Constellation Brands – risultati terzo trimestre 2009/10

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Il terzo trimestre di Constellation Brands ha evidenziato un andamento in miglioramento delle vendite ma un ulterior deterioramento dei margini, causato dal graduale spostamento verso prodotti a minor prezzo e a un effetto “molla” tra il secondo e il terzo trimestre in USA (causa nuova strategia distributiva). La strategia di Constellation resta incentrata sul taglio del debito attraverso la riduzione degli investimenti e la vendita di marchi di segmento inferiore. Questa strategia nei primi nove mesi fiscali ha condotto a un calo del debito di poco piu’ di 330milioni di dollari (a poco piu’ di 4 miliardi) che si sostanzia in questo modo: 270 milioni vengono dalla vendita di partecipazioni, 250 milioni dall’attivita’ operativa, mentre l’azienda ha assorbito 80 milioni di capitale circolante, 90 milioni per investimenti (che per il secondo anno consecutivo sono al di sotto degli ammortamenti), mentre 10 milioni di dollari sono stati spesi per le stock options per il management. Con questi risultati, che rappresentano il picco stagionale di attivita’, Constellation ha migliorato un pochino le sue attese in termini di generazione di cassa su fine anno e sostanzialmente mantenuto invariate le stime di utili.


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Ma concentriamoci sulle vendite di “branded wine” che sono quelle piu’ interessanti. Come vedete, il terzo trimestre e’ cresciuto del 2% in dollari: questo numero e’ fatto di un 0% di vendite in termini organici e di un contributo positivo dei cambi per il 2%. Le vendite totali sono state di 988milioni di dollari, di cui 868m di branded wine.

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Scendendo ulteriormente nel dettaglio, in Nord America come dicevamo le vendite sono scese di nuovo del 3% in termini organici, ma questo risultato va letto contro il +3% del secondo trimestre, quindi circa pari (anche se, in verita’ il Q3 pesa di piu’…). In Europa le vendite hanno fatto un eccellente +12% grazie alle vendite di prodotti a basso prezzo (e quindi meno profittevoli): questo +12% e’ poi stato leggermente smussato a +9% con il cambio. In Australia le vendite hanno fatto +19% in dollari americani, di cui +2% in dollari australiani e +17% per il cambio.

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I margini sono invece la sorpresa negativa, anche se vi ricordo che non sono perfettamente comparabili a causa dell’inclusione della Svedka Vodka nel perimetro. Nel terzo trimestre si e’ passati dal 26% al 23%, con una perdita di 2.8 punti percentuali, dopo che sia il primo trimestre che il secondo trimestre avevano mostrato dei segni di miglioramento (+1.4 punti % e +2.8 punti %). Tutto dovuto all’effetto sul mercato americano per cambiare modello distributivo. Nel terzo trimestre l’utile operativo e’ sceso del 9% a 218m. Sotto l’utile operativo, si sono dimezzati gli utili di Crown imports (Corona) a 36 milioni, sono scesi gli oneri finanziari e le tasse. Alla fine l’utile netto e’ stato di 44 milioni di dollari, poco piu’ della meta’ degli 84 milioni dello scorso anno.


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La struttura finanziaria migliora, con il debito in calo a 4 miliardi di dollari. Constellation ha ora ridotto la sua esposizione di 1.2 miliardi di dollari rispetto al picco raggiunto a inizio 2008 e ha ridotto di circa 1.5 miliardi di dollari il suo capitale investito, principalmente attraverso le dismissioni di aziende e il taglio degli investimenti. Il suo ritorno sul capitale resta pero’ molto basso: siamo nell’ordine dell’1-2%.

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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