Riprendo la serie dei dati Federdoc relative alla produzione di vini DOC e DOCG al 2007 con i dati della regione Friuli. Il Friuli e’ caratterizzato da una buona concentrazione delle DOC. Dei circa 665mila ettolitri di vini DOC prodotti, ben l’80% sono concentrati in 3 DOC: la piu’ grande Friuli Grave, poi Colli Orientali del Friuli e Collio Goriziano. A dire il vero, aggiungendo la quarta, Friuli Isonzo, raggiungeremmo il 90% delle DOC. Si ripete in tono meno accentuato lo stesso discorso dell’Alto Adige, dove la concentrazione delle DOC e’ estrema.
Passando ai numeri, la produzione 2007 di Friuli Grave e’ stata di 338mila ettolitri, in ribasso del 17% rispetto al 2006. La DOC si sviluppa su 4528 ettari dei 10493 che Federdoc accredita come denunciati a DOC nel 2007, con una resa di 107 quintali per ettaro. Le altre 3 DOC che abbiamo menzionato sono invece chiaramente piu’ votate alla qualita’: Colli Orientali del Friuli ha avuto una resa di 72q/ha nel 2007 (ma di soltanto 62 nel 2006) sui suoi 2185 ettari, con una produzione di 110mila ettolitri. Si tratta in questo caso di una DOC in chara crescita (+17% nel 2007, +4% nel 2006 con ettari stabili). Anche il Collio Goriziano e Friuli Isonzo con 73 e 82 quintali per ettaro si mantengono su rese piuttosto basse, chiaramente al di sotto della media regionale di 90q/ha.
Un secondo esercizio interessante e’ stato quello di sommare gli ettari “monovitigno” per vedere che cosa sta succedendo dal punto di vista dei vitigni. L’analisi del 2007 e’ piuttosto chiara: circa 22% della superificie DOC e’sottodenominato Pinot Grigio, poi Merlot con il 16% e Sauvignon con il 9%. Vengono poi Chardonnay e Cabernet Sauvignon con l’8% e il 7% rispettivamente. Al sesto posto si trovano i 735 ettari del Friulano, che prima o poi dovranno anche inglobare i rimanenti 402 ettari ancora denominati Tocai Friulano.
Quando cio’ succedera’ il vitigno sara’ il n.3 nel Friuli, sempre dietro al Pinot Grigio e al Merlot con circa l’11% della superficie totale.
Visto invece in modo dinamico, nel 2007 le superfici denunciate sono scese dell’8%. Nel dettaglio dei vitigni, appaiono in netta crescita la Ribolla Gialla (+12%) e tutta una serie di vitigni autoctoni minori, tra i quali nella tabella trovate la Malvasia Istriana, il Picolit e lo Schioppettino. Ma non ultimo anche il “calderone” di tutti gli altri vitigni e dei vitigni “non definiti” come la sottodenominazione “Rosso”, che fanno +45%. Tra i grandi vitigni l’unico a mantenere le superfici e’ il Sauvignon, mentre tutti i Pinot scendono tra l’8% e il 13%, il Merlot fa -13% come il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc addirittura -24%. Vi lascio con il dettaglio delle tabelle.