Questo post e’ il frutto dei miei pensieri mattutini, quando il “disco fisso” delle preoccupazioni e impegni giornalieri non si e’ completamente caricato e la mente e’ libera di cercare nuove idee. Quanto vale il mercato mondiale del vino “al livello del produttore”? L’esercizio e’ difficile ma interessante, anche perche’ il mondo del vino e’ viziato da queste rivalita’ italo francesi sulla quantita’ di vino prodotto, mentre invece ben sappiamo che il nodo della questione sta in quanto vale il prodotto, e quindi a quanto si riesce a venderlo.
Ho cosi’ pensato di mutuare l’idea brillante di Calwine del 2008 , che avevo analizzato in questo post: prendere il prezzo medio delle esportazioni di un paese e considerare “quel prezzo” il valore medio per ettolitro prodotto. L’assunzione chiave, qui, e’ che il valore al litro della produzione nazionale sia uguale a quello delle esportazioni. Cosa tanto piu’ vera quanto piu’ e’ la quota di vino esportato. Insomma e’ una assunzione forte ma piuttosto interessante. Utilizzando i dati OIV e quelli raccolti qua e la sulle esportazioni sono arrivato a queste 3 tabelle che vi allego, dalle quali ho prodotto qualche grafico. Ci sono una serie di osservazioni interessanti da fare:
• Il valore della produzione mondiale di vino e’ oscillato negli ultimi anni tra 53 e 56 miliardi di euro annui. Il valore di 56.3 miliardi del 2010 sarebbe il massimo mai raggiunto, essenzialmente grazie all’incremento del valore medio del vino esportato.
• Di questo valore, il 38% deriverebbe dalla Francia, il 15% dall’Italia, l’8% dagli USA. Questo il quadro del 2010. Se andassimo 5 anni indietro, ci troveremmo la Francia al 39%, l’Italia al 18%, la Spagna all’8% e l’Australia al 6%.
• Possiamo dunque dire che l’Italia starebbe perdendo qualche posizione. Cio’ deriva solo marginalmente da un calo della produzione (anche se i dati 2011 non li abbiamo ancora inseriti!). Il problema vero e’ che esportiamo nel 2010 a 180 euro per ettolitro contro i 190 del 2005 e che la Francia e’ passata da 400 a 469. Questo e’ il vero problema.
• L’Australia e’ ormai un comprimario produzione crollata e soprattutto prezzo di esportazione crollato. Rappresenterebbe il 4% del valore mondiale della produzione di vino.
• L’America e’ la regione in progresso. USA, Cile e Argentina sono passati dall’11% al 16% del valore della produzione tra il 2005 e il 2010. Sotto questo punto di vista, il valore della produzione argentina e’ balzato negli ultimi due anni a fronte dell’incremento del prezzo medio dell’export da 100 a 190 euro per ettolitro.
• Mancano dati e ci sono errori? Ma certo, non c’e’ la Germania, il Brasile o la Cina. Di sicuro attribuire il valore dell’export al valore di tutta la produzione e’ un “volo pindarico”. Pero’ aiuta a riflettere. Proprio quello che mi piacerebbe che questo post facesse…