
Dati in formato testo disponibili nella sezione Solonumeri.
Per il 2023, da questo calcolo si deriva un incremento del valore delle vigne dell’1.5% rispetto al 2022, quando si era registrato un incremento del 3.8%. Con dei tassi di inflazione rispettivamente del 5.7% (2023) e 8.1% (2022), si tratta dunque del secondo anno in cui nel loro insieme i vigneti italiani non tengono il passo con la perdita di valore della moneta. E lo vedremo ancora più nel dettaglio con l’altro post derivato da CREA, dove invece che analizzare i dati per denominazione vengono analizzati per area geografica.
Entrando nello specifico, come sempre sono le zone delle Langhe, di Montalcino e di Bolgheri a registrare i valori più significativi. Sono stati fatti degli aggiornamenti significativi (+6/8%) nella denominazioni abruzzesi, Galluccio, Avellino e di Udine, in Sardegna del Cannonau e del Vermentino, nella zona dell’Etna e nella zona di Bolgheri, dove nel giro di tre anni il valore dei vigneti è arrivato al medesimo livello di quelli di Montalcino, secondo il rapporto.
Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e la tabella riassuntiva, che vi ricordo si trova anche su Solonumeri.