Mezzacorona – risultati e analisi bilancio 2009/10

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E’ sempre difficile valutare l’andamento di una cooperativa, in questo caso di Mezzacorona. Partendo dal dato piu’ significativo, cioe’ quanto hanno dato indietro ai soci, si puo’ dire che l’utile “implicito” del 2010 (anno chiuso a agosto, quindi relativo alla campagna della vendemmia 2009) sia stato circa uguale a quello del 2009 (ci si riferisce alla vendemmia dell’anno prima), cioe’ circa 36-37 milioni di euro. In realta’ questa stabilita’ cela un volume in crescita di circa il 9% per quanto riguarda le uve conferite (da 286 a 313 mila quintali) e di circa il 17% per quanto riguarda i mosti/vini (da 53mila a 62mila ettolitri). In altre parole, seppur sia impossibile calcolare con precisione il calo del ritorno per i soci-conferitori, si puo’ dire che la remunerazione sia calata. Certamente, la missione della cooperativa e’ di lungo termine e soprattutto e’ volta a garantire sempre e comunque una destinazione al prodotto dei soci. Nel 2011, intanto, la cooperativa processera’ un quantitativo di uve leggermente inferiore a quello del 2010 (-7%).



Dal punto di vista commerciale, Mezzacorona ha subito un calo dell’1% circa delle vendite consolidate, che si sono attestate a 145 milioni. Di queste, 64 milioni sono in Italia e calano dell’11% rispetto all’anno scorso mentre ormai 81 milioni sono realizzate all’estero, dove invece il fatturato cresce vigorosamente del 14%.
Il MOL sale da 12.5 milioni a 13.8 milioni. Qui bisogna specificare che Mezzacorona e’ una cooperativa che consolida la societa’ commerciale Nosio, con cui veicola una parte significativa del suo prodotto. Comunque, il MOL sale dell’11% rispetto allo scorso anno, mentre l’utile operativo si attesta a 5 milioni circa e l’utile netto e’ di 4 milioni di euro.

Forse l’aspetto commerciale e’ piu’ interessante. Il debito sale da 141 a 151 milioni di euro, contro un capitale investito che passa da 224 a 237 milioni di euro. La gestione del capitale circolante e’ stata neutra, con un calo significativo del magazzino (15 milioni di meno dello scorso anno) che e’ stato compensato da maggiori dilazioni ai clienti (3 milioni) ma soprattutto da una accelerazione dei pagamenti ai fornitori (11 milioni di euro). Potrebbe darsi che a fronte di un introito inferiore per quintale di uva si sia intervenuti con dei termini di pagamento piu’ solerti degli anni passati.


Il rendiconto finanziario ci aiuta a capire l’andamento del debito. Mezzacorona ha generato dall’attivita’ operativa circa 15 milioni di euro, di cui circa 1 milioni grazie al calo del capitale circolante. Ha poi investito un ammontare piuttosto significativo (22 milioni), e da questo si genera l’incremento del debito.
Che cosa ci si aspetta per quest’anno? Tutte le frasi che fanno riferimento alla crescita richiamano i mercati esteri. Mezzacorona ha raccolto nel 2010 un po’ meno uva dell’anno scorso (-7%) ma la qualita’ dell’uva e’ definita buona.

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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