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Esportazioni italiane di vino per regione e tipologia – aggiornamento 2022

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Approfondimento annuale sulle esportazioni italiane di vino per tipologia e in base all’origine delle aziende esportatrici. Beh, dietro un 2022 apparentemente molto positivo si nascondono alcune tendenze interessanti, tra cui forse la principale è che nel segmento dei vini in bottiglia è stato un anno di forte crescita per i vini da tavola (+34%) e IGT (+8%), mentre i vini DOP sono rimasti stabili, pur rappresentando oltre la metà del totale. Nel poco dettaglio fornito dalle tabelle esportative si può comunque rintracciare l’ottimo anno per i vini piemontesi rossi e un calo importante dei vini DOP bianchi (-10%) un po’ difficile da spiegare date le ultime tendenze. Ad ogni modo, se invece ci spostiamo sulla seconda statistica che affrontiamo nel post, ossia le esportazioni per origine regionale delle aziende (stavolta applicata al totale esportato), troviamo Veneto e Friuli-Venezia-Giulia di nuovo in cima alla classifica, grazie al Prosecco, insieme alla Sicilia che negli ultimi anni sta crescendo ben oltre la media. Passiamo all’analisi dei dati, che trovate anche caricati nella sezione Solonumeri.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento gennaio 2023

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Buongiorno, oggi per chi ha voglia di leggere un po’ ho deciso di far commentare qualche tabella delle esportazioni italiane di gennaio a ChatGPT, giusto per farvi vedere quale tipo di risultato si può ottenere (in questo caso si tratta di ChatGPT montato sul motore Bing, che funziona in Italia). È un puro esercizio di “test” per capire dove stiamo andando a finire. Tornando a noi (e qui vi assicuro che sono io a scrivere!), le esportazioni di gennaio sono veramente poco significative per entità dei numeri nel contesto dell’anno, e in questo caso anche per quello che ci dicono i dati, ossia un valore stabile a 475 milioni di euro e di un calo del 4% del volume esportato, il che significa un incremento del prezzo medio di esportazione del 4.4% a 3.51 euro al litro. Stabili gli USA, cresce la Germania, giù Regno Unito (terzo mese consecutivo) e Canada (quarto mese consecutivo). Bene, ci sono tante tabelle, ma se siete curiosi di leggere che cosa vi avrebbe scritto ChatGPT (e non Marco Baccaglio), proseguite nella lettura!

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Italia – esportazioni vino spumante – aggiornamento 2022

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Le esportazioni di spumante italiano hanno chiuso il 2022 con un rallentamento in dicembre (stabile), che però non ha alterato il quadro estremamente positivo: +19% per un valore di 2.17 miliardi di euro, con tutte le categorie in crescita. I volumi esportati sono cresciuti invece del 5% e raggiungono quota 5.2 milioni di ettolitri. Questi numeri si confrontano con un export totale italiano di vino di 7.9 miliardi di euro e 22 milioni di ettolitri e rappresentano quindi rispettivamente il 28% e 24% del valore e volume totale esportato. Il Prosecco resta ovviamente il prodotto chiave, con un peso del 74% del totale della categoria in valore e del 72% del volume. L’Asti spumante è invece l’8% del totale, gli altri spumanti DOP il 5% e tutto il resto il 15% circa. Come abbiamo già avuto modo di dire numerose volte, sorprendentemente la Russia cresce nel 2022 del 28% e con 91 milioni di euro di esportazioni rappresenta il 4.2% del totale esportato e il sesto mercato per l’Italia. Passiamo a una breve analisi dei dati, ricordandovi che le tabelle riassuntive sono anche disponibili nella sezione Solonumeri.

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Italia – esportazioni di vino – aggiornamento 2022

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Così come leggeremo per la Francia tra qualche giorno, anche le esportazioni italiane di vino hanno chiuso l’anno in deciso rallentamento, complice l’indebolimento delle principali economie mondiali, il leggero rafforzamento dell’euro che ha reso meno competitivo il nostro prodotto in alcuni mercati e, da non sottovalutare, la significativa base di comparazione. L’andamento mensile lo vedete dal grafico qui sopra: dopo un periodo di 9 mesi caratterizzato da una crescita a doppia cifra, ottobre-novembre-dicembre hanno chiuso a +4%/+5%/+1%. I francesi hanno fatto un pochino meglio ma non troppo (+11%/+4%/+2%), nella medesima direzione.

La chiusura d’anno dice quindi +10% a 7.87 miliardi di euro, di cui +7% per i vini fermi (5.7 miliardi di euro) e +19% per i vini spumanti, +19%. Se confrontati con i dati pre-covid, le esportazioni italiane di vino sono cresciute del 17% nel segmento dei vini fermi e del 37% in quello dei vini spumanti per un totale di +22.3%. Se dividiamo questo numero per 3 anni arriviamo al 7% quindi sostanzialmente si può dire che il Covid è pienamente riassorbito. I francesi sul triennio hanno fatto +25%, quindi leggermente meglio di noi ma veramente di poco.

In questo post un po’ riassuntivo trovate alcuni grafici e tabelle “generali” che fanno il punto sull’anno e che trovate (le tabelle) aggiornate nella sezione dedicata di Solonumeri. L’analisi prosegue nel resto del post.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento novembre 2022

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Le esportazioni di vino italiane perdono un po’ di velocità in novembre (+5%) ma mantengono il passo dell’11% circa di crescita. Il principale segnale positivo nei dati che presentiamo oggi è l’andamento dei vini spumanti: novembre è usualmente il secondo mese più importante dell’anno per la categoria e quest’anno novembre è stato marginalmente sopra ottobre (227 milioni contro 220), il che è un buon segno. Di veri e propri segnali negativi se ne vedono pochi. Se volessimo trovarli, dovremmo analizzare in dettaglio la stabilizzazione delle esportazioni di vini fermi in bottiglia, che da un paio di mesi a questa parte sono stabili. È molto difficile dire quanto sia dovuto a un vero e proprio rallentamento (Svezia, Danimarca, Canada e in parte Regno Unito hanno avuto un mese così così) o si tratti di una base di comparazione particolarmente elevata a questo punto dell’anno.

Certamente ci avviamo a chiudere il 2022 con un export in crescita dell’11% circa, un dato molto simile a quello delle esportazioni francesi (i primi dati, che non abbiamo ancora in modo dettagliato, dicono +11%) dopo un primo semestre in cui i francesi andavano molto meglio di noi. I francesi sono stati “colpiti” sul finire dell’anno dal tappo alle esportazioni di Champagne (essenzialmente i volumi non possono crescere più del livello a cui sono arrivati, leggete il post su Laurent Perrier tra qualche giorno) e dobbiamo immaginare dal forte rallentamento in Cina dovuto al Covid sul finire del 2022. Possiamo invece già dire che il nostro export sia andato molto meglio di quello spagnolo, che a fine novembre veleggiava intorno al +3%.

Passiamo a una breve analisi dei dati, dopo questa lunga introduzione.

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