La Calabria e’ una regione relativamente poco significativa dal punto di vista vinicolo: rappresenta poco meno del 2% delle superfici vitate italiane e circa l’1% del vino prodotto in Italia. Inoltre, la sua produzione di vini DOC e DOCG e’ pari soltanto al 10% della produzione totale, contro la media italiana del 26% (dati 2005).
I 12620 ettari vitati sono concentrati in provincia di Cosenza e Crotone (37% e 29% rispettivamente), anche se in realta’ potremmo dire che la vera provincia vitata e’ quella di Crotone, che ha una penetrazione sulla superficie regionale di circa il 2%, contro meno dell’1% per tutte le altre province.

Calabria is one of the less significant regions for Italian wine production: it represents just 2% of the total areas and roughly 1% of the wine produced in Italy. In addition, just 10% of its wines are DOC-DOCG vs. a national average of 26% (2005 data).
The 12620 ha are concentrated in Cosenza and Crotone (37% and 29% respectively of total areas), although we might conclude that the main province for wine in the region is Crotone as vineyards are 2% of the province area vs. less than 1% for all the other provinces.
Ecco i dati riassuntivi di cui ho appena scritto. Aggiungerei che in base al rapporto sul valore aggiunto dell’economia, il settore del vino rappresenta lo 0.16% dell’economia locale, contro lo 0.40% a livello italiano. These are the summary figures I was mentioning in the table of the previous page. I would also add that based on the value added of the Italian economy for 2003, the business of wine production is just 0.16% of the regional economy against a level of 0.40% for the Italian wine business.
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L’andamento della superficie vitata e’ piuttosto simile a quello italiano. L’andamento tra le provincie e’ invece piuttosto diverso, con un calo piuttosto accentuato della provincia con maggiore vigneto (Cosenza -4% in 5 anni), e invece la stabilita’ di Reggio Calabria, Catanzaro ma anche di Crotone (-0.4% in 5 anni). Vibo Valentia non fa testo per la scarsa superficie del vigneto, ma vale la pena di notare come la superficie vitata sia calata del 12% nel corso degli ultimi 5 anni. The trend of areas is quite similar to the Italian one. On the other hand, looking at provinces we would underline that most of the slowdown is concentrated in Vibo Valentia (-12%, but not relevant) and in Cosenza (-4% in 5 years). On the other hand, the other provinces such as Reggio Calabria, Catanzaro but also Crotone (-0.4% in 5 years) are showing a more stable trend.

Le rese mostrano invece una tendenza piu’ interessante e, sotto certi punti di vista, migliori rispetto alla media nazionale. Da ormai 4 anni a questa parte le rese della Calabria stanno nell’ordine dei 70q/ha, contro la media nazionale di 90-110. Yields are instead quite surprisingly low, in the region of 70q/ha, vs. a national average ranging from 90 to 110 q/ha.

A livello provinciale si nota come Reggio Calabria sia su rese molto limitate, cosi’ come Crotone. Sono queste le due aree probabilmente piu’ interessanti in prospettiva futura, dove la viticoltura non sembra essere affetta ne’ da abbandono (superfici stabili) e neppure da corsa alle produzioni elevate. Looking at different provinces, Reggio Calabria has extremely low yields, like Crotone. These are the two areas more interesting going forward, where grape production is not affected by lower surfaces or by a very high production per hectare.

Concludiamo come al solito con la tabella riassuntiva della regione con gli ultimi dati sulla vendemmia, che sono stati nel 2006 piuttosto scarsi: stiamo circa il 16% al di sotto della media produttiva quinquennale, contro una stabilita’ a livello nazionale (+1% per il Sud Italia). Tra le province, Crotone emerge di nuovo come la provincia piu’ virtuosa con un -12% nella produzione vinicola.
To finish, as usual we give a general picture with this summary table. 2006 grape crush was quite bad for Calabria, with a 16% reduction vs. the average for the past 5 years, while Italy was flattish. Once again, Crotone stands out of the crowd with just a -12% vs. the yearly average.
[TABLE=10]
I dati statistici sopra riportati appaiono non rispondenti alla realtà viticola della regione Calabria.
In particolare appare incoprensibile come si possa affermare testualmente nell’articolo “de quo”:
“””anche se in realta’ potremmo dire che la vera provincia vitata e’ quella di Crotone”””, ed invece riprodurre una rappresentazione grafica – oltre che di dati – che vede la provincia di Cosenza in testa a tutte, quella di Crotone compresa.
Personalmente, nutro qualche dubbio anche per quanto riguardano i dati statistici riferiti alla produzione vinicola della regione Calabria.
Credo opportuno una verifica dei dati con quelli in possesso degli uffici provinciali e regionali.
Saluti
Giuseppe Parrilla
Buona sera signor Giuseppe.
Prima di tutto la ringrazio per aver consultato I numeri del vino e spero di annoverarla anche in futuro come lettore, soprattutto trattandosi di un operatore professionale del mondo del vino.
Passando in rassegna i suoi commenti in maggior dettaglio, mi sento di condividere con lei un paio di considerazioni:
– quando parlo della “provincia piu’ vitata” e faccio riferimento a Crotone non mi riferisco alla superficie totale, che come lei evidenzia e’ seconda a quella di Cosenza, ma bensi’ al fatto che in rapporto alla superficie provinciale il peso della coltivazione della vite e’ superiore. Difatti, la frase continua con “che ha una penetrazione sulla superficie regionale di circa il 2%, contro meno dell’1% per tutte le altre province.” a dimostrazione di questa interpretazione, che forse non e’ cosi’ chiara alla lettura. Crotone ha 3600ha di vigna su 171658 di superficie totale, mentre Cosenza ha 4600 ettari ma e’ grossa 4 volte tanto (665000ha).
– per quello che riguarda l’esattezza o meno dei dati pubblicati, ho ricontrollato i dati e le confermo che si tratta dei dati riportati da ISTAT. Leggendo il suo commento, mi pare di capire che lei sia in possesso di dati diversi (degli uffici provinciali e regionali). Le sarei quindi grato se potesse inviarmeli o condividerli con gli altri lettori del blog in maniera da fare chiarezza su questo tema. Se i numeri di ISTAT qui pubblicati non fossero esatti non ci sarebbe da stupirsi, ma nemmeno da rallegrarsi: purtroppo le probabilita’ che ISTAT sbagli le somme sono molto inferiori a quelle che i produttori e gli operatori vinicoli gli abbiano fornito dei dati fasulli…
Con i migliori saluti
Marco Baccaglio
I dati statistici come dice bene Giuseppe sono errati in quanto l’istat fa una indagine basata su questionari e non con controlli oggettivi in campo. La realtà è ben diversa e si può anche vedere ad occhio nudo nel senso che vediamoli questi 5000 ettari a cosenza. dove sono?. Allore il dato che occorre prendere in considerazione è quello che ha la banca dati sian su base fotointerpretativa del territorio e su quello che ha federdoc. interpelliamo il sian e vediamo poi i dati come sono rappresentati io sono sicuro che Crotone è prima sia in superficie che in rivendicato. State attenti a questi dati anche perchè è in atto una intenzione di portare avanti la DOC Calabria e questo è un assurdo nel senso che io che ho la doc più antica del mondo devo confluire nella doc calabria come sottozona ma siamo impazziti? e come dire ho la ferrari e me ne vado con il marchio fiat!.. Quindi lancio un attenzione a tutti i produttori dell’area del Cirò a vigilare su questo!. Grazie