Le esportazioni di vino hanno rialzato la testa a Novembre, dopo diversi mesi negativi. Novembre 2009 si confrontava con un 2008 in calo del 6%. Il +7% registrato nel mese riporta l’export sopra i 350 milioni di euro mensili, lo stesso livello del 2007. Il recupero e’ stato generato da: (1) una accelerazione delle esportazioni dei vini imbottigliati, a +9%, contro l’andamento negativo dei 3 mesi precedenti; (2) la stabilizzazione delle esportazioni di vino sfuso (+3% a valore dopo una serie negativa di diversi mesi interrottasi soltanto a Settembre); (3) finalmente, la stabilizzazione delle esportazioni di spumante, che registrano un calo annuo soltanto del 2%.
Passando ai dati annui, che ormai sono molto vicini a quello che sara’ il 2009, il calo delle esportazioni e’ nell’ordine del 3.6%, che si scompone in un incremento dei volumi del 9.5% a 19.3m/hl (il livello piu’ elevato mai raggiunto) e un calo del prezzo mix dell’12%. Ma quanto e’ prezzo e quanto e’ mix? L’unica scomposizione che possiamo fare e’ quella tra la grandi macrocategorie: si tratta soprattutto di un impatto prezzo (-11%), mentre il fatto che si sia esportato piu’ vino sfuso ha impattato soltanto per l’1% sul valore totale delle esportazioni.

Il trade-off tra volumi e prezzo/mix sembra piuttosto evidente dai numeri: il prezzo mix e’ andato indebolendosi nel corso del 2009 (ad aprile era ancora stabile) proprio quando i volumi hanno cominciato a girarsi in positivo (aprile-maggio 2009).

A Novembre 2009 (sui 12 mesi) i volumi sono cresciuti del 20% per i vini sfusi a 6.3m/hl, che oggi rappresentano il 33% del totale exportato (a volume). Si stanno avvicinando al picco di 6.8-6.9m/hl raggiunto nel primo semestre del 2007. Gli spumanti stanno ancora crescendo del 7% circa ma stanno rallentando la corsa (a marzo facevano +20% su base 12 mesi). Si stanno stabilizzando a 1.5m/hl, che e’ poi il massimo storico. Per i vini imbottigliati i volumi sono in crescita tendenziale del 5% circa a 11.5m/hl. Anche questo e’ il massimo da qualche anno a questa parte. Sta di fatto che se considerate che il nostro prezzo mix e’ sceso con le due categorie di vino “caro” (imbottigliato e spumante) sui massimi storici di volume, cio’ significa che il prodotto italiano ha spinto molto sui volumi per smaltire le scorte.

Il rafforzamento del cambio ha aiutato i vini italiani in USA, che come potete vedere fanno segnare un +7% mensile a Novembre dopo numerosi mesi negativi. Anche la Germania si sta riprendendo. Se comunque guardate alla tabella sui vini imbottigliati, trovate che le esportazioni a valore in tutti i principali mercati del vino italiano sono andati piuttosto bene, forse ad eccezione del Giappone e dell’Olanda. Sui vini spumanti vale la pena di sottolineare la scomparsa della Spagna dai primi 10 mercati e la graduale stabilizzazione del Regno Unito (che comunque fa ancora -16% in Novembre).