Attenzione: trovate i dati definitivi pubblicati in questo post aggiornato!
Please find here the final figures.
ISTAT ha inserito una nuova stima sulla produzione italiana di vino (che non e’ ancora il numero definitivo) con una pesante correzione rispetto alla prima indicazione, che avevamo sottolineato essere molto incoerente rispetto a quanto riportato da ISMEA e da Assoenologi. Dunque, ISTAT pone ora la sua stima a 43.9m/hl, sempre largamente superiore ai 40.5m/hl di Assoenologi ma oggi di un bel 3.1m/hl piu’ bassa della prima stima. Anche secondo ISTAT, quindi, ci troviamo di fronte alla peggiore vendemmia degli ultimi anni, sicuramente al di sotto anche del 2002 (44.6m/hl) e 2003 (44.1m/hl). La differenza rispetto alla precedente stima di 47m/hl e’ obiettivamente troppo rilevante e, nel corso del post, sottolineeremo quali sono le regioni e le province che hanno fornito dati completamente sballati. Vi ricordo anche che questa resta una stima, quindi soggetta a ulteriori variazioni…
ISTAT published a new forecast on Italian wine production for 2007, still not a final number, with a heavy correction of the first indication which was very different from local associations of enologysts. ISTAT now puts is forecast at 43.9m/hl, which is still above the other forecasts of 40m/hl but 3.1m/hl lower than the first figure. Now ISTAT agrees that 2007 has been a very bad year, lower than 2002-2003 level of 44-44.5m/hl. The gap between the first forecast and the second one is too significant not to point out the regions and the provinces where it comes from. As a disclaimer, please consider that these numbers will require further correction before they become final.
Partiamo dal Nord Italia, che conferma una vendemmia a 20m/hl, un buon 10% sopra le vendemmie del 2002 e 2003 e non molto lontana dalle vendemmie del 2005 e 2006. La stima non e’ stata corretta di molto (0.6m/hl, cioe’ circa il 3% in meno). In particolare, il Piemonte e il Friuli confermano per ora i loro 2.7 e 1m/hl rispettivamente, mentre la Lombardia ha alzato i suoi numeri di quasi il 10% a 1.05m/hl e il Veneto da 7.5m a 7.8m/hl (+4%). Il Trentino ha ridotto del 9% la sua stima a 1.1m/hl. Anche a occhio, il grafico mostra una variazione abbastanza limitata, parliamo di circa 2m/hl rispetto a una produzione annua media di 20m: cioe’il 10%, e la vendemmia 2007 sembra essere stata abbastanza allineata alla media storica.
Northern Italy should enjoy a decent production at 20m/hl, 10% above the bad 2002/2003 years and not very far from 2005-2006 level. The forecast has not changed a lot (0.6m/hl or 3% lower). In particular, both Piedmont and Friuli confirmed for the time being their forecast of 2.7m and 1m/hl respectively of production, while both Lombardy and Veneto raised their numbers (by 10% and 4% respectively). The graph shows a 10% volatility of production in the last 7 years and that 2007 production is probably around 3% below the average level of the past years.
Al Sud le cose sono andate in modo diverso. Innanzitutto cominciamo a individuare la peggiore vendemmia del decennio, a 16.8m/hl, la prima vendemmia “fuori” dalla forchetta 19-23m/hl degli ultimi anni. Mentre la variazione standard anche in questo caso sta sui 2m/hl (10%), questa vendemmia e’ un bel 20% sotto la media, secondo questa stima ISTAT che presumiamo cominci ad avvicinarsi alla verita’. Invece le differenze sulla prima stima sono molto evidenti: siamo passati da 18.7m a 16.8m/hl, cioe’ l’11%. Ma scavando si notano differenze anche piu’ significative: la Puglia ha sbagliato del 20% passando da 7.1m a 5.6m/hl, l’Abruzzo del 15% passando da 2.6m a 2.2m/hl… Invece la Sicilia conferma il suo anno difficile con una stima invariata a 5.4m/hl, ben al di sotto del range storico di 6-7m/hl.
South Italy. Here the story is very different. First, at 16.8m/hl estimated production we are in front of the worst vintage of the last years, out of the range of 19-23m/hl experienced since 2000. While standard deviation of production is the same of Northern Italy (2m/hl or roughly 10% vs. the average), this year is 20% below the historical average. The gap vs. the first forecast is very large: 16.8 vs. 18.7m/hl before, or 11%. Looking at the detailed figures you will notice that Aplia missed the forecast by 20% (5.6 vs. 71m/hl) and Abruzzo by 15% (2.2m vs 2.6m/hl). On the other hand, Sicily confirmed its very difficult year with a forecasted 5.4m/hl production, well below the historical range of 6-7m/hl.
Da ultimo, il centro Italia, dove vale la pena soffermarsi sulla Toscana. A dispetto del grande orientamento verso la qualita’, i numeri di ottobre erano del 15% piu’ alti di quelli attuali. Siamo ora a 2.8m/hl rispetto alla precedente stima di 3.2m/hl, differenze quasi completamente attribuibile alla “svista” di Firenze, che e’ passata da 1m/hl a 0.7m/hl. Per il resto, in centro Italia si delinea una vendemmia del 5% sotto la media storica, ossia una via di mezzo tra il -3% del Nord Italia e il -10% del Sud Italia.
Last, Central Italy, where we should focus on Tuscany first. Despite the quality orientation, Tuscany provided a very bad forecast to ISTAT in October, about 15% gap vs. the current 2.8m/hl estimated production. This gap is almost exclusively attributable to the wrong figure for Firenze province, which reported 0.7m/hl in this second forecast vs. 1m/hl of the initial one. All Central Italy showed a negative gap of 5% vs. the average production of the past years, in between the -3% of Northern Italy and -10% for Southern Italy.