1.7 milioni ma che, a parità di “punto di vista contabile” sarebbe sceso del 5%. In questi dati ci sono un paio di cose positive che sono le vendite di Canevel (Valdobbiadene) e i dati in recupero sul Nord America, e negativi, che sono la pressione sulle vendite in Europa. Il debito di Masi resta intorno ai 10 milioni, avendo l’azienda continuato a investire nei sui progetti principali (l’ampliamento della cantina di Valgatara e la nuova sede/visitor center) adiacente alla sede principale di San’t Ambrogio. Passiamo a commentare qualche dato.

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Sicilia – produzione di vino 2018 e dati per DOC/DOCG 2017

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I dati produttivi 2018 della Sicilia sono abbastanza diversi da quelli italiani, nel senso che non si è trattato di una vendemmia record: i 5 milioni di ettolitri prodotti sono di poco sopra il 2017 e praticamente allineati alla media degli ultimi 10 anni. I dati mostrano però un forte incremento della produzione di qualità: i vini DOC sono secondo ISTAT il 32% del totale prodotto, contro il 27% del 2017 e il “quasi niente” di qualche anno fa. Come anche confermato dai dati Federdoc 2017 qui allegati il tutto viene dalla sempre maggiore adozione della DOC Sicilia. Secondo Federdoc (anche se i dati non si parlano) la DOC ha superato 1 milione di ettolitri già nel 2017 e rappresenta praticamente il 90% della produzione di qualità nella regione. Vi lascio dunque ai numerosi grafici e tabelle, proseguendo l’approfondimento nel resto del post.

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Prosecco DOC – dati di produzione 2018

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Una delle mancanze del blog è un’analisi produttiva sul fenomeno del Prosecco, che invece seguiamo molto bene dal punto di vista delle esportazioni. Grazie ai dati forniti dal Consorzio di Tutela del Prosecco DOC possiamo cominciare a imbastire un discorso che spero evolva in maniera più dettagliata nel futuro. Secondo i dati forniti dal consorzio, il potenziale produttivo si sviluppa su 24450 ettari, di cui 19922 in Veneto e 4528 in Friuli Venezia Giulia con il contributo di 10242 viticoltori. La produzione è invece affidata a 1149 aziende vinicole e 348 case spumantistiche. Con questi dati “quadro” possiamo affrontare qualche numero relativo alla produzione storica (dati delle vendemmie), che è cresciuta al ritmo del 16% dal 2009 al 2018, per raggiungere 3.6 milioni di ettolitri. Le bottiglie prodotte, di conseguenza, sono state 464 milioni nel 2019 con un ritmo di crescita paragonabile. Passiamo a qualche dato in dettaglio, anche paragonandolo al Conegliano Valdobbiadene DOC.

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