Vendemmia 2008 – previsioni produzione vino – settembre 2008

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Fonte: ISMEA-UIV, Agreste
Analizziamo oggi piu’ da vicino le nuove previsioni UIV-ISMEA relativamente alla vendemmia 2008, mettendo anche una piccola annotazione sulla vendemmia in Francia. Entrambe le previsioni (inizialmente rilasciate a luglio) sono state riviste al ribasso. Sara’ delusa la Coldiretti nel sapere che la produzione di vino in Italia nel 2008 e’ attesa a 45.5m/hl, contro 45.6m/hl della Francia [aggiornamento a settembre 2008]. Io invece sono deluso dal fatto che le regioni che produrranno di piu’ nel 2008 saranno quelle che hanno grandi produzioni di vini da tavola e scarse produzioni di vino di qualita’, il che potrebbe aggiungere problemi al commercio estero del vino italiano. La nuova stima di ISMEA-UIV parla di un +5/10% della produzione nazionale, quindi con una forchetta tra 44.7m/hl e 46.8m/hl. Invece, in Francia la stima al 1 Agosto parla di 46.0m/hl, quella al 1 Settembre di 45.6m/hl. Si tratterebbe quindi di una vendemmia sia per l’Italia che per la Francia al di sotto della media storica (-5% e -11% rispettivamente). Il dettaglio regionale parla piuttosto chiaro: i perdenti del 2007 sono i vincenti del 2008, ad eccezione di una regione del nord…

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We analyze today the new forecast by UIV-ISMEA regarding 2008 Italian wine production, putting also a small update on the harvest in France. Both forecasts (initially issued in July) were revised downward. Coldiretti will be disappointed knowing that the production of wine in Italy in 2008 is now expected at 45.5m/hl vs. 45.6m/hl in France. I am disappointed by the fact that the regions that will produce more in 2008 will be those with large production of table wine and low production of quality wine, which could add problems in the foreign trade of Italian wine. The new estimate of ISMEA-UIV is for a 5/10% increase of Italian production, with a range between 44.7m/hl and 46.8m/hl. Instead, in France on 1 August the estimate has been moved down to 46.0m/hl and further reduced to 45.6m/hl on 3 September. It is therefore a quite weak year for both Italy for France, below the historical average (-5% and -10% respectively).

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La macroregione che nel 2008 sembra mostrare le variazioni piu’ positive e’ il sud, che nel 2007 era stato fortemente penalizzato. La Sicilia e’ vista recuperare almeno in parte il crollo produttivo dello scorso anno con un +35% a 6.2m/hl, comunque al di sotto della media storica di 6.5m/hl. La seconda regione chiave del sud, la Puglia, e’ prevista produrre 6.5m/hl (+15%) anche lei sotto la media 2003-07 di 7m/hl. Con il +25/30% atteso in Abruzzo, il sud Italia dovrebbe produrre poco piu’ di 19m/hl, con un bel rimbalzo rispetto ai 16m/hl del 2007, sotto la media degli ultimi 4 anni di 20.4m/hl.
The regions which in 2008 should show some growth are in the centre-south, which in 2007 were heavily penalized. Sicily is expected to partly recover the collapse of last year with a +35% at 6.2m/hl, still below the historical average of 6.5m/hl. The second key region in the south is Apulia, which is planned to produce 6.5m/hl (+15%) still below the 2003-07 average of 7m/hl. With the +25 / 30% expected in Abruzzo, southern Italy should produce little more than 19m/hl, with a nice rebound compared to the 16m/hl of 2007, anyway below the average of the last 4 years of 20.4m/hl.


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Il grande perdente invece e’ il Nord Italia, dove le cose vanno male salvo che in Trentino Alto Adige (previsto stabile), in Veneto (leggero calo) e in Emilia Romagna (leggero incremento). Questi andamenti, soprattutto se messi in fila a quanto successo nel 2007 (Trentino e Veneto erano in crescita), portano a un bilancio positivo, di produzioni allineate se non leggermente migliori delle medie annue recenti . Nel Nord pero’ va considerato il tonfo del Piemonte, che quest’anno potrebbe perdere altri 0.5m/hl dopo il calo del 16% gia’ sofferto nel 2007. I 2.2m/hl del Piemonte si confronterebbero con una media storica molto prossima ai 3m/hl, disegnando quindi un quadro molto grigio della situazione. Questo calo, unito agli 0.2m/hl previsti perdere dalla Lombardia (che pero’ nel 2007 era stata stabile) praticamente spiegano il calo del Nord Italia che tornerebbe sotto i 20m/hl segnati l’ultima volta nel 2003.
The big loser is northern Italy, with sharp reductions except in Trentino Alto Adige (expected stable), Veneto (expected a slight decline) and Emilia Romagna (expected a slight increase). These regions, especially if seen with what happened in 2007 (Trentino and Veneto were up), lead to a positive picture, with production aligned or slightly better than recent annual averages. In Northern Italy, the sharp decline is in Piedmont, which this year could lose another 0.5m/hl after the fall of 16% already suffered in 2007. The 2.2m/hl Piedmont would compare with a historical average very close to 3m/hl, then drawing a very negative picture. This drop, combined 0.2m/hl expected to be missed in Lombardy (which in 2007 was stable) can explain the decline in Northern Italy that would return below 20m/hl.

