Italia


Esportazioni di vino Italia – aggiornamento ottobre 2024

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I dati di ottobre sono un raggio di sole in un periodo pieno di nuvole per il settore del vino, che ha incominciato il 2025 discutendo delle possibili nuove norme americane sulle etichettature, delle conseguenze dell’inasprimento delle pene per l’abuso di alcol alla guida, tutti aspetti che potrebbero accelerare la tendenza calante del consumo di alcol.

Le nostre esportazioni intanto crescono del 7% in ottobre, un mese importante e sostenuto da un peso stagionalmente sopra la norma degli spumanti, che sono cresciuti dell’11%. Il buon andamento e l’importanza “stagionale” di questo ottobre 2024 lo fanno il mese con le esportazioni più alte di sempre (837 milioni). Allargando lo sguardo al periodo “ultimi 12 mesi”, dove le nostre esportazioni crescono del 4%, penso sia interessante guardare il grafico sopra che vi dice da dove viene il miglioramento: USA, Canada e resto del mondo, intendendo per questo tutti i paesi secondari.

Bene passiamo a un’analisi più dettagliata nel resto del post con tutte le tabelle di dettaglio.

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Le superfici vitate bio nel mondo – dati 2022 FiBL & IFOAM

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Dati in formato testo disponibili nella sezione Solonumeri.

È tempo di aggiornare i dati sulla viticoltura biologica nel mondo, che secondo il rapporto FiBL & IFOAM ha raggiunto i 562mila ettari nel 2021 (+10%, ivi comprese le aree in conversione), con una decisa accelerazione rispetto al 2021, quando invece si era registrato un dato stabile. Considerando il graduale calo della superficie vitata mondiale, il rapporto tra superficie bio e superficie totale sale all’8.3% dal 7.5% dell’anno precedente.

La seconda notizia che traiamo dal rapporto è che per la prima volta la superficie bio francese supera quella spagnola (157mila ettari contro 150mila) e diventa la prima nazione del mondo in questa categoria.

L’Italia nel rapporto viene accreditata di 128mila ettari. Dai dati del SINAB che analizziamo ogni anno sappiamo che questo dato è in realtà riferito al 2021 e non al 2022, anche se si tratta di una grandezza piuttosto accurata, visto che nel 2022 erano cresciuti soltanto marginalmente a 135mila ettari (e a 135mila erano rimasti anche per l’anno successivo).

Passiamo a una breve analisi dei dati, con la tabella riassuntiva (anche nella sezione Solonumeri) e i grafici.

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La classifica dei grandi marchi di vino nel mondo Liv-Ex – aggiornamento 2024

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Dati in formato testo disponibili nella sezione Solonumeri.

La classifica dei marchi del vino “top 100” redatta da Liv-Ex presenta diverse sorprese nella sua edizione 2024, anzi forse meglio dire una specie di rivoluzione. La vetta della classifica è conquistata da un vino non francese per la prima volta da quando la guardo (2010), ossia Vega Sicilia, con due marchi italiani, Gaja e San Guido-Sassicaia, al secondo e terzo posto. La seconda cosa importante da dire è che emergono i vini italiani, che negli anni recenti erano stati 13-14 (con un picco di 17 nel 2020) e che nel 2024 sono ben 22. Anche la Spagna, di solito presente con 1-2 vini, passa a 3 referenze. La terza cosa è da notare è che i prezzi di questi vini stanno scendendo, media aritmetica del 6%, più elevata per i vini francesi (in calo tra il 6% e il 9%) e meno elevata per quelli italiani per esempio (-3%), con addirittura i vini spagnoli che crescono del 4%.

Prima di addentrarci ulteriormente nei numeri (e ci sarà un secondo post specificatamente dedicato ai vini italiani), una considerazione personale. Quando ho guardato alla nuova classifica ho pensato: “finalmente una classifica di vini da bere”. Ho già bevuto (e qualche volta comprato) Vega Sicilia, Sassicaia, un Barbaresco di Gaja, un borgogna di Drouhin e via dicendo. Se guardo alla classifica di qualche anno fa era capitanata da marchi inarrivabili, con prezzi per cassa superiori alle 10mila sterline. La media dei top-10 del 2024 è 3355 sterline per 12  bottiglie ovvero 330 euro per bottiglia, tanto ma non impossibile, quella del 2023 era 373 a bottiglia ma nel 2022 era a 1400.

Bene, fatte queste considerazioni passiamo a un’analisi più approfondita della classifica, che come sapete tiene anche conto del peso di questi marchi sul monte di transazioni che Liv-Ex fa (e che qui non abbiamo incluso nella base dati), oltre alla performance e al prezzo. Continua a leggere »

Esportazioni di spumanti Italia – aggiornamento settembre 2024

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Le esportazioni italiane di spumante giungono nel periodo critico dell’anno con una buona velocità di crociera, +7/8%, come sempre trainate dal Prosecco che cresce dell’11% circa (sia sui 9 mesi che sugli ultimi 12 mesi) parzialmente compensato da un Asti stabile, dagli altri spumanti DOP ancora in calo (ma con qualche segnale di risveglio) e da un +5% per tutti gli altri prodotti della categoria. L’andamento è particolarmente incoraggiante se confrontato con lo Champagne, in calo nel medesimo periodo del 13% circa, ma anche degli spumanti spagnoli, in crescita di un più modesto 4%, sempre nei primi 9 mesi dell’anno.

Le geografie che stanno supportando questa performance sono gli USA, in crescita del 15% nei 9 mesi e ormai di gran lunga il principale mercato (23-24% del totale) e la Russia che pur rappresentando soltanto il 5% del totale è nel corso del 2024 in crescita di oltre il 60%.

Tutte le tabelle e ulteriori grafici nel resto del post.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento settembre 2024

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Come avrete già letto, settembre è stato un ottimo mese per le esportazioni di vino italiano, con un incremento del 13% sull’anno precedente, quando però a loro volta le esportazioni erano calate del 10%. A loro volta le esportazioni erano poi cresciute lo scorso anno dell’8% in ottobre il che porrà un confronto difficile. Ad ogni modo, l’Italia “mette via” un incremento del 5% sui 9 mesi che visto quanto succede in Francia è un risultato piuttosto positivo. Sull’arco dei 12 mesi siamo saliti sopra la soglia psicologia degli 8 miliardi di euro, succede per la prima volta nella storia delle nostre esportazioni.

La seconda buona notizia è che comincia a vedersi un “effetto prezzo”, 7% in settembre, 3% sui primi 9 mesi dell’anno: sarà gioco forza da questa componente che dovremo cercare di crescere nei prossimi mesi (e anni). Il mercato nordamericano è particolarmente vivace per il nostro vino (USA +13% e Canada +100%) anche se come dicevo sopra la base di comparazione era facile (-15/20% per entrambi). Da notare che anche sull’arco di 12 mesi il Canada ha superato la Svizzera ed è diventato il quarto mercato per esportazioni. Come al solito con la cadenza trimestrale analizzeremo poi le esportazioni di spumante, che procedono sempre ad un passo un po’ più spedito di quelle di vino fermo. Ulteriori grafici e tutte le tabelle nel resto del post.

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