Il costo di conduzione della vigna e potenziale riduzione – studio camera agricola di Bordeaux

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La camera agricola di Bordeaux ha pubblicato un anno fa uno studio interessante sui costi della viticoltura e sulla loro potenziale riduzione adottando dei modelli di “condivisione” di alcuni macchinari tra aziende. Il rapporto è molto tecnico, tanto da non consentirmi di entrare molto nel dettaglio. Quello che mi piacerebbe passasse oggi è questo concetto. Oltre al costo di produzione del vino a partire da quando l’uva arriva in cantina a quando giunge sul nostro tavolo, vanno considerati dei costi agricoli relativi al trattamento della vite e alla raccolta dell’uva. Secondo questo rapporto, i costi calcolati su una superficie facilmente coltivabile come Bordeaux e per una tenuta di 25 ettari (quindi grande per i nostri standard) ammontano a poco meno di 4000 euro per ettaro all’anno, che possono scendere a poco meno di 3000 se i suggerimenti dello studio (mettersi insieme per comprare costosi macchinari che fanno risparmiare) vengono messi in pratica. Dividendo questi numeri per un livello di produzione standard di circa 50 ettolitri per ettari, giungiamo a un costo delle operazioni prettamente agricole per litro di vino prodotto che varia tra 0.60 centesimi e 0.80 centesimi, con un potenziale risparmio nella simulazione di circa il 25%, che si tradurrebbe in 15-20 centesimi al litro di vino. Andiamo ad analizzare i numeri in particolare.

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  • Il costo totale di conduzione di un ettaro di vigna per un anno in una tenuta “facile” dal punto di vista del territorio è stato calcolato dallo studio in 3931 euro, che diventano quasi 4500 ove si volesse adottare un approccio biologico (il che richiede meno chimica ma molte più lavorazioni).
  • Come potete vedere dai due grafici allegati, la fase invernale è prettamente focalizzata sulla manodopera e rappresenta circa il 40% del costo totale di conduzione del vigneto, mentre la fase estiva è quella più dispendiosa in quanto include tutti i trattamenti della vite. Rappresenta circa il 50% dei costi totali annui. Infatti, i costi in questa fase si concentrano nell’approvvigionamento dei prodotti che vanno utilizzati nel vigneto e nelle attrezzature che vengono utilizzate in relazione a questo.
  • Infine, la vendemmia (qui considerata come un’operazione fatta fare a una impresa esterna) rappresenta una quota relativamente poco significativa del costo agricolo, circa il 10% del totale.
  • Se giriamo la frittata dal punto di vista di quali costi vengono sostenuti, il 48% circa viene dalla manodopera, il 30% dall’acquisto di prodotti  consumabili e il 22% dal noleggio/utilizzo di impianti.
  • Il suggerimento dello studio è relativo a una serie di operazioni di meccanizzazione di alcune fasi, di ricorso a fornitori esterni, all’unione con altri produttori per poter accedere a migliori tecnologie e al controllo dei costi standard di alcune procedure per trovare spazi di ottimizzazione.
  • Secondo lo studio, il costo di questa tenuta potrebbe scendere dai 3931 euro per ettaro all’anno a circa 2800, cioè una riduzione del 26%. E’ vero che questi costi probabilmente non sono quelli che determinano la sopravvivenza di un’azienda sul mercato ma sono comunque rilevanti. Di questi 1100 euro, circa 600 verrebbero dall’ottimizzazione degli acquisti e 500 euro dai costi della manodopera, che sarebbe sostituita dal maggiore utilizzo di macchinari, che in questa simulazione si mantengono stabili nelle due ipotesi.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “Il costo di conduzione della vigna e potenziale riduzione – studio camera agricola di Bordeaux”

  • Francesco

    Ok,
    utile confronto,
    tuttavia la metrica corretta da utilizzare sono le ore/uomo per ettaro; per ovvie ragioni legate alla distorsione contributiva; numero di ore per giornata lavorativa contrattualizzate ed altre variabili endogene all’impresa specifica.

    q.li di carburante e costo dei prodotti fitosanitari.

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