bilancio 2023


Guido Berlucchi – risultati 2023

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In un anno mediamente difficile per le aziende vinicole, Guido Berlucchi archivia il suo bilancio migliore di sempre. Le vendite sono cresciute del 4% nonostante un calo dei volume quantificato dall’azienda attorno al 5%, il che indica lo sforzo di spostare le vendite verso fasce di prezzo più elevate. Questo esercizio si vede molto bene, in senso positivo, sui margini e sui profitti in generale (13 milioni di EBITDA, margine al 23%), e in senso invece più negativo dal punto di vista finanziario, dato che è necessario tenere i prodotti più a lungo in maturazione e quindi investire nel magazzino. Proprio in questa differenza, utili eccellenti ma forte incremento del debito (da 32 a 53 milioni di euro), si sostanzia il bilancio 2023 di Berlucchi. Di certo, dopo gli anni pre-Covid in cui Berlucchi sembrava gestita “per la stabilità” e in qualche modo sacrificata alle operazioni finanziarie dei suoi azionisti (nel 2017-18 gli azionisti prelevarono 75 milioni di euro dall’azienda), troviamo oggi un’azienda che cresce e investe in maniera costante, senza aver subito contraccolpi dal rientro dall’era Covid. Bene, passiamo a un commento dei numeri con ulteriori grafici e tabelle.

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Andrew Peller – risultati 2023 (marzo 2024)

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Come promesso nell’ultima assemblea degli azionisti, Andrew Peller ha messo a segno un sostanzioso miglioramento dei margini nel 2023 (anno concluso il 31 marzo 2024), grazie alla riduzione dei costi esterni e all’aumento dei prezzi per compensare una variazione negativa di dazi. Non è ancora abbastanza: nonostante l’utile operativo si sia ripreso (da 38 a 50 milioni di dollari) e il management (il signor John Peller, tra l’altro prossimo alla pensione) abbia dato un messaggio rassicurante, l’azione in borsa è stabile sui livelli minimi toccati l’anno scorso, che restituiscono una valorizzazione di borsa pari a circa 180 milioni di dollari, che corrisponde, sommando i 200 milioni circa di debito, a un rapporto con le vendite di 1 volta e a un rapporto con l’EBITDA di circa 5.3 volte. A guardare il grafico degli utili storici, in effetti di strada ce n’è ancora molta da fare per tornare ai 63 milioni di dollari toccati nel 2019 e 2020. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle ne resto del post.

 

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Gruppo Italiano Vini (GIV) – risultati 2023

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Gruppo Italiano Vini ha registrato un calo delle vendite ma un leggero miglioramento dei margini nel corso del 2023. Le vendite di 435 milioni di euro sono in calo del 7% a livello consolidato. Di questo calo il 4% è relativo allo spostamento della distribuzione di Cavicchioli da GIV alla casa madre, talchè la riduzione di fatturato sarebbe state del 3% “a parità di perimetro”. I margini restano su livelli molto bassi (6% EBITDA, 3% EBIT), soprattutto per un’azienda di questa dimensione e con questo grado di integrazione verticale (oltre 1600 ettari tra affitto e proprietà), anche se migliorano leggermente nel 2023 e il bilancio resta comunque in leggero utile. La struttura finanziaria resta sostanzialmente stabile. L’indebitamento sale da 110 a 114 milioni di euro, pur non avendo pagato alcun dividendo agli azionisti e avendo investito meno dell’anno precedente, a causa dell’incremento del magazzino. Le prospettive per il 2024 non sono rosee. Il consiglio di amministrazione parla di un ulteriore anno di consolidamento per il 2024 con risparmi di costo da reinvestire in attività di marketing… in altre parole, non bisogna attendersi miglioramenti significativi per quest’anno. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle.

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Yantai Changyu Pioneer Wine – risultati 2023

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Con un po’ di fortuna sono riuscito a trovare I bilanci completi di Yantai Changiu Pioneer Wine e quindi riusciamo oggi ad avere un quadro più completo dei dati 2023 ma anche di quelli passati. Diciamo subito che vista la crisi che percepiamo noi nel consumo di vino dei cinesi, l’azienda non sembra essere stata impattata come dovrebbe. I margini sono ovviamente sotto pressione e molto inferiori al passato (17% a livello operativo nel 2023 contro il 30% e più di 10 anni fa) ma YCPW resta ampiamente profittevole e con una buona valorizzazione di borsa. Per intenderci: vendite di 4.4 miliardi di remimbi (572 milioni di euro), utile netto aggiustato di 464 milioni (61 milioni di euro), una cassa netta di 1.7 miliardi (220 milioni di euro) in forte crescita grazie alla razionalizzazione del magazzino. Valore in borsa: 12 miliardi di remimbi, pari a circa 1.6 miliardi di euro, il che significa un rapporto sugli utili del 2023 di circa 25 volte e un rapporto tra valore d’impresa e utile operativo di 14 volte. Tutti questi numeri lasciano intendere che gli investitori pensano che il progresso visto nel 2023 (almeno a livello di vendite) possa continuare. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle allegate.

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Laurent Perrier – risultati e analisi di bilancio 2023

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I dati 2023 (marzo 2024) di Laurent Perrier confermano i benefici della “premiumizzazione” nell’attuale fase di contrazione delle spedizioni di Champagne. Nonostante un calo dei volumi del 12% a circa 10 milioni di bottiglie, le vendite sono rimaste stabili grazie ad un potente miglioramento del prezzo-mix. E la combinazione di meno volumi e più prezzo è stata ovviamente molto positiva per i margini, che sono saliti anche nel 2023, toccando il massimo storico (di circa il 35% di margine EBITDA e 32% di margine operativo). La struttura finanziaria vede quest’anno un incremento del capitale investito e del debito dovuto all’aumento del magazzino, il cui rapporto con il debito peraltro continua ad aumentare leggermente anche nel 2023. Le indicazioni sull’evoluzione della gestione sono come sempre fumose e non contengono particolari obiettivi. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle.

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