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Per il centro Italia vale un po’ il discorso del sud: recupero parziale del terreno perso nel 2007. Il ruolo chiave qui e’ quello della Toscana, che si prevede in crescita del 5-10% dopo il -5% del 2007, a 3m/hl, un buon 5-6% sopra la media storica di circa 2.8m/hl. For the central Italy that is a little to comment, as the overall situation is similar to the south: a partial recovery vs. the loss of 2007. The key region here is Tuscany, which is expected to grow by 5-10% from -5% in 2007, at 3m/hl, a good 5-6% above the historical average of about 2.8m/hl.


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In attesa di una prima stima ufficiale targata ISTAT, vi includo la tabella fornita da ISMEA-UIV compresa della prima stima di Luglio (che era puramente qualitativa).
Pending a first official estimate by ISTAT, I attach the table provided by ISMEA-UIV including the first estimate of July (which was purely qualitative).

[TABLE=88]

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

10 Commenti su “Vendemmia 2008 – previsioni produzione vino – settembre 2008”

  • bacca

    Ciao Dario, grazie per la segnalazione, ho aggiornato il post appena pubblicato. In realta’ io leggo che l’aggiornamento della vendemmia francese pubblicato dall’organisco ufficiale francese Agreste e’ a 45.6m/hl cioe’ un 1% inferiore ai 46m/hl di Agosto.

    Tu dove hai trovato questo dato ancora piu’ basso?

    bacca

  • dario

    fondamentalmente dovrebbero mettersi d’accordo sulla champagne: vinifhlor dà -4,5%, agreste +1%, non siamo gli unici a fare casino sulle statistiche a quanto pare

  • bacca

    Hai ragione, Viniflhor e’ piu’ bassa di Agreste. Pensa che io non mi ero accorto che anche loro facevano la statistica…

    bacca

  • Fausti quinto

    Mi dispiace molto per la Coldiretti che non può gioire per la produzione italiana inferiore a quella della Francia.Io speravo in una produzione inferiore almeno di 5-8 milioni di ettolitri (produrre meno e meglio)rispetto a quella francese e un fatturato maggiore.Voglio ricordare a quelli della Coldiretti che oggi 12 Settembre la situazione delle vendite delle uve nel sud è ferma con prezzi intorno ai 14/16 euro sia per le uve bianche che per le uve nere con il rischio che le lasceranno in campagna.Ma nelle altre regioni del centro sud la situazione non è migliore parliamo di quotazioni inferiori ai costi di produzione. Siccome i prezzi delle uve risentono soprattutto della domanda tutto ciò significa(visti i prezzi)che abbiamo ancora sovrapproduzione,eccedenze. La nuova ocm del vino ,la crisi economica,la sovrapproduzione perenne del vino l’impoverimento degli operatori del settore, porteranno alla chiusura di migliaia di aziende,ma la Coldiretti in che paese vive li conosce i problemi.
    Ormai si va verso l’affermazioni di regioni vinicole importanti di grandi marchi,di doc famose, per tutti gli altri, e sono la stragrande maggioranza, molti problemi.

  • Fausti quinto

    La cosa certa è che con queste produzioni recuperate e con questi prezzi (i soliti noti) non avranno la convenienza economica di fare vini sofisticati come purtroppo è avvenuto nel 2007 creando sul mercato del vino da tavola problemi che stiamo scontando ancora oggi.Qualche volta invece di parlare di previsioni sbagliate parliamo di prezzi reali e di quello che rimane effettivamente agli agricoltori.

  • bacca

    Caro signor Quinto, ho la sensazione che questo weekend di pioggia su tutto il centro-nord portera’ a qualche ulteriore rettifica delle stime di produzione, andando nella direzione da tutti auspicata, ma probabilmente anche incidendo sulla qualita’ del prodotto… cosa sta succedendo dalle sue parti?

    bacca

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