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Dopo aver analizzato le stime degli organi ufficiali di Francia e Italia, analizziamo quello che Assoenologi ha pubblicato il 1 Settembre. Si parla di uno scenario molto peggiore rispetto a quello emesso a fine agosto da ISMEA-UIV (-5% a 47m/hl). Secondo l’associazione, la vendemmia italiana sara’ di circa 43m/hl, cioe’ il 13% in meno rispetto ai 49.6m/hl dello scorso anno e addirittura sotto i 44-45m/hl delle annata 2002 e 2003. . Peraltro, l’accento sulla buona qualita’ rende il quadro meno negativo. Perche’ questa stima appare piu’ sensata rispetto a quella di ISMEA? (1) e’ fatta un mese dopo; (2) e’ giustificata da una stima puntuale regione per regione, come hanno fatto i francesi ad agosto. Conclusioni? Non ho esperienza riguardo alla bonta’ di queste stime, ma se cosi’ fosse potremmo dire che anche quest’anno (come nel 2002 e 2003) il mondo del vino italiano non sara’ afflitto dal solito problema di sovrapproduzione…

After the analysis of wine production expectations for 2007 issued at the beginning of August by the Italian ISMEA-UIV and the French statistica office, we now review the forecast for Italian wine production just issued by the local enologists association Assoenology. They expect a very bad year in terms of quantity and a very good one in terms of quality. Production is expected at 43m/hl, -13% vs. 2006 and -13% vs. the average production of the last 7 years. Basically, Assoenologi expects a production even below the 2002-2003 level of 44m/hl. Why this forecast is better than the previous one: (1) first it has been done one month later; (2) second, it details region by region the precise forecast of the expected production. Conclusion? I have no idea of the estimation skill of these entities, but if Assoenologi is right, we might say that Italian wine business will not be in overproduction for this year.

Ma cosa ci si attende dalle varie regioni rispetto allo scorso anno? Vendemmia pessima in due grandi produttori come Puglia (-20%) e soprattutto Sicilia (-30%), meglio invece della media nazionale Veneto (-5%) ed Emilia Romagna (-5%). Regioni con le performance migliori: sicuramente il Friuli Venezia Giulia, con un +10%, poi una vendemmia stabile in Sardegna e Trentino Alto Adige. Oltre a Emilia Romagna e Veneto sono viste meglio della media italiana con un -10% stimato largo circa Campania, Lazio, Piemonte, Toscana e Lombardia.
Expectations by region. A very bad production is expected in two big regions such as Apulia (-20%) and Sicily (-30%). Better than the average should be Emilia Romagna and Veneto (-5% for both). Regions with a better performance vs. the average should be Friuli Venezia Giulia with a +10%, Sardinia (stable), Trentino Alto Adige (stable). In addition to Emilia Romagna and Veneto, slightly better than national average should also be Campania, Lazio, Piedmont, Tuscany and Lombardia, all with a -10%.

Passiamo invece a considerare questa stima contro una media storica 2000-2006, che puo’ rendere piu’ l’idea di come sara’ questa vendemmia, anche se nella nostra media ci sono due annate cattive come il 2002 e il 2003. Guardando questo grafico l’idea e’ che nonostante il declino sia sempre del 13% a livello nazionale, alcune regioni ne escono meglio come la Toscana +3% (contro -10% sull’anno), il Piemonte 0% (vs. -10%) o in Emilia Romagna (-1% rispetto a -5% del 2007 su 2006). In Friuli Venezia Giulia invece sembra che sia stata cattiva la scorsa annata, piu’ che buona questa del 2007, che sta allineata alla media storica. Chi va peggio rispetto alla media storica e’ il Veneto (-13% rispetto a -5%) e la Lombardia (-14% rispetto a -10%). Ma anche il Lazio (-24% rispetto a -10%) e le Marche (-28% rispetto a -15%) sembrano mostrare una vendemmia ben al di sotto delle medie storiche. Puglia e Sicilia invece mostrano una variazione molto simile a quella annua.

Moving the a more significant comparison with the average production of 2000-2006 (which also embeds 2 bad years such as 2002 and 2003), we note that the decline of 13% is the same than the yearly comparison, although some notable differences for the key regions are present. Tuscany (+3% vs. the historical average vs. -10% for the yearly comparison), Piedmont (0% vs. -10%) or Emilia Romagna (-1% vs. -5%) would not be so bad. In Friuli Venezia Giulia, instead, the grape crush would not be so good as the first graph was showing. A more negative scenario than the one depicted by the yearly change is instead in Veneto (-13% vs. -5%), Lombardy (-14% vs. -10%), Lazio (-24% vs. -10%) and Marche (-27% vs. -15%). Apulia and Sicily are instead in a very similar position and trend in both comparisons.

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