Constellation Brands


Constellation Brands – risultati terzo trimestre 2009/10

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Il terzo trimestre di Constellation Brands ha evidenziato un andamento in miglioramento delle vendite ma un ulterior deterioramento dei margini, causato dal graduale spostamento verso prodotti a minor prezzo e a un effetto “molla” tra il secondo e il terzo trimestre in USA (causa nuova strategia distributiva). La strategia di Constellation resta incentrata sul taglio del debito attraverso la riduzione degli investimenti e la vendita di marchi di segmento inferiore. Questa strategia nei primi nove mesi fiscali ha condotto a un calo del debito di poco piu’ di 330milioni di dollari (a poco piu’ di 4 miliardi) che si sostanzia in questo modo: 270 milioni vengono dalla vendita di partecipazioni, 250 milioni dall’attivita’ operativa, mentre l’azienda ha assorbito 80 milioni di capitale circolante, 90 milioni per investimenti (che per il secondo anno consecutivo sono al di sotto degli ammortamenti), mentre 10 milioni di dollari sono stati spesi per le stock options per il management. Con questi risultati, che rappresentano il picco stagionale di attivita’, Constellation ha migliorato un pochino le sue attese in termini di generazione di cassa su fine anno e sostanzialmente mantenuto invariate le stime di utili.


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La strategia di Constellation Brands – aggiornamento 2009

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La presentazione del nuovo piano industriale di Constellation Brands e’ un evento chiave nel mondo “corporate” del vino. E’ per questo che gli dedico un post, dove non ci sono numeri da commentare, ma piuttosto scelte strategiche; e anche mi viene da consigliare a tutti di andare sul sito a guardarsi le presentazioni (dalle quali traggo spunti e grafici del post). Constellation Brands ha deciso di cambiare registro: niente piu’ acquisizioni ma crescita organica, un maggiore focus sui marchi chiave, una riorganizzazione generale di tutta l’azienda che si spacca in due pezzi (USA/Canada e internazionale) e una decisione importante in Australia: dal paese non si esce ma si cerca in tutti i modi di rimodellare la struttura dei costi attraverso una fusione con American Vintners. Infine, in USA la distribuzione viene riorganizzata concentrandosi su un distributore per stato e cercando di sfruttare il potere contrattuale (Cbrands e’ il secondo “pagatore” dei distributori americani di alcolici dopo Diageo).


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Constellation Brands – risultati primo semestre 2009

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Constellation Brands ha riportato qualche giorno fa dei risultati piuttosto incoraggianti per il secondo semestre dell’anno fiscale e ha lasciato invariate le attese di utili per fine anno (che invece lo scorso anno aveva costantemente abbassato). Il commento dell’azienda e’ che per quanto lo scenario resti difficile, si intravedono dei segni di stabilizzazione: i principali obiettivi sono di ristabilire una crescita organica positiva e di abbassare il debito (cosa che negli ultimi 2 trimestri non e’ peraltro successa, se non per motivi stagionali). Alcuni dati che si riferivano al segmento vino a livello di margini non saranno da ora in avanti piu’ commentabili, perche’ l’azienda ha deciso di fondere la divisione vino con quella di superalcolici: restano i dettagli dell’andamento a livello di fatturato.


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Constellation Brands – risultati primo trimestre 2009

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Constellation Brands ha finalmente messo a segno un trimester allineato alle attese e per certi versi soddisfacente. Il giudizio e’ ovviamente determinato da un confronto con le aspettative piu’ che dai numeri, che continuano a mostrare un deterioramento. Comunque, il titolo in borsa si e’ ripreso e ora veleggia a cavallo di USD13 rispetto ai minimi toccati a marzo a meno di USD11. Ai prezzi attuali, il valore di borsa di CB e’ nell’ordine di 3 miliardi di dollari (cioe’ circa EUR2150m), cui si aggiungono circa 4.4 miliardi di debiti e dai quali bisogna togliere il valore delle attivita’ nel segmento della birra. Ne esce un valore di impresa di circa 5.1 miliardi di dollari, il che significa un multiplo del fatturato di 1.5-1.6 volte e un multiplo EV/MOL di circa 5.8x sul 2009.


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Cosa dice Constellation sul futuro? Che il mercato resta molto difficile ma che le iniziative di ristrutturazione e taglio costi stanno funzionando. Ha quindi mantenuto l’obiettivo di raggiungere un utile per azione rettificato di $1.6-1.7, cioe’ allineato a quello del 2008/09.

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