Con Cavit cominciamo al solito la stagione dei bilanci 2013, essendo la prima azienda a chiuderlo a Maggio. L’annata per Cavit è andata discretamente bene, nel senso che con un fatturato ormai inchiodato da anni a poco più di 150 milioni, ha continuato nel sentiero di riduzione del debito. E’ probabilmente la grande cooperativa italiana meno indebitata e forte di questa struttura finanziaria ha deciso di fare un passo fuori dai confini, con un’acquisizione in Germania della più grande vecchia tedesca di produzione di spumanti metodo classico, la Kessler Sekt, con 1 milioni di bottiglie all’attivo. Gli effetti dell’acquisizione li vedremo il prossimo anno, ma certamente la quota di spumanti sull’attività di Cavit, oggi ancora sotto il 10%, con una esposizione soprattutto in Italia, è destinta a crescere. Certamente i soci della cooperativa, che già finanziano Cavit con circa 37 milioni di euro di crediti commerciali, sarà destinata a crescere, dato che la cooperativa non ha una significativa capacità di generazione di cassa indipendente. Passiamo all’analisi dei numeri.