Sempre grazie al rapporto vitivinicolo 2007 possiamo fare qualche elaborazione relativa alle DOC-DOCG-IGT. Innanzitutto riassumiamo i numeri totali: ci sono in Italia a fine 2005 34 DOCG, 320 DOC e 123 IGT, per un totale di 477 denominazioni. Coprono rispettivamente 45000, 171000 e 147000 ettari equivalenti, che fanno circa il 54% del vigneto italiano, di cui il 7% DOCG e il 25% DOC. Ricordiamoci di non confondere questi numeri che si riferiscono agli ettari con quelli che si riferiscono alla produzione totale (in cui la penetrazione DOCG-DOC e’ inferiore, circa al 26%).
Thanks to the Italian wine sector report 2007, we can do some calculation the Italian appelations. First let’s look at total figures: at end 2005 there are in Italy 34 DOCG, 320 DOC e 123 IGT for a total of 477 denominations. They cover respectively 45000, 171000 e 147000 hectares, which is 54% of total vineyards, of which 7% are DOCG and 25% DOC. Let’s not mix up numbers between these ones which are based on hectares and the one deriving from total production stats (for which the penetration of DOC/DOCG is 26% and not 32%).
Italia
Fa davvero piu' caldo nelle Langhe? – i dati di Bra dagli anni 90 a oggi
nessun commento[English inside]
Incuriosito dalla questione climatica mi sono messo a cercare qualche serie storica relativamente alle temperature medie. E ho trovato molto di piu’: minima, massima, media, insolazione e pioggia per il comune di Bra (Langhe), disponibile sul sito del comune. Quindi?
Quindi le conclusioni sono le seguenti, relativamente ai dati dal 1994 al 2007:
– non esiste una chiara evidenza di un aumento significativo delle temperature medie (mezzo grado in 13 anni in piu’);
– se vogliamo dire che l’aumento della temperatura e’ significativo, allora e’ piu’ significativo l’aumento di oltre mezzo grado del gap tra le minime e le massime, che dovrebbe essere benefico per la produzione di vino.
– se vogliamo dire che stiamo al picco (vedi grafico), possiamo anche dire che il picco e’ dovuto all’inverno caldo;
– paiono invece piu’ significative due altre tendenze: l’aumento dell’insolazione e la riduzione delle pioggie, che mostrano un andamento meno volatile e piu’ costante nel tempo.
Quindi? Quindi spero di bere dei buoni Baroli anche per gli anni a venire…
Vendemmia 2007 – pessimismo dalla stima Assoenologi sulla produzione di vino 2007
1 commentoAttenzione: trovate i dati definitivi pubblicati in questo post aggiornato!
Please find here the final figures.
Dopo aver analizzato le stime degli organi ufficiali di Francia e Italia, analizziamo quello che Assoenologi ha pubblicato il 1 Settembre. Si parla di uno scenario molto peggiore rispetto a quello emesso a fine agosto da ISMEA-UIV (-5% a 47m/hl). Secondo l’associazione, la vendemmia italiana sara’ di circa 43m/hl, cioe’ il 13% in meno rispetto ai 49.6m/hl dello scorso anno e addirittura sotto i 44-45m/hl delle annata 2002 e 2003. . Peraltro, l’accento sulla buona qualita’ rende il quadro meno negativo. Perche’ questa stima appare piu’ sensata rispetto a quella di ISMEA? (1) e’ fatta un mese dopo; (2) e’ giustificata da una stima puntuale regione per regione, come hanno fatto i francesi ad agosto. Conclusioni? Non ho esperienza riguardo alla bonta’ di queste stime, ma se cosi’ fosse potremmo dire che anche quest’anno (come nel 2002 e 2003) il mondo del vino italiano non sara’ afflitto dal solito problema di sovrapproduzione…
Puglia – produzione e superfici – aggiornamento 2006
nessun commentoE’ necessario coprire una grave lacuna del blog, che e’ rappresentata dai dati sulle superfici e sulle produzioni pugliesi. La Puglia e’ per certi versi la regione piu’ importante in Italia per il mondo del vino, insieme a poche altre. Senz’altro, il vino e’ piu’ importante in Puglia che in ogni altra regione italiana: a dati del 2003, la produzione di vino rappresenta l’1.3% del valore aggiunto regionale, circa 3 volte il livello italiano. Dai dati che commenteremo, si notera’ la grande rilevanza nazionale della regione (15% della produzione), con rese allineate alla media nazionale. Come per altre regioni del sud, e’ subito evidente la scarsa rilevanza delle DOC.
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I have to cope with a significant deficiency of this blog, which is to cover Apulia. This is a very important region for Italian wine production, representing 15% of the total vineyard and 15% of total wine produced in Italy. It is even more important to underline that wine production is more important in Apulia than in any other region in Italy: it represent 1.3% of the value added of the region vs. an average of 0.40% for the Italian average. As for other regions of Southern Italy, the quality wine under DOC category is really not relevant.
Calabria – produzioni e superfici – aggiornamento 2006
3 commentiLa Calabria e’ una regione relativamente poco significativa dal punto di vista vinicolo: rappresenta poco meno del 2% delle superfici vitate italiane e circa l’1% del vino prodotto in Italia. Inoltre, la sua produzione di vini DOC e DOCG e’ pari soltanto al 10% della produzione totale, contro la media italiana del 26% (dati 2005).
I 12620 ettari vitati sono concentrati in provincia di Cosenza e Crotone (37% e 29% rispettivamente), anche se in realta’ potremmo dire che la vera provincia vitata e’ quella di Crotone, che ha una penetrazione sulla superficie regionale di circa il 2%, contro meno dell’1% per tutte le altre province.
Calabria is one of the less significant regions for Italian wine production: it represents just 2% of the total areas and roughly 1% of the wine produced in Italy. In addition, just 10% of its wines are DOC-DOCG vs. a national average of 26% (2005 data).
The 12620 ha are concentrated in Cosenza and Crotone (37% and 29% respectively of total areas), although we might conclude that the main province for wine in the region is Crotone as vineyards are 2% of the province area vs. less than 1% for all the other provinces.