Mezzacorona


Nosio – risultati e bilancio 2015/16

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Leggere i dati 2015/16 di Nosio è particolarmente complicato, dato che la cooperativa ha deciso di chiudere il bilancio al 31 luglio invece che al 31 agosto, per adeguarsi alla chiusura della capogruppo Mezzacorona. Tutti sappiamo che Agosto, il mese mancante al bilancio che analizziamo, non è propriamente un mese critico. Detto questo i dati e i grafici che vedete, fatti sulla base dei dati riportati, sono dell’8% circa inferiori a quelli che sarebbero stati se Agosto fosse stato incluso, almeno per quanto riguarda il fatturato della cooperativa. Anche usando questo filtro, comunque, non giungiamo a delle conclusioni particolarmente positive sui dati 2015/2016. Il fatturato sarebbe cresciute solo dell’1%, mentre tutti gli indicatori operativi mostrano dei cali tra il 10 e l’11%: difficilmente agosto avrebbe portato i dati in positivo. La struttura finanziaria invece continua a migliorare, con un debito di 47 milioni a fine anno, contro 49 dello scorso anno, dopo aver pagato 2.4 milioni di euro agli azionisti. Ne risulta una generazione di cassa di circa di poco meno di 5 milioni, per un’azienda che in base alle transazioni tra gli azionisti ha un valore del capitale proprio di poco meno di 100 milioni di euro, quindi il 20% in più di quello iscritto a bilancio. Ma andiamo a leggere qualche dato insieme.

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Mezzacorona – risultati e bilancio 2014/15

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A valle dei dati che abbiamo commentato su Nosio analizziamo anche il bilancio di Mezzacorona. Ricordo a chi legge che questo è un bilancio consolidato, che include Nosio e anche le sue partecipate (che invece in Nosio non sono consolidate) e che non è soltanto vino ma ci sono anche le mele. Bene, tra le cooperative Mezzacorona ha senza dubbio mostrato un piccolo ma costante incremento delle vendite negli ultimi anni, e così è stato anche per il suo patrimonio. Il gioco degli anticipi/ritardi vendemmiali ha determinato un forte calo della remunerazione dei prodotti dei soci nel 2014/15 (da 57 a 44 milioni di euro), cui però non corrisponde un sostanziale cambiamento delle quantità di uve conferite alla cooperativa. Il tema della debolezza nei mercati europei già commentato con Nosio si ripropone, mentre invece a differenza di Nosio, le vendite domestiche calano del 3%. Anzi, a voler approfondire l’analisi si potrebbe dire che le vendite di Mezzacorona escluso Nosio (che ne rappresenta poco meno della metà) sarebbero calate del 10%. Le previsioni 2015 sembrano invece improntate all’ottimismo, anche e soprattutto grazie a un apporto di uve  ben superiore a quello dell’annata precedente. Ma procediamo con un’analisi dei dati principali.

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Nosio – bilancio 2014/15

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Nosio ha chiuso il bilancio 2015 (agosto) con un buon andamento, soprattutto per quanto riguarda i margini e la generazione di cassa. Il braccio commerciale e produttivo di Mezzacorona ha ormai un debito di meno di 50 milioni di euro, che si confronta con un valore di carico delle partecipazioni nelle commerciali estere e nella tenuta siciliana di egual valore. In altre parole, l’attività non ha debiti. Le vendite veleggiano poco sopra i 100 milioni di euro (con un calo in Europa, compensato dagli altri mercati, e con la graduale uscita dal segmento dei vini sfusi) e il valore delle azioni scambiate tra i soci non è cresciuto in modo significativo rispetto all’anno scorso. Moltiplicato per il numero delle azioni determina un valore di 97 milioni di euro per il capitale azionario di Nosio, quasi medesimo del 2014, anche se gli azionisti hanno potuto incassare un dividendo di 2.3 milioni di euro, pari al 2.5% del valore delle azioni secondo gli scambi effettuati tra gli azionisti nel corso dell’anno. Andiamo a leggere qualche numero insieme.

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Mezzacorona – risultati e bilancio 2013/14

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I dati 2013/2014 di Mezzacorona ricalcano quelli prodotti da Nosio, analizzati qui la settimana scorsa, con la facilitazione di poter leggere i dati consolidati e di non dover dunque spiegare variazioni nell’area di consolidamento. L’incremento delle vendite del 5% riflette in maniera coerente la performance commerciale della cooperativa. Ricordandovi appunto che è una cooperativa e che quindi non ha nel suo obiettivo l’utile di bilancio ma la remunerazione dei soci, possiamo dire che l’annata è stata positiva per il gruppo perchè è riuscita a mantenere invariata la quota di remunerazione dei soci a 95 euro per quintale per 349mila quintali per quanto riguarda la capogruppo. Si tratta di un valore record in assoluto e stabile in termini unitari, in un momento in cui i prezzi delle uve si sono però contratti: si può dunque dire che la cooperativa offre ai soci una stabilità degli introiti del loro lavoro nel tempo, annullando le fluttuazioni del mercato.

Dall’altro lato, nel 2014 si prevedono volumi molto più bassi. Per la capogruppo le uve conferite sono calate del 20%, per la Cantina di Ala del 15% e in Sicilia del 12%. Sarà dunque sfidante mantenere i livelli di vendite raggiunti nel 2013/14, anche se nella relazione gli amministatori si dichiarano confidenti di riuscire ad aumentare i prezzi di vendita (non da ultimo per l’effetto del super dollaro).

Analizziamo i principali dati insieme.

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Nosio – bilancio 2013/14

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Nel 2013/14 Nosio ha rimesso in ordine le proprie attività, trasferendo in una controllata le attività di produzione di vino sfuso in Sicilia. Ciò ha determinato una serie di effetti sui conti aziendali, che vanno spiegati, dato che Nosio non redige un bilancio consolidato. Rimettendo a posto i numeri l’anno è in crescita del 3% circa in termini di vendite (rispetto al -6% mostrato dai dati di bilancio), con utili presumibilmente in altrettanta leggera crescita. La struttura finanziaria mostra un ulteriore leggero miglioramento, ma soprattutto quello che succede è che avendo trasferito le attività in una partecipazione finanziaria, ne emerge il valore a bilancio di circa 30 milioni, il che porta il valore delle partecipazioni totali a 49 milioni. Con un debito di 51 milioni, se i valori di bilancio sono “corretti” rispetto ai valori di mercato, si può ben dire che Nosio è un’azienda senza debiti…

Infine, come sempre, abbiamo una indicazione indiretta della valorizzazione di Nosio dagli scambi azionari intercorsi tra i soci, pari a 321 euro per azione, il che pongono la valutazione azionaria di Nosio a poco meno di 100 milioni di euro.

Analizziamo insieme i principali dati economici.

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