Le esportazioni di spumante per l’Italia hanno raggiunto 1.8 miliardi di euro nel 2021, il 23% in più del 2020 e il 15% in più del 2019. È un dato “trascina” il resto delle esportazioni italiane, cresciute del 12.6% sul 2019. Il principale driver di crescita resta il Prosecco, che di questi 1.8 miliardi ne rappresenta 1.3, e che si ritrova a +30% sul 2020 e +25% sul 2019.
Il 2022 non sarà un anno facile. L’esposizione alla Russia e all’Ucraina del nostro spumante è ampiamente sopra la media del mercato (ossia Francia e Spagna). Secondo i dati di UN Comtrade del 2019, le importazioni di spumanti italiani nel 2019 in questi due mercati sono state 143 milioni di dollari, contro i 66 milioni di dollari della Francia e i 21 milioni della Spagna. Nei dati che commentiamo oggi, questi due mercati hanno importato per 90 milioni di euro, il 5% del totale, suddiviso tra il 4% del Prosecco e ben il 18% dell’Asti (senza considerare possibili ricadute sulla Lettonia per esempio, che aggiungerebbe un altro 7% al conto totale).
Tornando ai nostri numeri e alle tabelle che poi trovate riassunte nella sezione Solonumeri, c’è un solo neo, quello del mercato inglese, che è ancora circa il 10% sotto il livello di fine 2019. Altrimenti tutti gli altri mercati sono in crescita a doppia cifra, con una speciale menzione per il +73% dal 2019 in Belgio e il +32/33% di alcuni mercati maturi come l’Austria e la Svezia.
Vi lascio alle tabelle e ai grafici
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