2013


Le esportazioni italiane di vino – aggiornamento primo trimestre 2013

nessun commento
export q113 1

 

Le esportazioni a marzo 2013 cominciano a dare segni di indebolimento, a causa di diversi elementi, così riassumibili: (1) la ripresa del calo dei volumi, a marzo giù del 9%; (2) il progressivo indebolimento del trend di crescita dei vini fermi, con un apparente effetto di sostituzione tra imbottigliati e sfusi, che ha un impatto negativo sul prezzo mix; (3) alcuni segnali di indebolimento sul mercato tedesco e inglese sui prodotti a valore aggiunto come quello dei vini spumanti, che non viene compensato dagli altri prodotti.

Il trimestre chiude comunque con un incremento del 10% del valore delle esportazioni, ma la velocità di uscita è molto più modesta, circa il 2%. Forse su questo ha inciso la Pasqua, ma certamente va considerato che con un calo di volumi di esportazione dell’8-9% su base annua e con un po’ di spostamento dalle esportazioni di vino imbottigliato allo sfuso, sarà difficile per le esportazioni mantenere una crescita superiore al 5% nel 2013. Si potrebbe scommettere su un numero positivo ma inferiore al 5%… andiamo nel dettaglio con i dati generali, mentre domenica sera ci focalizzeremo sulle esportazioni di spumante.

Continua a leggere »

Vendite al dettaglio di vino in Italia – aggiornamento primo trimestre 2013

2 commenti
dettaglio Q1-12 ismea 0

 

Il primo trimestre 2012 è molto strano, dal punto di vista delle vendite al dettaglio di vino, nel senso che l’andamento è “artificialmente positivo”, in un clima di vendite al dettaglio piuttosto negativo. I dati sono però così tanto contraddittori che non ci farei molto affidamento: le vendite in progresso dell’8% beneficiano di un +35% degli spumanti dovuto al doppio impatto positivo di come sono cadute le settimane di capodanno e di Pasqua e da un impatto largamente positivo dell’incremento dei prezzi. Secondo ISTAT la vera inflazione è del 4-4.5%, quindi il fatto che i prezzi fanno +14% include certamente un impatto dagli spumanti ma anche un forte miglioramento del mix degli altri vini. Vediamo brevemente i dati:

Continua a leggere »

Costi e margini dell’industria vinicola – aggiornamento primo trimestre 2013

2 commenti
costimargini 2013 q1 08

I margini per la filiera del vino sono in stabilizzazione nel primo trimestre 2013. Questo dato però, che elaboriamo sugli indicatori pubblicati da ISMEA, si riferisce al mercato italiano. Dato che siamo in una fase di graduale indebolimento delle esportazioni, essenzialmente guidato dalle minori disponibilità di volume, il clima di fiducia dell’industria vinicola italiana segnala un peggioramento nel corso del primo trimestre, sul livello peggiore mai registrato dalla crisi del 2008 a questa parte. Detto questo, sembra di assistere a una stabilizzazione su livelli elevati dei costi all’origine del vino e dei mezzi di produzione. Dato che i prezzi continuano a crescere (almeno in ottica annuale) siamo in un momento in cui la velocità dei costi e dei prezzi è simile e quindi i margini sembrano stabilizzarsi. Vediamo nel dettaglio.

Continua a leggere »

Campari, divisione vino – risultati primo trimestre 2013

nessun commento
campari q113 0

 

Il gruppo Campari ha deciso di cambiare il sistema di reportistica, come vi avevo anticipato qualche mese fa. La divisione vino del gruppo subirà però un altra grande trasformazione, che consiste nell’aggiunta di alcuni prodotti “vinicoli” derivanti dalla recente acquisizione in Giamaica (Lascelles de Mercado), che sono tipicamente venduti in America e nel resto del mondo, per dirla in base alla reportistica di Campari. Ciò per introdurvi alla performance di vendite della divisione vino, che cresce nel primo trimestre del 27% a 41 milioni di euro. In realtà il numero racchiude andamenti diversi, quali un pessimo andamento in Italia anche per via del famoso articolo 62 che ha determinato una variazione delle politiche di vendita, spostate nei prossimi trimestri. Vediamo i numeri e i principali commenti in dettaglio.

Continua a leggere »

Il valore delle DOC/DOCG – stima I Numeri del Vino 2013

6 commenti
VALORE DOC DOCG 2013 0

 

Quanto valgono le denominazioni italiane? Fattura di più il Brunello o il Barolo? Questo post cerca di fare un passo in questa direzione: va subito specificato che l’esercizio è difficile e che ci ha anche provato ISMEA in un recente rapporto presentato a Vinitaly. Qui mi prendo un rischio in più e allargo l’analisi. Che cosa ho fatto? Ho preso i prezzi all’origine del vino sfuso per ettolitro come pubblicati da ISMEA e i volumi di produzione per ciascuna DOC e DOCG come pubblicati da Federdoc, relativamente al 2011. Ho moltiplicato prezzo per volumi delle denominazioni di cui avevo i prezzi (2013), mentre per le altre ho fatto una assunzione di prezzo medio dei vini DOC, cioè circa 120 euro per ettolitri. I risultati li vedete nelle tabelle e in due grafici. Quali risposte? La DOC che vale di più in Italia tra quelle “misurabili” è Conegliano Valdobbiadene, con una stima di 108 milioni di euro. Invece, se prendiamo tutte le DOC e dove non ci sono i dati usiamo quelli generali, la prima DOC diventa Prosecco, che era poi una IGT del passato. Tornando alla questione Brunello contro Barolo… se i prezzi del vino sfuso Barolo sono circa il 15% superiori a quelli del Brunello, il volume del 35% più alto porta a un valore stimato di 65-70 milioni di euro all’origine contro il 40-45 milioni del Brunello. Chi vince? Il Nord Est dell’Italia. Il prossimo passo? Provare ai incrociare i volumi con i prezzi medi al dettaglio, per dare un valore “al dettaglio” per denominazione…

Continua a leggere »