Leggo proprio in questi giorni dei comunicati stampa trionfali sulle nostre esportazioni di spumante, che naturalmente si concentrano sull’andamento dei volumi. E’ vero, le esportazioni di spumante crescono in volume del 10% su base annua. Nascondiamo pero’ che crescevano del 20% nei 12 mesi a Marzo e che, soprattutto, se guardiamo al dato vero, quello degli euro, gli spumanti nei 12 mesi a settembre sono in calo del 14% a 387 milioni, ben lontani dal picco di 453 milioni toccato non si sa bene come ad agosto 2008 (anzi, chi legge il blog lo sa bene come si e’ toccato il picco). Tornando alle esportazioni, il dato a settembre e’ di nuovo negativo, -4%. Va detto che questo -4% si confronta con un +11% del settembre dello scorso anno e quindi si dovrebbe dire: base di comparazione molto difficile. Siccome pero’ proprio i mesi finali non stavano andando cosi’ male, man mano che vengono esclusi per includere quelli del 2009 il quadro annuo si appesantisce: siamo a un -4.3% su base annua e un -4.4% su base sei mesi. Nei prossimi mesi il quadro potrebbe ulteriormente appesantirsi, mentre a partire dai primi mesi del 2010 le cose dovrebbero cominciare ad andare bene grazie al confronto che torna molto favorevole.
I numeri parlano chiaro: 3432milioni di export, con un calo del 4.3% annuo, che si suddivide in un -3% per i vini fermi e un -15% per i vini spumanti. I volumi vanno meglio, sono in crescita del 7%. La parte che cresce di piu’ e’ quella dei vini sfusi, con un incremento del 12%, contro il +10% degli spumanti e il +4% dei vini imbottigliati. In totale l’Italia e’ tornata a esportare 19 milioni di hl, molto vicino al massimo storico di 19.2m/hl raggiunto a luglio 2007.

Il trend generale delle esportazioni e’ molto ben visibile nel grafico storico. La linea viola sta sfondando quella rossa e si allontana da quella verde: le esportazioni stanno quindi perdendo terreno rispetto a un anno fa (linea verde) e se vanno avanti cosi’ scenderanno anche sotto il livello annuo di due anni fa (2007 anno mobile = linea rossa).

Andiamo nel dettaglio per notare due cose. La prima e’ farvi confrontare il grafico delle nazioni relativo ai vini imbottigliati, dove vedete delle noiose linee diritte salvo il calo degli USA. Il secondo grafico degli spumanti, in fondo al post, ve fa invece vedere la stessa cosa per i vini spumanti. Come potete le linee stabili sono essenzialmente 3, tra i primi 6 mercati del nostro spumante. Questo e’ il problema: nel caso dei vini imbottigliati, siamo di fronte a mercati consolidati, in quello dello spumante no. Ci sono Regno Unito, Spagna e Russia che continuano a calare pesantemente (dopo essere emersi altrettanto violentemente).

Il penultimo grafico invece vi rende ragione della variazione percentuale annua dei vini imbottigliati e di quella dei sui principali mercati. Come vedete ci manteniamo su un calo del 3% annuo circa, con un leggero recupero (=minor calo in termini percentuale) degli USA e un indebolimento dei mercati europei, a partire dal Regno Unito che e’ passato in negativo.