
Un anno fa scrivevamo che l’export di vino in Giappone aveva beneficiato della forza dello yen per diversi anni, ma che la festa era finita data l’inversione di tendenza. Quest’anno siamo di fronte ai numeri (in euro per nostra semplicità di lettura) che incorporano uno yen molto debole: il cambio è di colpo tornato a 130 yen per 1 euro, il livello medio del 2009. Naturalmente non tutti sono stati trattati così male: per esempio gli americani hanno beneficiato di un rapporto di cambio un po’ meno penalizzante, avendo svalutato anche loro, così per i cileni. Insomma, guardando questi numeri gli sconfitti veri sono i francesi, per quanto continuino a dominare incontrastati con il 50% del mercato, insieme agli australiani, mentre i veri vincitori sono i cileni. L’Italia si è comportata bene: in valuta locale le esportazioni sono cresciute del 28%, restando stabili in valore in Euro e calando del 3% circa a volume. Per tutto il mercato, il dato mostra un incremento del volume del 2%, del valore in yen del 23% e un calo del valore in euro del 3% a 1.2 miliardi. Il 2014 sarà sulla medesima lunghezza d’onda, dato che il cambio ha continuato a indebolirsi leggermente rispetto allo scorso anno. Ma siamo solo a Febbraio! Andiamo a vedere i numeri più da vicino.