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Le esportazioni di vino argentino sono rimaste stabili nel 2016 in euro intorno a 738 milioni, che sarebbe poi il livello più elevato di sempre. Questo “record” si compone in realtà di due trend opposti: il calo dell’export di vino sfuso, ormai soltanto l’8% delle esportazioni, rimpiazzato da esportazioni di vino in bottiglia, che invece crescono del 2% anche nel 2016, e mantengono un andamento saldamente positivo nel corso degli ultimi anni (+5%). Anche se la crescita degli anni scorsi è ormai un ricordo, il vino argentino resiste nel mercato americano e cresce nel mercato inglese, perdendo invece terreno in Canada e Brazile, che comunque rivestono un ruolo marginale quando si guarda ai numeri. Il peso argentino è letteralmente crollato nel 2016, passando da 9.2 a 14.75 contro il dollaro. Questo determina un incremento degli incassi in valuta locale in crescita del 60% (rispetto alla stabilità che vediamo nei dati in euro), ma questo va di pari passo con i forti trend inflazionistici nei costi di produzione. Passiamo ai dati.