Toscana: produzione di vini DOC-DOCG 2004-06

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Fonte: Federdoc, ISTAT
Continuiamo a guardare I numeri delle DOC e DOCG Italiane con la Toscana, che rappresenta la terza regione italiana per volumi. La Toscana ha avuto una produzione molto stabile tra il 2004 e il 2006, sempre intorno ai 1.6m/hl su 33468ha. Di questi, circa la meta’ sono rappresentati dal Chianti. Se aggiungiamo il Chianti classico, arriviamo al 66% del totale. Il Brunello e il Morellino sono invece la terza e la quarta denominazione, entrambe pero’ con meno di 100k/hl di produzione annua. Le rimanenti 38 denominazioni coprono circa il 26% delle superfici.


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Come vedete la produzione totale e’ rimasta stabile sui 3 anni, mentre tra il 2005 e il 2006 la denominazione Chianti ha perso il 7.7% della produzione da 881k/hl a 813k/hl, parzialmente compensato da un incremento del 6% della denominazione Chianti Classico. Il Morellino di Scansano e’ andato molto bene, con un aumento della produzione a 89k/hl. Ci sono poi una serie di denominazioni in forte crescita nel 2006: il Bianco di Pitigliano da 15 a 22k/hl, il Carmignano da 3.5k a 4.9k/hl, la DOC Cortona, da 5.8 a 7.3k/hl, Pomino che raddoppia da 2 a 4k/hl, Sovana che passa da 7k a 13k/hl e le DOC Valdichiana e Vin Santo del Chianti che raddoppiano entrambe.

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Le denominazioni con dei cali significativi della produzione nel 2006 sono state il Barco reale di Carmignano, l’Ansonica Costa dell’Argentario, il Bianco dell’Empolese e il Bianco Pisano di San Torpe’.


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Passiamo in dettagli sulla produzione di Montalcino e Montepulciano. Nel caso di Montalcino, la produzione e’ scesa da 116k a 110k/hl. Piu’ in dettaglio, potete notare che il calo e’ sostanzialmente attribuibile al Brunello, mentre cresce la produzione del Rosso di Montalcino e del Sant’Antimo.

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Nel caso di Montepulciano, come vedete il Rosso e’ piu’ importante di quanto sia a Montalcino, in quanto rappresenta il 26% della produzione rispetto al 10%. Nel caso di Montepulciano, pero’, la produzione di Nobile e’ stata in leggera crescita e ha consentito di compensare il leggero calo del Rosso.

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We continue to look at numbers of DOC and DOCG with Tuscany, which is the third Italian region for volumes produced. Tuscany had a very stable production between 2004 and 2006, at around 1.6m/hl on 33468ha. Of these, around half are represented by Chianti. If we add Chianti Classico, we reach 66% of the total. Brunello and Morellino rank third and fourth, but both with less than 100k/hl annual production. The remaining 38 names account for around 26% of hectares.
As you can see the total production was stable over the last 3 years, while between 2005 and 2006 Chianti lost 7.7% of production from 881k/hl to 813k/hl, partially offset by an increase of 6% of Chianti Classico. Morellino di Scansano performed very well, with an increase of production at 89k/hl. There are also a number of denominations showing strong growth in 2006: Bianco di Pitigliano from 15 to 22k/hl, Carmignano from 3.5ka 4.9k/hl, the DOC Cortona, from 5.8 to 7.3k/hl, Pomino doubling from 2 to 4k/hl, Sovana passing from 7k to 13k/hl and DOC Valdichiana and Vin Santo del Chianti which doubled both.
The names with significant decreases in production in 2006 were the Barco Reale di Carmignano, Ansonica Costa dell’Argentario, Bianco dell’Empolese e il Bianco Pisano of San Torpe’.
We give now more detail on the production of Montalcino and Montepulciano areas. In the case of Montalcino, production dropped from 116k to 110k/hl. As you can see the decrease was mainly due to Brunello, while both Rosso di Montalcino and Sant’Antimo increased their produciton.
In the case of Montepulciano, the Rosso denomination is more important than in Montalcino, accounting for 26% of production compared to 10%. In the case of Montepulciano, the production of the top wine Nobile showed a slight growth which helped to offset the slight decline in the basic Rosso.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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