2023


USA – importazioni di vino – aggiornamento 2023

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Gli USA restano di gran lunga il principale mercato mondiale per il vino e il principale importatore. Da qualche anno a questa parte l’Italia ha lasciato la leadership al vino francese (come dovrebbe essere normale), pur mantenendo il primato in volumi. Il 2023 segue questa linea, con importazioni in calo dell’11% a 6.5 miliardi di euro (-9% in dollari, 7 miliardi), e con una forbice tra Francia e Italia che si allarga leggermente, visto il calo del 9% francese e dell’11% italiano. Se vogliamo trovare un aspetto negativo in questi dati potremmo cercarlo nelle importazioni di vino fermo in bottiglia dove l’Italia manteneva il primato, perso invece nel 2023. Se vogliamo trovare un aspetto positivo, dovremmo forse cercarlo negli spumanti: i nostri calano dell’11%, lo Champagne e gli altri prodotti francesi perdono il 20%, a onor del vero da una base molto elevata. C’era da aspettarselo e probabilmente il prodotto francese è meglio equipaggiato di quello italiano, essendo più orientato ai vini “superpremium”. Stiamo comunque parlando di un mercato fortemente ancorato ai vini europei, che rappresentano il 75-80% dell’import totale, anche se continua a impressionare la progressione dei vini neozelandesi, che in un anno negativo sono riusciti a mantenere i livelli record di export del 2022. Bene, nel resto del post trovate ampie tabelle, disponibili anche nella sezione Solonumeri, e il proseguimento del commento.

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Brasile – importazioni di vino 2023

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Fonte: UN Comtrade

Il Brasile è un altro mercato in cui l’Italia nel 2023 ha fatto particolarmente fatica, per occupiamo una posizione di secondo piano, essendo il mercato dominato dai paesi vicini, Cile e Argentina e in ambito europeo dai vicini portoghesi, con cui condividono la lingua. Nel 2023 le importazioni di vino sono rimaste stabili, sia se espresse in euro che in valuta locale, dato che il Real è stato in media allineato al 2022, dopo una fortissima svalutazione degli anni scorsi. Il Cile domina, ma con un calo delle esportazioni vicino al 10% e dunque un calo delle quote di mercato, che scende al 36% del totale importato di 464 milioni di euro e al 39% degli 1.6 milioni di ettolitri di volume. Come potet trovare nel resto del post, i dati sono quais altrettanto negativi per l’Argentina mentre guadagnano quote, oserei dire in modo “strutturale”, sia il Portogallo che la Francia. Niente da fare ancora per l’Italia che ha avuto un anno stabile e si mantiene al quinto posto tra gli esportatori nel paese. Passiamo a qualche dato di dettaglio.

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Svizzera – importazioni di vino – aggiornamento 2023

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I dati 2023 delle esportazioni di vino in Svizzera sono leggermente negativi, con un andamento migliore per i vini francesi (+2%) che non per quelli italiani (stabili), nell’ambito di uno spostamento che dura da qualche anno (+6% per i vini francesi in media sui 5 anni, +4% per quelli italiani). Stiamo parlando di un mercato da 1.27 miliardi di euro, quindi rilevante, che negli ultimi due anni ha beneficiato della forte rivalutazione della valuta locale (probabilmente giunta al termine, viste le iniziative che la banca centrale vuole mettere in pratica per proteggere la produzione nazionale). Se dunque prendiamo il dato in euro segna -1%, primo anno in negativo di una serie quinquennale a +5%. Se invece prendiamo il dato in franchi, leggiamo -4% e, in un’ottica di 5 anni, soltanto +1%. Gli svizzeri dunque spendono poco più di 5 anni fa, per bere leggermente meno (-6% sul 2022 e -1% annuo dal 2018, compresa la “schiena” del Covid). Da notare l’andamento molto positivo dei vini spumanti (+10%). Resta il fatto, ben visibile dai grafici, che in Svizzera il vino parla francese e italiano, dato che agli altri restano poco più che le briciole. Passiamo a commentare qualche dato insieme nel post, dove trovate anche diversi grafici e tabelle (in formato testo nella divisione Solonumeri).

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I prezzi all’origine del vino – aggiornamento 2023 – dati ISMEA

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Il lavoro di oggi riguarda I prezzi dei vini all’origine come riportati da ISMEA, fonte di questi dati. Il loro andamento è ovviamente legato alle dinamiche vendemmiali, anni ricchi portano a prezzi bassi e annate avare come l’ultima portano a una tensione dei prezzi. La principale osservazione del post di oggi è proprio quella relativa all’incremento dei prezzi osservato nella parte finale del 2023, a fronte di una media annua che nel suo complesso ha visto prezzi leggermente inferiori al 2022. Lo è però soprattutto per la categoria dei vini comuni, che “escono” dal 2023 con un prezzo del 40% superiore a quello dell’anno scorso (vedere tabella e grafico), mentre la situazione è molto più stabile per i vini di qualità e IGT, i cui prezzi erano in proporzione più elevati di quelli dei vini comuni a fine 2022 e sono ora, sempre in proporzione, più bassi. Vi includo poi la tabella con i prezzi medi delle denominazioni del 2023, che si sono mossi nell’ambito di un trend generale in calo del 2% circa, guidato dalla diminuzione dei prezzi dei vini bianchi (-5%) e da vini DOC/DOCG rossi invece stabili. Passiamo a una breve analisi dei dati, che trovate completi nel post. Tutti i numeri scaricabili nella divisione Solonumeri.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento novembre 2023

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La stabilizzazione del mercato americano (e canadese) negli ultimi due mesi sta dando un po’ di respiro alle esportazioni italiane di vino in questa fase finale dell’anno, aiutata anche dalla stagionalità particolarmente favorevole degli spumanti. Sebbene i trend siano volatili e di difficile lettura per il futuro potremmo a questo punto dire che il 2023 si chiuderà con un leggerissimo calo, intorno all’1%. Niente in confronto a quello che commenteremo nelle prossime settimane per il Cile (esportazioni -22%) oppure per il Sud Africa (-13%) e probabilmente leggermente meglio della Francia (che dovrebbe essere scesa intorno al 5%), anche se va detto che i francesi hanno fatto molto meglio di noi in uscita dal Covid e, nel 2023, nei principali mercati. Ad ogni modo, tornando ai nostri dati, resta importante il contributo del Prosecco, che si avvia a chiudere il 2023 con un +5% e circa 1.6-1.7 miliardi di esportazioni su un totale di circa 7.8 miliardi a cui chiuderemo l’anno. Passiamo a commentare qualche dato insieme.

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