Morellino di Scansano – una crescita del 15%

8 commenti

In occasione del quasi-annuncio della promozione (?) a DOCG del Morellino di Scansano, sono stati diffusi alcuni dati relativi alla denominazione, da cui si evince una crescita del 15% annua delle superfici vitate dal 1997 a oggi… viene da dire che e’ il momento del consolidamento…

Qualche commento:
– la dimensione delle aziende e’ relativamente piccola ma sta crescendo in modo interessante, diciamo che ci sono realta (Langhe per esempio) dove la frammentazione e’ anche superiore
– la crescita prodigiosa delle superfici vitate corrisponde con un deterioramento della qualita’ (ovvero, i posti migliori sono gia’ occupati)?
– sembrerebbe il momento di investire nel consolidamento…

 

1997 2005 Crescita annua
Superifici vitate (ha) 450 1370 15%
Produzione (hl) 21 000 105 000 22%
Bottiglie (milioni) 2.3 7.5 16%
Aziende 304 417 4%
Superficie media per azienda 1.48 3.28 10%
Aziende con meno di 5 ettari   349  
Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

8 Commenti su “Morellino di Scansano – una crescita del 15%”

  • Gianpaolo

    Ma che vuol dire consolidamento?
    La superfice dei vigneti non è cresciuta perché gli albi sono stati chiusi già a partire dal 2000. Quelli che sono venuti dopo erano tutti impianti già autorizzati prima.
    Se la crescita può portare a deterioramento della qualità? Non credo, prima della crescita il morellino era una doc piccola, con pochi produttori buoni, oggi ve ne sono sicuramente di più di prima. La zona è immensa, i territori occupati a vite vs quelli non vitati sono pochissimi, quindi penso che di zone buone ve ne siano ancora tantissime, tra l’altro è difficile dire ad oggi quale siano le zone “classiche”.

  • bacca

    Consolidamento significa che Poggio Argentiera continua ad aumentare la superficie vitata e le dimensioni della sua azienda comperando le piccole aziende concorrenti per esempio. La tua azienda ha 16 ettari (giusto?), un titolare giovane (?) e un marchio (a spirale!) affermato.
    Ci sono tutti gli ingredienti, se ne hai l’ambizione, per comperarti buoni vigneti dai piccoli concorrenti, sfruttando il “premium price” del Bellamarsiglia per esempio, che mi pare sia un Morellino “base” tra i piu’ valutati dal mercato. Guarda al Sassicaia, che e’ l’unico “grande” vino italiano in tutti i sensi, cioe’ come qualita’ e come quantita’ prodotta. Nacque su 5 ettari, se non erro, e ora va su oltre quaranta…

    Non conosco la regolamentazione degli albi, pero’ mi pare che la denominazione sia letteralmente esplosa… mi dici che tutta la crescita si e’ realizzata tra il 1995 e il 2000?

    Molto interessante il discorso che fai del terroir. Quindi x comperare i vigneti bisogna mettersi in testa un “risultato Bellamarsiglia” e sperare in un “risultato Capatosta”?

    bacca

  • gianpaolo

    Bacca, tu parli come se il lato finanziario fosse ininfluente. Gli investimenti sono rilevantissimi, e i ritorni lenti. Da parte mia, che ho venti ettari, non potrei effettuare acquisti anche se volessi, proprio per manacanza di capitalizzazione (o vogliamo dire più semplicemente: di quattrini).

    Questo è il vero problema del settore vino, aziende piccole, fatturati piccoli, ma valori fondiari molto alti.

    Mica per caso ti è presa la voglia di investire no?

    Per quanto riguarda il terroir, dico solo che è ancora potenzialmente poco conosciuta la potenzialità delle zone. Per quanto riguarda i vigneti, sì, hanno avuto quello sviluppo li in 5 anni.

  • bacca

    Beh la voglia di investire non manca mai, quello che manca sono i quattrini. Anche se tra 1-2 anni forse si potrebbe essere nelle condizioni di pensare a nuovi investimenti!
    Ma le valutazioni a ettaro nella DOC (scusa DOCG!) Morellino di Scansano in che ordini di idee sono?

  • Lizzy

    Non conosco l’area del Morellino di Scansano, anche se leggendo Gianpaolo in giro per le rete (i.e. sul suo blog e sugli altri) mi è venuta molta voglia di farci un giretto e rendermi conto di persona… ;-)) Chissà se ci riuscirò, un giorno.

    Per quanto riguarda la conoscenza del territorio e delle sue potenzialità, non c’è molto da fare. Occorre metterci le mani. Questo si chiama “zonazione”, in genere. Ed è tanto importante quanto complicata da realizzare…occorre un Consorzio o un ente affine che la richieda e tanti soldini per realizzarla. Nel Veneto, le zone sottoposte a studi di zonazione con il sostegno di Veneto Agricoltura sono, se non ricordo male, 12 o 13 , ovvero più della metà delle Doc. Nel Veronese, la zonazione del solo Soave va avanti da circa otto anni…ora ne sappiamo decisamente di più di allora, e infatti sono state realizzate anche due Docg, ma il lavoro di studio è ancora tanto.
    Perciò, auguri a tutti, il lavoro non vi mancherà.

    Lizzy

  • Gianpaolo

    Le quotazione del Morellino vanno intorno ai 100-150.000 euro per ha di vigneto, dipende dalle zone ecc.
    Si la zonazione è importante, ma mi fa un po paura quella un po calata dall’alto. Non voglio sembrare un bastian contrario o un dietrologo a tutti i costi, ma ho un po di esperienza nel vedere come e a chi e perché vengono affidati certi tipi di lavori tecnici/scientifici.
    L’unica zonazione di cui mi fido è quella che risulta dagli anni e anni di produzione, durante i quali si sono consolidati e provati certi valori. Però ci vorranno cento anni…
    La realtà, è che veramente ancora non ci sono “ricette” serie per dire qui si e la no. Le sorprese che vengono fuori da zone altrimenti considerate poco vocate, o d’altra parte le delusioni di zone considerate vocate, sono ancora fatti quotidiani.

  • Lizzy

    Gianpaolo,
    anch’io so come “girano” certe cose. D’altra parte conosco anche ottimi e seri professionisti – pedologi, climatologi, geologi ecc. – non legati a questo o quel carrozzone che possono dare una mano in questo genere di studi.
    So anche di aziende che hanno scelto di “zonare” solo i loro vigneti; tutto questo non sostituisce anni e anni di esperienza, sono d’accordo, ma può aiutare ad…accelerare un po’ i tempi, e a conoscere meglio, se non altro, i propri ettari…

    Lizzy

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