Dedichiamo il post di oggi al primo di due pezzi sulla Germania, con il contributo del Deutsches Weininstitut che pubblica il suo annuario sul vino tedesco. Oggi guardiamo ai dati industriali del settore, produzione e superfici, la settimana prossima ci dedichiamo ai trend di mercato. La vendemmia 2011 in Germania è ritornata su un livello più in linea con il trend storico, rispetto a un poverissimo 2010. La struttura del vigneto tedesco continua a evolversi lentamente verso i vini bianchi e resta sostanzialmente stabile intorno a 100mila ettari. Non si vedono certamente i cali di superfici vitata che la Spagna, l’Italia e in minor misura la Francia stanno vivendo. Passiamo ai numeri.
- La produzione 2011 è stata di 9.1 milioni di ettolitri, in crescita del 32% sul 2010, ma esattamente allineata alla media storica della nazione. I vini bianchi sono stati 5.4 milioni di ettolitri, i vini rossi in 3.7 milioni di ettolitri (vi faccio notare che trattasi di stime e non di dati calcolati).
- La categoria critica dei Qualitätswein si mostra essere ancora una volta la meno volatile a 6.1 milioni di ettolitri di produzione totale, anche in questo caso allineata alla media storica e con un incremento del 18%. Sono invece più volatili sia i Prädikatswein che rimbalzano a 2.7 milioni di ettolitri da una produzione di 1.6 dello scorso anno (e in questo caso sono del 4% circa sopra la media storica di produzione nella nazione).
- Passando alla struttura del vigneto tedesco, impossibile non notare la grande stabilità dei numeri. Poco meno di 100mila ettari in produzione, poco più di 100mila ettari totali. Esistono alcuni trend all’interno di questi grandi numeri.
- Per prima cosa, continua la crescita dei vini bianchi. Sarebbe il caso di chiamarla recupero, partito nel 2005, quando la superficie vitata scese a 62500 ettari, il 63% del totale, dopo essere stata l’85% del totale negli anni 70. Nel 2011 i vitigni bianchi sono il 64% della superficie con 64mila ettari.
- All’interno di questi dati, guardiamo i vitigni: il Riesling cresce di poco a 22600 ettari, mentre il Muller-Thurgau riprende il suo trend discendente passando da 13554 a 13374 ettari. Questi due vitigni sono oggi il 22.2% e il 13.1% della superficie vitata tedesca. Più sotto nella classifica non si può non notare l’incremento del Pinot Grigio e del Pinot Bianco che passano combinati da 8800 ettari a 9100 ettari, rappresentando insieme il 9% del vigneto tedesco (8.6% nel 2010 e 5% nel 2000). Cresce anche lo Chardonnay ma da basi molto basse (1.4% del vigneto nel 2011). Tra i vitigni rossi si parla di nuovo di Pinot, il Pinot Nero, che passa da 11300 a 11700 ettari di superficie totale e l’11.5% di superficie in produzione.
- Terminiamo con le regioni produttive. Lascio ai post degli anni precedenti le torte con la suddivisione per commentare le variazioni delle superfici. Esistono chiaramente 3 regioni dove la superficie cala: Baden, Württemberg e Mosel-Saar-Ruwer. Insieme fanno circa 36mila ettari, ne hanno persi 500 nel 2011. Esistono poi le due grandi regioni del vino, Rheinhessen e Pfalz (50mila ettari insieme), dove la superficie è in leggerissima crescita annua (+74 ettari insieme nel 2011). Questo è il “grande quadro” della situazione. La regione del Reno, Rheingau (la menziono sia per la qualità dei prodotti che del paesaggio!), con 3134 ettari cresce di 9 ettari, seguendo un percorso molto costante di leggerissima crescita.