Quanto conta la produzione di vino per l'economia italiana? – dati 2003

nessun commento

Grazie ai dati di Unioncamere e dell’Istituto Tagliacarne, possiamo analizzare il valore aggiunto del settore vinicolo aggiornato al 2003.
Sono dati interessanti, che danno anche l’idea del peso del settore vinicolo sull’economia italiana, a mio avviso di gran lunga inferiore alla percezione indotta dai media e dalla passione per il prodotto finale. Nel 2003, il settore ha prodotto un valore aggiunto a livello italiano di EUR4.7 miliardi di euro, pari allo 0.40% del valore aggiunto dell’economia italiana. Se non vi ricordate il valore aggiunto, leggete qui la manfrina che scrissi a suo tempo. Questo valore si concentra in poche regioni: il 15% sta in Puglia, un altro 14% in Piemonte, poi il 12% in Veneto il 10% in Sicilia. Cosi’ il 50% del valore aggiunto e’ concentrato in queste 4 regioni, mentre aggiungendo Emilia Romagna e Toscana si arriva al 67%, i due terzi.
valagg1.jpg
We analyse today the value added of Italian wine industry updated to 2003. These are interesting figures, since they provide the picture of the weight of the wine industry on total ecomomy, which in my view is well below what media and the interest of the product (wine) let perceive. In 2003, the sector produced a value added of EUR4.7bn, which is 0.40% of the Italian economy. If you don’t remember the value added story, please read here my old post.
This value is concentrated in a few regions: 50% is in 4 regions (Apulia, Piedmont, Veneto and Sicily). Anotehr 2 regions (Emilia Romagna and Tuscany) let the total arrive to 67%, two thirds.


Ma quanto e’ importante le viticoltura nell’economia regionale. Beh, in Puglia e’ piuttosto significativo, unica regione sopra l’1% (1.29%). Poi abbastanza a sorpresa l’Abruzzo (0.76%). Sono anche sopreso del fatto che la viticoltura conti di piu’ in Piemonte (0.67%) che in Toscana (0.44%), sarei stato propenso a fare delle considerazioni contrarie. Lo spartiacque italiano allo 0.39% mostra come poche altre regioni rispetto a quelle menzionate si possono considerare “vinicole”: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Sicilia.
valagg2.jpg
What is the weight on regional economy of the wine industry. Apulia show a very significant 1.3%, followed by Abruzzo 0.76%. I am a bit surprised by the fact that wine is more important for Piedmont (0.67%) than for Tuscany (0.44%), I would have guessed the contrary. The Italian average of 0.39% show that a few other regions than the ones we already named can be considered “:wine regions”: Friuli Venezia Giulia, Vento, Trentino Alto Adige and Sicily.

Passiamo a un paio di statistiche un po’ piu’ fini: confrontiamo i valori aggiunti con gli ettari vitati nel 2003 e con la produzione di quell’anno. Vediamo la ricchezza generata per ettaro e per ettolitro, usando i dati ISTAT. Partiamo con gli ettari. In Italia, ogni ettaro nel 2003 ha prodotto 6800EUR di valore aggiunto e ogni ettolitro 106EUR.
Guardando agli ettari, ai vertici di questa classifica stanno due regioni non vinicole per definizione: Liguria e Lombardia, insieme fanno il 3% degli ettari di vite italiani. Poi vengono il Trentino a 14000 euro e il Piemonte a 12600, abbastanza atteso. Guardando questa classifica stupisce abbastanza vedere la Toscana a 6500EURO (cioe’ sotto la media nazionale), stesso dicasi per il Friuli.
valagg3.jpg
Then I took the hectares and the wine produced in that year, to compare the value added by unit of the regions. At Italian level, in 2003 the value added per hectare was 6800EUR, while the value added per hectoliter of production stood at 106EUR.
Both in hectares and volume of wine two regions stand out: Lombardy and Liguria, which however are not really significant in absolute terms (just 3% of total area). Looking at value per hectare Trentino is then n.3 with 14000EUR and Piedmont n.4 at 12600EUR, which was somewhat expected. The number which I consider quite strange is Tuscany which is at 6500EUR below the national average. Same can be said for Friuli.

Guardando invece agli ettolitri, con la solita eccezione di Lombardia e Liguria, notiamo come il Piemonte si staglia rispetto al Trentino (che ricordiamo aveva delle rese per ettaro molto elevate) con 290 euro per ettolitro. E qui risale la Toscana per cui la produzione vinicola e’ senz’altro interessante per il valore aggiunto.
In terms of volumes, with the same exception of Lombardy and Liguria, Piedmont is clearly ahead of any other region with 290EUR per hl. Toscana is here ranking much better thanks to the good value added of its wine production.

valagg4.jpg

Una considerazione finale: questi numeri rendono ancora una volta visibile la significativa differenza tra Nord e Sud dell’Italia, dove nonostante la rilevanza territoriale ed economica della viticoltura, a livello economico la valorizzazione del prodotto e ancora molto lontana.
A final comment on these numbers: you can again notice the big difference between North and South of Italy, where despite the strong tradition and the big vineyards, the economics of the wine industry are still very far from the Norther regions.

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>