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I dati 2018 sulle superfici vitate biologiche riportati dal SINAB mostrano ormai per il secondo anno consecutivo una situazione di quasi stabilità, con un graduale incremento della superficie certificate (74mila ettari da 71mila dello scorso anno), ma un calo di quelle in fase di certificazione (da 35mila ettari a 32mila). La medaglia ha due facce anche da un punto di vista geografico: la Sicilia anche nel 2018 ha perso ettari biologici, mentre sono in forte progresso i dati di Veneto, Toscana, Campania, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Liguria, tutte con incrementi superiori al 10%. Le regioni con la maggior penetrazioni delle superfici biologiche sul totale sono la Calabria e la Basilicata, vicine al 50%), mentre nel caso della Sicilia, che resta la regione con la superfice più estesa in valore assoluto, la quota è scesa dal 33% al 29%. Passiamo ai dati in dettaglio.