Delegat’s ha chiusto l’anno fiscale 2010 con un calo significato degli utili, come gia’ avevamo commentato qualche mese fa in occasione dei dati semestrali. Il leader del vino neozelandese con il marchio Oyster Bay non ha pero’ rinunciato ai suoi piani di espansione, anche se le attese sui prossimi anni sono chiaramente da ritarare sul nuovo scenario economico di consumi piu’ stagnanti e su una situazione del mondo del vino neozalendese che vede qualche eccesso di produzione a venire. Cosi’ per il 2011 si prevede un calo di volumi da 2 a 1.8 milioni di casse, con un calo concentrato in Europa non compensato dai leggeri incrementi previsti in Nord America e Asia. Nel 2010 Delegat’s si aspetta di ritornare ai 2 milioni di casse, ma le sue previsioni sono di nuovo cattive per il mercato europeo, visto in ulteriore leggero calo, e tutto l’incremento concentrato negli altri mercati. Nel 2012 la musica non cambia. Mettiamo giu’ l’obiettivo: nel 2011 si attende un fatturato stabile a 217 milioni, nel 2012 a 240 milioni, nel 2013 a 258 milioni. Di certo, una crescita molto inferiore a quella tumultuosa degli ultimi anni.
I risultati di fine anno mostrano un fatturato stabile a 220 milioni di dollari (sempre neozelandesi da ora in avanti), con un incremento del 12% dei volumi a quasi 2m di casse e un calo del 10% del prezzo per cassa che scende a 113 dollari, interamente a causa della forza della valuta che ha costretto. Se guardiamo al secondo semestre soltanto, le cose sono anche andate peggio, con un calo del 9% delle vendite con un -11% del prezzo per cassa e un incremento del 2% soltanto dei volumi.
Il continuo sforzo di promozione dei prodotti si e’ tradotto in costi di marketing in rialzo a livello annuale e stabile a livello semestrale: le spese di marketing hanno raggiunto un livello incredibile, il 31% delle vendite. I costi di produzione sono invece saliti del 10%, passando dal 47% al 50% delle vendite. Ne risulta un quadro di margini in forte calo: il MOL crolla da 65 milioni di dollari a 30 milioni. A tale proposito, secondo il management il calo e’ in realta’ attribuibile per una larga parte (circa 27 dei 35 milioni di calo) alle pratiche contabili che hanno costretto a una forte svalutazione degli attivi. Va da se’ che nel secondo semestre Delegat’s ha registrato un MOL pari a zero. Alla fine, l’utile netto e’ stato pari a 0, mentre a livello semestrale sono stati persi 14 milioni di dollari, cancellando il guadagno del primo semestre. Il tutto perfettamente in linea con quanto di dichiarato dal management alla fine del primo semestre.
La situazione finanziaria non si appesantisce, pero’, dato che gli investimenti sono stati tagliati nel secondo semestre (10 milioni su 29 totali dell’anno) e sono stati compensati da un forte calo del capitale circolante da 105 a 84 milioni, essenzialmente derivante dalla riduzione del magazzino e da una stretta dei crediti verso i clienti. Il debito netto scende quindi da 139 milioni a 118 milioni e si confronta con un patrimonio netto di circa 150 milioni.
[…] di uva rischia di diventare una prigione per gli investimenti passati piu’ che un vantaggio. I risultati di Delegat’s che abbiamo appena recensito parlano chiaro su questo […]