Fonte: Mediobanca Research
La prima cosa che mi e’ venuta in mente quando ho guardato questa tabella che ormai faccio da qualche anno e’ che, salvo una grande operazione, la lista delle aziende e’ rimasta sempre la medesima. Qualcuno e’ uscito per aver perso la soglia dei 50 milioni di fatturato (Banfi), un paio sono entrati forse perche’ Mediobanca non li aveva considerati prima (Cevico, Lavis), ma nulla di piu’. Soltanto una azienda e’ uscita per essere stata comperata (Coltiva), e questa tabella contiene l’unica incongruenza di non avere i numeri di GIV e Cantine Riunite visti come consolidato. Se le due fossero messe insieme il numero uno avrebbe un fatturato di 440 milioni. Fatta questa premessa possiamo passare ad analizzare la classifica. Alcune di queste aziende le abbiamo “analizzate” di gia’, altre non ancora perche’ non ci hanno mandato il bilancio. La seconda e’ che il 2009 era l’anno della grande crisi e, dopotutto, le cose non sono andate troppo male: la somma di queste aziende fa -0.1% di vendite, contro una previsione del rapporto Mediobanca di -3% per le prime 100 aziende italiane. Le prime 17 aziende italiane hanno fatturato 2011 milioni di euro. Di queste 8 hanno un fatturato sopra i 100 milioni di euro, contro 9 nel 2008. Ah, dimenticavo, Mediobanca continua a ignorare Santa Margherita, Medio-bacca no.
In classifica GIV riguadagna la leadership italiana con 304 milioni di vendite nel 2009, +22%, come sappiamo parzialmente grazie alle acquisizioni. La distanza dal n.2 Caviro e’ piuttosto significativa. Caviro con un fatturato di 249 milioni (di cui circa 50 milioni sono relative alla attivita’ di distillazione) e’ ormai a una distanza difficilmente colmabile salvo operazioni straordinarie; il fatturato e’ calato dell’11% soprattutto nel segmento della distillazione. La distanza e’ presumibile possa ancora aumentare, dato che GIV ha annunciato recentemente ulteriori acquisizioni come quella del Lambrusco Cavicchioli, che aggiunge circa 25 milioni di vendite, e quello della commercializzazione del Carpene’ Malvolti in Italia (da cui potrebbero arrivare altri 10 milioni di fatturato).

Chi sale e chi scende. Al di sotto dei due leader, continua l’ascesa della cooperativa Mezzacorona, che con un ulteriore balzo del 5% e’ al terzo posto (dal quarto dell’anno scorso). Sale anche Cantine Riunite a valle dell’operazione di fusione con CIV e Coltiva. Senza il GIV (che possiede mi pare interamente), la cooperativa e’ quarta (rispetto al decimo posto dello scorso anno). Continuano a perdere posizioni sia CAVIT, che e’ ora la quinta cantina italiana con 129 milioni di vendite (-17%) e Antinori che scende a 126 milioni (-8%).

Tutti gli altri. Tra le altre, vanno bene Frescobaldi (76 milioni, +6%, dopo la crisi del Brunello), Martini (126 milioni, +3%), Zonin (91 milioni, +9%, la Cantina di Soave (78 milioni, +21%) e Cevico (63 milioni, +6%). Tra i cali, normali in un anno come il 2009, menzionerei quello di Gancia che si spiega anche con la perdita degli accordi di distribuzione di Maxxium.

Il lungo termine. Allarghiamo al 2004-2009 il confronto e guardiamo chi e’ cresciuto di piu’ (su base annua): Frescobaldi, Mezzacorona e CantineRiuniteCIV sono i tre vincitori con crescite del 9-10%, chi per strategia organica ma soprattutto chi per acquisizioni. Viene poi Zonin (+6%), dove la riorganizzazione e la crescita organica sono state la chiave di volta. Cavit e Gancia sono invece in fondo alla classifica.
Ciao
leggo con interesse i dati, ma da quanto mi risulta manca un’azienda importante che ha un fatturato di 60/65 milioni di euro, Masi Agricola Spa
Ciao Luigi,
questa classifica e’ presa da uno studio Mediobanca che redige una classifica delle prime 250 aziende italiane.
Ci sono alcune mancanze, per esempio non c’e’ Santa Margherita (inclusa nel gruppo Zignago) e quindi avendo io il bilancio dell’azienda la includo.
Non ti celo che mi piacerebbe molto poter analizzare anche Masi. Purtroppo ho provato per oltre un anno ad ottenere il bilancio ma non sono mai riuscito ad avere una risposta.
Ti confermo che nel 2008 Masi fatturava 61 milioni di euro a livello consolidato, invece nel 2009 io non ho idea di quanto fosse.
Detto questo, la classifica e’ fatta prendendo dati il piu’ possibile certi: quindi o quello che scrive Mediobanca, o il bilancio ufficiale che devo avere nelle mani. Mancando entrambi, Masi non e’ nella classifica. So che e’ una imprecisione (sempre che il fatturato sia stato oltre 50 milioni nel 2009), ma non ci posso fare nulla.
A presto
Marco Baccaglio