Esportazioni di vino italiano – aggiornamento ottobre 2010

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I dati di ottobre sulle esportazioni sono ancora una volta positivi. Il numero provvisorio diffuso da ISTAT ci dice che sono stati spediti 2.1 milioni/hl nel mese per un controvalore di 385 milioni di euro. Si tratta di una crescita del 13% per i volumi e del 14% per i valori. Nel mese, le esportazioni di sono cresciute in tutte le categorie in modo piuttosto omogeneo: per i vini sfusi +17% /+19% per valore e volume rispettivamente, per i vini imbottigliati +14%/+10% e per i vini spumanti +11%/+12%. Nel post guarderemo i dati sul lungo termine, che ispirano a diverse interessanti considerazioni.



Nei vini imbottigliati sta riprendendo forza il mercato americano, che e’ oggi in ragione d’anno a +7% in USA e addirittura +21% in Canada, anche grazie all’effetto di rivalutazione del dollaro locale. La Germania che stava decelerando si e’ stabilizzata su un ritmo da +4/5%, mentre altri due mercati europei sono molto forti: sia Svizzera che Danimarca sono in crescita di oltre il 20%. L’unico tra i grandi mercati di export ad andare male resta il Regno Unito dove il nostro vino imbottigliato cala del 3%. A titolo di sommario, tra i primi 10 mercati oggi ce ne sono soltanto 4 che non hanno ancora recuperato completamente: gli USA (9% sotto il precedente massimo), il Regno Unito (-7%), il Giappone (-6%) e il Belgio (-7%).

Il post pero’ ho pensato di sfruttarlo per mettere alcuni grafici di lungo respiro, che raccontano le esportazioni su un arco temporale di 5 anni. Questi grafici richiamano a qualche considerazione:
• Il vino italiano, nel bene o nel male, sta andando particolarmente bene dal punto di vista delle esportazioni. Riusciamo a vendere quasi 21 milioni di ettolitri e, soprattutto, restiamo un mercato con una bilancia commerciale pesantemente positiva, pari a circa 19 milioni di ettolitri.

• Il valore delle nostre esportazioni ha seguito questo andamento in tono piu’ attenuato, perche’ il vino italiano non e’ riuscito a “valorizzarsi”. Esportare 7 milioni di ettolitri di vino sfuso e’ troppo. Sono invece molti gli 1.8 milioni di ettolitri di spumante, ma il suo valore e’ di nuovo basso. Certamente, il vino italiano fa affluire nel paese circa 3.5 miliardi di euro di ricchezza.

• La geografia delle esportazioni sta lentamente cambiando. I tre grandi mercati stanno lentamente perdendo la leadership. Nel 2006 erano il 62% delle esportazioni a valore e volume, ad oggi sono scese al 58% dei volumi e al 55% dei valori. Questo ci dice che i nuovi mercati sono “teoricamente” ricchi, cioe’ sono piu’ aperti ai prodotti di qualita’ (o meglio, meno ricettivi al vino sfuso…). Spingere in questi mercati significa riuscire a correggere anche i tiro del prezzo-mix, unico vero punto debole delle esportazioni italiane.



Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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