
Oggi parliamo di spumanti, in particolare dei dati (tratti da UN Comtrade) relativi alle esportazioni mondiali di questo segmento del vino, in forte e costante crescita negli ultimi anni. Il 2022 ha sancito il definitivo ritorno sulla linea di tendenza storica di crescita. È anche stato aiutato dalla debolezza dell’euro, che aggiunge oltre il 10% al dato originariamente espressi in dollari. Secondo le evidenze delle 89 nazioni che hanno riportato, le esportazioni sono cresciute del 3% in dollari a 9 miliardi e del 16% in euro a 8.6 miliardi, per un volume esportato di 10.5 milioni di ettolitri, +4%. Questo “ritmo” del 4% è anche quello degli ultimi 5 anni, compreso lo sgambetto del Covid, mentre la tendenza alla crescita a valore è più sostenuta, ponendosi a circa il 6% annuo in dollari e all’8% se misurata in Euro. I numeri sono certamente influenzati da flussi “duplicati” visto che trovate nella tabella alcune nazioni che gli spumanti non li producono ma li importano per riesportarli, come l’Olanda o Singapore. Ad ogni modo, se volessimo restringere il campo delle esportazioni ai 4 principali paesi produttori, arriveremmo a 7.8 miliardi di dollari (rispetto al totale di 9 miliardi) e 9.6 milioni di ettolitri, per una crescita annua sui 5 anni del 7% a valore e del 4% a volume. L’andamento dell’Italia è leggermente migliore di quello della Francia (ed entrambe fanno molto meglio della Spagna), ma dal 2022 gli andamenti sono molto simili. Nel resto del post dati e qualche ulteriore commento.