
Oggi torniamo sull’argomento dei vitigni con il censimento ISTAT relativo alla Sicilia, dove prevalgono le superfici vitate non DOC e dove non c’è una vera vocazione univoca in termini di vitigni, soprattutto se escludiamo le superfici vitate adibite alla produzione di Marsala, che fanno parte di un mondo leggermente “spostato” rispetto a quello del vino tradizionale. Troviamo così che se il Nero d’Avola (qui chiamato calabrese nero) è il principale vitigno rosso, esiste una nutrita rappresentanza dei vitigni internazionali. Anzi, se restringiamo il confronto ai vini di qualità il Nero d’Avola resta il principale vitigno, ma Nerello Mascalese e altri vitigni sono meno lontani. Dopo il catarratto, ansonica e grillo sono i due vitigni bianchi più presenti. Addentriamoci nei numeri.