Guardiamo oggi alla produzione di vini di qualita’ nel 2009, come riportata da ISTAT. La produzione di DOC/DOCG ha continuato il percorso di crescita partito il 2006 e ha superato di nuovo la barriera dei 15m/hl, toccata nel 2005. Resta una forte differenza tra nord e centro-sud dell’Italia, sia in termini di penetrazione che in termini di tendenza. Sulla penetrazione, il Centro-Nord e’ sostanzialmente allineato con il 75-80% della produzione concentrato in DOC o IGT, mentre al sud questa percentuale e’ ancora intorno al 35%. Sulla tendenza, i dati sono naturalmente influenzati dall’andamento generale della vendemmia, e qui influisce il fatto che al Nord le ultime vendemmie siano state migliori di quelle del centro sud. Se ci spostiamo dalla tendenza 2008-09 a un orizzonte piu’ ampio e’ invece chiaro che la rimonta delle DOC/IGT in percentuale sulla produzione italiana (33%) e’ essenzialmente da attribuire al centro-sud, che tra il 2005 e il 2009 hanno fatto crescere di 5 punti percentuali il peso di questi prodotti. Nel Centro Italia, con una crescita molto equilibrata sia nelle DOC che nelle IGT, mentre al sud essenzialmente attraverso lo strumento piu’ flessibile della IGT.
La produzione di vino DOC/DOCG in Italia nel 2009 e’ cresciuta del 4% a 15m/hl e ha rappresentato una percentuale del 33% rispetto alla produzione totale di vino di 45.4m/hl. Di converso la produzione di vino IGT e’ andata nella direzione opposta, scendendo da 13.1m/hl a 12.2m/hl, quindi -7%.
Al Nord si sono prodotti 9.3m/hl di vino DOC/DOCG, un milione di hl in piu’ dell’anno scorso. La produzione IGT e’ invece scesa di 1m/hl a poco meno di 7m/hl. In Centro come dicevamo i numeri sono molto influenzati dalla tendenza calante della produzione. La produzione di DOC scende dell’8% a 3m/hl mentre gli IGT sono stabili a 1.7m/hl, contro una produzione in calo del 4%. Al sud invece il mercato resta dominato dai vini da tavola, ma con un calo dei vini DOC (-7%) e IGT (-3%) che e’ comunque inferiore alla tendenza della produzione totale (-8%).
Passando alle regioni, e lasciando poi ampio spazio alla parte numerica e grafica, forse e’ interessante sottolineare il grande lavoro di piccole regioni vinicole come la Valle d’Aosta e la Liguria nel far crescre il loro prodotto DOC, rispettivamente all’81% e al 50% della produzione totale di vino. Per denominazioni cosi’ piccole e’ vitale cercare di massimizzare la dimensione. Le altre regioni virtuose sono le medesime dell’anno scorso: Trentino Alto Adige, Abruzzo, Toscana, Calabria (anche se in controtendenza nel 2009), Veneto. E ora spazio ai grafici e alle tabelle.
Bacca, nella seconda tabella dall’alto c’è scritto Piemonte, ma credo si dovrebbe leggere come Italia, giusto?
Tom
orco cane, hai ragione.
Ora lo correggo.
Grazie della segnalazione
bacca